Atto n. 3-04065

Pubblicato il 24 ottobre 2017, nella seduta n. 904

GIARRUSSO , CRIMI , BUCCARELLA , PUGLIA , SERRA , CAPPELLETTI , MORONESE , BULGARELLI , FATTORI , LEZZI , CASTALDI , PAGLINI , SANTANGELO , GIROTTO - Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, dell'interno e dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

il 16 ottobre 2017, a Malta, è stata assassinata con un'auto bomba la giornalista Daphne Caruana Galizia;

a giudizio degli interroganti, appare evidente e chiaro l'intento degli assassini di far tacere una coraggiosa giornalista investigativa, che aveva svolto numerose ed importantissime inchieste, svelando e denunciando le attività criminali della mafia, la corruzione della classe politica maltese, il disinvolto e spregiudicato uso del sistema economico e bancario maltese per favorire il riciclaggio del denaro sporco e l'evasione fiscale nei Paesi europei;

le suddette inchieste avevano svelato accordi corruttivi tra membri del Governo maltesi, lobbisti e membri del Governo dell'Azerbaijan, riguardanti, tra l'altro, la costruzione del gasdotto TAP (Trans adriatic pipeline), che interessa anche il nostro Paese;

le inchieste della coraggiosa giornalista avevano recentemente portato alla scoperta di una colossale evasione fiscale, che aveva coinvolto la moglie del Primo Ministro maltese, Joseph Muscat;

malgrado numerose inchieste, condotte dalle diverse autorità giudiziarie di alcuni Paesi europei, tra cui l'Italia, abbiano evidenziato il coinvolgimento del sistema economico e finanziario maltese in numerosi e gravissimi reati, a parere degli interroganti stranamente, Malta non è mai stata inserita nella black list dei Paesi da attenzionare;

l'assassinio della giornalista Daphne Galizia, peraltro, precede di pochi giorni la trasferta programmata a Malta della Commissione Antimafia, proprio per indagare sul riciclaggio del denaro da parte delle mafie,

si chiede di sapere se il Governo intenda intraprendere tutti gli opportuni e non più inderogabili passi istituzionali, affinché Malta venga inserita, dagli organismi dell'Unione europea e internazionali, nella black list dei Paesi da sottoporre a stretta vigilanza, proprio per evitare che a brevissima distanza dall'Italia possa prosperare e svilupparsi una vera e propria economia criminale, basata sulla corruzione e il riciclaggio del denaro delle mafie, anche in considerazione del fatto che tale Paese può oramai essere delineato, ad avviso degli interroganti, come un vero e proprio "santuario" della criminalità organizzata di ogni genere e specie.