Atto n. 4-08238

Pubblicato il 12 ottobre 2017, nella seduta n. 897

SIMEONI , DE PIN , DE PIETRO , CASALETTO - Ai Ministri dell'interno e delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che a quanto risulta all'interrogante:

in data 8 ottobre 2017, è stato reso esecutivo il provvedimento di sequestro dell'abitazione ove abitava la signora Giuseppa Fattori, residente a San Martino di Fiastra, in provincia di Macerata, la quale ha dovuto, contestualmente, abbandonare la costruzione in legno oggetto di sequestro, edificata su un terreno di sua proprietà, in seguito al recente terremoto che ha colpito la Regione Marche;

il provvedimento di sequestro della costruzione in legno è stato emesso a seguito di segnalazione del corpo forestale di Fiastra lo scorso 24 luglio; conseguentemente è stata disposta un'ordinanza di sospensione dei lavori, in quanto l'immobile veniva realizzato abusivamente in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, nonché ad alta sismicità;

la competente Procura di Macerata aveva, quindi, concesso una proroga dello sfratto di 15 giorni, all'anziana proprietaria, al fine di presentare in sanatoria tutti i documenti formali mancanti per consentirle di ottenere il certificato di condono edilizio precedentemente richiesto;

il tribunale del riesame di Macerata, ha rigettato il ricorso avverso il sequestro disposto dalla Procura di Macerata, rendendo, pertanto, esecutivo il provvedimento;

considerato che:

stando a quanto dichiarato dai familiari della signora Fattori, pare siano stati depositati tutti i documenti per il rilascio della concessione edilizia, ma di non aver atteso le lungaggini della burocrazia e cominciato i lavori di edificazione, nonostante fosse stata già commissionata un'indagine geologica, rispettate le distanze dalle strade, ricevuto il parere favorevole del Parco per gli interventi sulla vegetazione e prodotta in sanatoria a firma di un ingegnere la pratica al genio civile di Macerata, ove sarebbe rimasta inevasa;

l'emergenza abitativa che ha investito la Regione a seguito del sisma ha colpito parte ingente della popolazione locale; ed invero i casi in cui siffatte casette di legno sono state edificate sono numerosi e sovente non oggetto di tali provvedimenti restrittivi;

le particolari condizioni di difficoltà della signora Fattori, impongono necessariamente di tenere conto dei disagi abitativi, e non solo, patiti e dovuti unicamente all'evento sismico. Pertanto, si rende doveroso che, in relazione alle nuove costruzioni sollecitate dai privati, le competenti autorità amministrative svolgano le dovute verifiche in tempi estremamente circostanziati, attese le ripercussioni economiche e psicologiche, tuttora persistenti, in capo alla popolazione terremotata;

considerato inoltre che:

il territorio italiano tutto è stato vittima di un selvaggio abusivismo che affonda le sue radici già a partire dagli anni '70, del cui scempio da sempre sono responsabili le realtà locali;

dai dati raccolti dal centro studi Sogeea risulta, inoltre, che sono pervenuti ai comuni, a seguito del condono edilizio del Governo Craxi del 1985 e di quelli successivi dei governi Berlusconi, ben 15.5 milioni di domande di sanatoria e un terzo di esse, pari a circa 5.3 milioni, sono ancora in attesa di essere esaminate. La stessa Sogeea quantifica in almeno 534.000 il numero di case costruite in zona di non edificabilità assoluta e, quindi, da demolire, cagionando un danno che ha investito buona parte del territorio nazionale, dovuto anche alla connivenza delle amministrazioni locali, ed oramai irrevocabilmente avvenuto e che procede ancora oggi con oltre 14.000 abusi l'anno e che inevitabilmente porta con sé il peso delle decine e decine di vittime che occorrono ogni qualvolta si assiste ad eventi sismici o alluvionali;

alla luce di tali considerazioni, appare, pertanto, quantomeno grottesca, a giudizio delle interroganti, una siffatta applicazione puntuale della legge ai danni di una anziana novantacinquenne afflitta da una reale emergenza abitativa, quando un Paese intero specula e lucra senza vergona sul fenomeno dell'abusivismo urbano, trattandosi, peraltro, nel caso di specie, di una casetta di legno e non di interi palazzi quando non quartieri in procinto di crollare alla prima scossa di terremoto o alluvione,

si chiede di sapere:

quali iniziative i Ministri in indirizzo intendano promuovere, ciascuno per quanto di propria competenza, affinché sia accertato il deposito presso il comune di San Martino di Fiastra di tutta la documentazione atta al conseguimento del rilascio della concessione edilizia presentata dalla signora Fattori;

quali iniziative abbiano intrapreso per favorire ed agevolare il rilascio delle concessioni edilizie richieste dalla popolazione terremotate afflitte da emergenze abitative;

quali iniziative intendano intraprendere, ciascuno per quanto di propria competenza, al fine di consentire che la signora Fattori disponga celermente di una sistemazione abitativa, anche e soprattutto in considerazione dell'età e delle particolari condizioni in cui ella si trova;

quali iniziative intendano intraprendere affinché il contrasto all'abuso edilizio galoppante sia fattivamente esperito.