Atto n. 4-08694

Pubblicato il 19 dicembre 2017, nella seduta n. 918

CASTALDI , GIARRUSSO , MONTEVECCHI , MORONESE , NUGNES , AIROLA , PUGLIA , DONNO - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

con atto di sindacato ispettivo 3-03793, il primo firmatario della presente interrogazione era già intervenuto per segnalare alcune anomalie di rapporto in quel caso, tra il comune di Vasto (Chieti) e il consorzio "Matrix", un insieme di cooperative sociali, che dalle attività prevalenti di assistenza residenziale per minori, diversabili (comunità alloggio ed educative) e anziani (case protette, case di riposo) ed erogazione di servizi semiresidenziali e domiciliari in favore di fasce deboli, nonché servizi di assistenza scolastica ed educativi presso asili nido, assistenza semiresidenziale ai minori, segretariato sociale, supporto ai servizi sociali équipe multidisciplinare abuso e maltrattamento e soprattutto servizi di formazione professionale, è oggi anche molto presente nella gestione di servizi eseguiti di accoglienza integrata nell'ambito del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati;

nel medesimo atto veniva chiesto se siano ritenute consone e adeguate le condotte delle autorità preposte (in tale caso la Prefettura) in ordine alla necessaria collaborazione tra diversi livelli di amministrazione dello Stato rispetto a richieste di informazioni necessarie alla comprensione dei fenomeni;

anche in differenti situazioni geografiche e di contesto sono state rilevate molte criticità nella gestione di servizi di accoglienza integrata nell'ambito del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati;

considerato che:

recentemente gli interroganti sarebbero venuti in possesso di un documento di monitoraggio indirizzato al legale rappresentate del consorzio "Matrix" e della cooperativa "Incontri" aderente al consorzio stesso, datato 13 luglio 2017, firmato del responsabile dell'area Immigrazione del consorzio Matrix stesso e avente per oggetto la segnalazione di carenze e disservizi, nel quale, in premessa, si dichiara esplicitamente che "si rilevano diverse deficienze, che vista la qualità del servizio che noi prospettiamo e che dichiariamo in sede di gara, gettano una ombra oscura sul sistema di accoglienza da noi auspicato";

le strutture interessate e assegnate alla esecutrice cooperativa Incontri, facente parte del consorzio Matrix, sono le seguenti: Hotel Costa Lecceta a Torino di Sangro (Chieti); Ostello L'Asilo a Roccamontepiano (Chieti); l'Angar Hotel in Fara Filorium Petri (Chieti); la struttura appartamento in via Quattrocchi in Vasto;

nel rapporto di monitoraggio sono emerse evidenze che lasciano trasparire, come si legge nel rapporto stesso, "vizi e carenze sistemici nella gestione del servizio, soprattutto rispetto alle procedure da porre in essere e relativamente al ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo delle politiche di accoglienza da parte dei coordinatori di struttura";

riscontrato che in alcune strutture, in bacheca, non sono affissi i documenti necessari, quali regolamento interno multilingue, il calendario delle attività proposte, calendario delle presenze degli operatori dell'équipe multidisciplinare legale, assistente sociale, psicologo;

considerato inoltre che a quanto risulta agli interroganti:

nello specifico del rapporto viene evidenziato come nella dispensa non vengono utilizzate le pedane, gli alimenti sono messi a terra, a contatto diretto con il pavimento, gli abiti donati non vengono portati in lavanderia e conservati imbustati come da prescrizione della Prefettura; e non sempre vengono somministrate tutte le vivande indicate in convenzione;

il sistema di controllo della qualità nei centri di accoglienza straordinari (CAS) risulta altrettanto deficitario: i giri di controllo, ad esempio, previsti per 3 volte al giorno, non sempre vengono eseguiti in maniera scrupolosa e più volte gli ospiti, non rispettando il regolamento interno, hanno introdotto all'interno delle stanze stufette e fornelli elettrici; mentre alcune ospiti hanno invitato nelle loro stanze amici o donne senza comunicarlo preventivamente al coordinatore di struttura;

