Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06670
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Atto n. 4-06670
Pubblicato il 28 aprile 2004
Seduta n. 592
IOVENE. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'interno. -
Premesso:
che in occasione della Festa della Liberazione erano state organizzate dal "Comitato 25 Aprile" di Catanzaro una serie di iniziative che si sarebbero dovute concludere con una manifestazione, il 25 aprile, in città a Piazza Prefettura;
che il 25 aprile, mentre gli organizzatori distribuivano volantini e parlavano con la cittadinanza, da un vicolo sono all'improvviso comparsi una trentina di neofascisti armati di bastoni, cinghie, pugni di ferro e catene che hanno aggredito i partecipanti al volantinaggio;
che la brutale aggressione si è protratta per diverso tempo, gettando nel panico i partecipanti ed i numerosi passanti e che, nonostante la regolare comunicazione alla Questura, alla manifestazione non erano presenti le forze dell'ordine;
che nei giorni precedenti il 25 aprile sono state organizzate "sfilate" e presidi per le strade di Catanzaro alle quali hanno partecipato giovani che sventolavano bandiere con simboli celtici e inneggiavano al fascismo;
che in più occasioni sono apparse in città scritte o manifesti inneggianti al fascismo e si sono verificati episodi di minacce contro coloro che svolgono attività politica sul fronte opposto o che sono impegnati nel mondo dell'informazione;
considerato:
che quanto avvenuto a Catanzaro il 25 aprile in occasione delle celebrazioni della Festa della Liberazione è l'ennesima dimostrazione della violenza cieca che ispira i movimenti politici di estrema destra;
che Catanzaro e la sua provincia hanno pagato nel passato recente un alto tributo di sangue alla violenza neofascista in occasione di gravissime provocazioni organizzate in diretta connessione con la "strategia della tensione" in atto a quel tempo nel Paese, comportando l'uccisione dei lavoratori Malacaria a Catanzaro e Argada a Lamezia Terme e lasciando in tutti i democratici una ferita ancora aperta;
che episodi come questo offendono una intera comunità;
che le forze dell'ordine sono arrivate sul posto dell'aggressione, peraltro centralissimo luogo di passeggio della città e sede della Provincia e della Prefettura, in seguito ad una chiamata al 113 quando ormai gli aggressori si erano dileguati;
che cinque estremisti di estrema destra aderenti ad Alternativa popolare sono stati arrestati il 26 aprile a Catanzaro dalla Polizia di Stato per ricostituzione del partito fascista ed associazione sovversiva;
che questi giovani erano già noti da tempo alla Polizia anche per incidenti allo stadio, sempre più luogo di azione e reclutamento per le organizzazioni di estrema destra,
si chiede di sapere:
quali iniziative siano state poste in essere o si intenda porre in essere al fine di evitare il ripetersi di questi gravi atti di violenza politica e di vandalismo;
se non si ritenga grave la mancata presenza delle forze dell'ordine, visto il clima registrato in città nei giorni precedenti il 25 aprile, comportando la mancata tutela della libertà di manifestare, e per quale motivo essa si sia registrata;
se risponda al vero che alcune delle manifestazioni che inneggiavano al fascismo avevano ricevuto l'autorizzazione dell'amministrazione comunale di Catanzaro.