Atto n. 4-00431

Pubblicato il 26 luglio 2018, nella seduta n. 27

PUGLIA , CORRADO , TRENTACOSTE , ROMANO , VACCARO , SILERI , FEDE , PISANI Giuseppe , LEONE , DONNO - Al Ministro della giustizia. -

Premesso che a quanto risulta agli interroganti:

con bando del 18 novembre 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 22 novembre 2016 - 4ª serie speciale - Concorsi ed esami, veniva indetto il concorso per 800 posti da assistente giudiziario, Area funzionale seconda, fascia economica F2, nei ruoli del personale del Ministero della giustizia - Amministrazione giudiziaria. Successivamente, il 14 novembre 2017, con provvedimento del direttore generale del personale e della formazione, venivano approvate, a seguito dell'espletamento dell'intera procedura concorsuale, le graduatorie e, conseguentemente, nel mese di dicembre 2017 venivano convocati per la scelta della sede, secondo l'ordine della selezione, i candidati vincitori, fatta salva la scelta prioritaria di coloro che avevano richiesto di far valere e che avevano documentato i requisiti previsti dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104;

nel dicembre 2017, inoltre, veniva disposta, con decreto del Ministro della giustizia di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, l'assunzione di ulteriori 600 unità di personale, mediante scorrimento della graduatoria generale di merito. Il medesimo decreto, inoltre, prevedeva la convocazione, nel mese di gennaio 2018, dei suddetti idonei per la scelta delle sedi e la firma del contratto individuale di lavoro. A questi ultimi venivano assegnate le sedi, principalmente site nel centro-nord Italia, non scelte dai vincitori;

a marzo 2018, e dunque dopo appena un mese dall'assunzione dei predetti 600 idonei, avvenuta in data 9 febbraio 2018, si procedeva, mediante un ulteriore scorrimento della graduatoria, all'assunzione di aggiuntivi 1.000 idonei: i primi dei 1.400 finanziati con la legge di bilancio per il 2018 (legge 27 dicembre 2017, n. 205). E invero, la legge, all'art. 1, comma 489, prevede che: "Al fine di favorire la piena funzionalità degli uffici giudiziari, il Ministero della giustizia è autorizzato, con le modalità di cui all'articolo 1, commi 2-bis e 2-ter, del decreto-legge 30 giugno 2016, n. 117, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 agosto 2016, n. 161, ad assumere, nell'ambito dell'attuale dotazione organica, per il triennio 2018-2020, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, un ulteriore contingente massimo di 1.400 unità di personale amministrativo non dirigenziale da inquadrare nei ruoli dell'Amministrazione giudiziaria", autorizzando le relative spese. Per questi idonei aggiuntivi venivano rese disponibili nuove sedi, collocate nel centro-nord ma anche nel centro-sud, mediante pubblicazione tempestiva degli uffici vacanti da parte del Ministero in indirizzo;

considerato che, a parere degli interroganti:

appare evidente che si è registrata un'ingiusta disparità di trattamento in quanto, paradossalmente, gli idonei inseriti in graduatoria nelle posizioni dal 1.401 e seguenti hanno, di fatto, usufruito di un ventaglio di scelta delle sedi notevolmente più ampio rispetto ai colleghi con posizione più alta in graduatoria, in spregio al criterio meritocratico, che ha imperniato lo svolgimento del concorso. In particolare, le ulteriori sedi vacanti del centro sud (quelle richieste dal maggior numero dei vincitori e idonei, attesa la loro provenienza geografica) sono state pubblicate solo dopo l'assunzione degli 800 vincitori e dei primi 600 idonei, generando l'illogica situazione per la quale chi si è collocato più in basso all'interno della graduatoria ha potuto scegliere tra queste sedi, a differenza di chi si è collocato più in alto che ha dovuto scegliere tra le sedi soprattutto del nord;

occorre garantire a tutti un'equa possibilità di scelta in virtù delle singole rispettive esigenze di vita e familiari, nel chiaro rispetto della posizione ricoperta in graduatoria. Poter conoscere tempestivamente le sedi vacanti è fondamentale per evitare danni anche per l'amministrazione della giustizia stessa; basti pensare ai possibili contenziosi giudiziari scaturenti da un simile modus operandi;

considerato inoltre che:

il 17 luglio venivano richiesti dall'on. Conte, mediante atto di sindacato ispettivo, intendimenti in merito allo scorrimento integrale della graduatoria degli idonei al concorso per 800 assistenti giudiziari suddetto (interrogazione a risposta immediata, Camera dei Deputati, 3-00089). Nello specifico, nell'atto in questione si fa riferimento ai 4.915 partecipanti che hanno conseguito l'idoneità di cui, ad oggi, risultano reclutati, nell'ambito dell'amministrazione della giustizia, 2.820 persone. Conseguentemente, restano da collocare ulteriori 2.060 persone (dato comprensivo delle rinunce) risultate idonee, le quali attendono lo scorrimento della graduatoria, in linea con quanto già avvenuto negli scorsi mesi;

il Ministro in indirizzo, al riguardo, nel fornire risposta all'atto citato, ha assicurato che "le prospettive di ulteriori assunzioni degli idonei al concorso a 800 posti di assistente giudiziario bandito rivestono carattere prioritario, al fine di proseguire nel contenimento delle carenze di organico degli uffici giudiziari. Infatti i primi di agosto proseguiranno le assunzioni con lo scorrimento di 420 unità di assistenti giudiziari (...). La graduatoria verrà quindi scorsa sino alla posizione 2845 e rimarranno ancora 2070 idonei. (...) Assicuro che proseguiremo con l'attingimento da tale graduatoria, ed infatti proprio in questi giorni è stata confermata la richiesta di autorizzazione all'assunzione di 200 assistenti giudiziari, mediante lo scorrimento dalla graduatoria di tale concorso, con richiesta al Ministero della pubblica amministrazione di sblocco delle necessarie capacità assunzionali; all'esito di tale scorrimento in graduatoria rimarranno 1870 idonei",

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo, data l'intenzione di proseguire nelle misure assunzionali e di valorizzazione del personale in servizio nel profilo di assistente giudiziario, intenda garantire trasparenza ed equità anche nella fase di individuazione degli uffici di assegnazione attraverso una rideterminazione delle sedi nel rispetto della graduatoria di merito;

se intenda garantire una mobilità in prossimità delle nuove assunzioni, che avverranno nel dicembre 2018, al fine di agevolare il trasferimento nelle regioni del sud Italia attraverso la contestuale copertura dei posti vacanti da parte degli ultimi in graduatoria.