nelle strutture indicate molti bagni presentano muffa alle pareti, a causa della condensa che si crea, in conseguenza del fatto che non si aprono le finestre e gli "operatori non sollecitano adeguatamente gli utenti ad avere la giusta attenzione", oltre la mancanza di acqua calda;

sempre dal rapporto di monitoraggio, e unitamente agli esiti delle visite realizzate in dette strutture e delle interviste svolte con alcuni operatori, si evidenziano, in primis che il "sottodimensionamento del personale che gestisce i centri, rende molto difficile l'effettiva erogazione di tutti i servizi previsti." e che la gran parte delle persone accolte "si trovi nell'impossibilità di avviare percorsi di autonomia e di affrancarsi dal sistema di accoglienza per un lungo periodo di tempo, e tale limite costituisce un ostacolo alla garanzia della completezza, adeguatezza e continuità dei servizi, in particolare di quelli che i bandi definiscono "di integrazione"";

sull'assistenza sanitaria da garantire, si evince che "si sono registrate delle mancanze relative allo screening medico da fare all'ingresso e l'effettuazione di alcune vaccinazioni e di visite specialistiche. Alcune attività demandate all'equipe interna, quale orientamento sul regolamento interno e sul territorio, servizi di trasporto e accompagnamento presso la Questura, la Prefettura, la Commissione territoriale per le domande di asilo e le strutture sanitarie, vengono eseguite in modo sbagliato". Inoltre si apprende che "gli ospiti vengono trasportai presso gli uffici indicati dal coordinamento e lasciati lì senza la supervisione dell'operatore interno e taluni casi, come per gli accessi sanitari, senza alcun supporto emotivo e linguistico";

grave risulta la "trascuratezza registrata relativamente gli accessi sanitari" fino a indentificare il fatto che all'interno dei centri di accoglienza si ospitano "persone risultate positive al test di Mantoux (test che serve a saggiare la presenza in un individuo di una infezione anche latente da Mycobacterium tuberculosis, il micobatterio della tubercolosi) e altre malattie infettive gravi, per le cui situazioni non è stata prospettata alcuna verifica circa lo stato di salute attuale";

la tenuta delle scritture contabili sono effettuate "in maniera superficiale e discontinua, che generano una serie di errori emergenti in fase di rendicontazione, e che non sempre possono essere appianate";

dal rapporto di monitoraggio si evince come "si notano in generale un clima di sottovalutazione dei problemi che emergono e una scarsa disponibilità ad affrontare le criticità sollevate dagli ospiti. Il gran numero di persone presenti nel centro non facilita, del resto, la creazione di proficue relazioni tra ospiti e operatori ed è percepibile una generale distanza tra gli ospiti e gli operatori; e non, ancor più, sembra quindi esistere una particolare distinzione tra le mansioni per così dire ordinarie, legate al buon funzionamento e alla gestione quotidiana della struttura e le attività invece maggiormente connesse alla costruzione di un percorso individuale finalizzato all'autonomia personale delle persone accolte nei Centri",

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;

quali iniziative intenda assumere al fine di far rispettare quanto previsto dalle specifiche convenzioni e attivare specifiche iniziative di controllo urgenti da parte della Prefettura di Chieti, soprattutto rispetto alle gravi condizioni sanitarie evidenziate;

se non intenda adottare iniziative di controllo mirato ed esteso nei confronti delle attività del consorzio Matrix nell'ambito della gestione di servizi di accoglienza integrata all'interno del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, al fine di verificare le modalità con cui vengono gestiti i servizi di informazione, la gestione amministrativa, i servizi di pulizia, i rapporti con gli utenti, l'assistenza generica alla persona, i servizi di integrazione, sulla gestione amministrativa degli ospiti, sulla gestione del vitto ed alloggio;

se non intenda attivarsi, con iniziative di competenza, affinché si provveda alla revoca delle aggiudicazioni ovvero alla risoluzione dei contratti e convenzioni sottoscritti con le società del consorzio Matrix, procedendo a stipulare nuove convenzioni o contratti per l'affidamento del completamento delle prestazioni in questione, atteso quanto denunciato dal rapporto di monitoraggio interno.