Atto n. 4-08458

Pubblicato il 29 novembre 2017, nella seduta n. 911

GASPARRI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che, a quanto risulta all'interrogante:

in data 28 giugno 2017 la Medcenter container terminal (MCT), operativa nel porto di Gioia Tauro (Reggio Calabria), ha effettuato 364 licenziamenti per personale in esubero;

in data 26 luglio 2017 è stata istituita un'agenzia per la somministrazione del lavoro portuale e per la riqualificazione del porto di Gioia Tauro, con delibera approvata all'unanimità dal comitato portuale, presieduto dal commissario straordinario dell'autorità portuale di Gioia Tauro, dottor Andrea Agostinelli;

l'agenzia di durata triennale, gestita dall'autorità portuale di sistema, ha il compito di supportare la collocazione professionale degli ex lavoratori MCT iscritti in elenco, attraverso step di formazione professionale, nell'ambito dei servizi relativi all'area portuale di Gioia Tauro;

l'agenzia doveva indirizzare l'autorità portuale e gli enti interessati all'impiego di ogni energia ed azione volte al rilancio produttivo del porto e al riassorbimento degli esuberi;

ad oggi, ai portuali verrebbe erogata solamente l'indennità di mancato preavviso, pari ad un 26esimo del trattamento massimo di integrazione salariale straordinaria (circa 700 euro al mese) e inoltre, MCT non avrebbe prodotto il fascicolo personale di ogni lavoratore licenziato, dove si attestano tutte le mansioni espletate e la conseguente ricollocazione nel proprio ambito lavorativo,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga che l'agenzia del lavoro portuale debba attivare immediatamente l'iter di formazione professionale, attuando un rilancio produttivo per il riassorbimento degli esuberi all'interno delle attività già operanti in ambito portuale come: l'azienda ICO BLG automobile logistics Italia SpA, il gateway ferroviario e il bacino di carenaggio;

se non ritenga, altresì, di dover intervenire perché MCT renda immediatamente disponibile il fascicolo identificativo di ogni lavoratore, affinché ciascuno possa ritornare alla propria mansione.