Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01554
Azioni disponibili
Atto n. 3-01554
Pubblicato il 28 aprile 2004
Seduta n. 592
TREU, BRUTTI PAOLO, VERALDI, GRUOSSO, MONTALBANO, MONTINO. - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
le Ferrovie dello Stato S.p.A. detengono, da ottobre 1993, una partecipazione di maggioranza, pari al 55% del capitale sociale, nella sub-holding Sogin S.r.l. che, a sua volta, detiene il 100% del capitale sociale di Sita s.p.a., leader italiano del trasporto di persone su gomma in regime di concessione (TPL);
socio di minoranza della Sogin S.r.l., con il 45% del capitale sociale, è il Gruppo Fin.Part-Vinella, appartenente alla omonima famiglia di imprenditori pugliesi;
secondo i patti siglati tra i soci, la gestione corrente era affidata, sin dal 1993, al socio privato Vinella, che ricopriva, a questo scopo, la carica di amministratore delegato di Sogin e Sita, mentre le funzioni strategiche e di controllo erano esercitate dalle Ferrovie dello Stato;
i risultati delle gestione dal 1993 ad oggi sono stati positivi;
il 22 marzo 2004 le Ferrovie dello Stato hanno revocato l'amministratore delegato Vinella dai Consigli di amministrazione di Sogin e Sita, motivando che vi sarebbero "una serie notevole di carenze nella gestione del personale dipendente delle sedi di Firenze, Roma e Potenza" ed inoltre che " ...né Sogin, né Sita risultano aver recepito e dato attuazione a tutte le disposizioni di Gruppo, ed entrambe risultano perciò sottrarsi alle relative procedure affidandosi a prassi sostanzialmente difformi dalla normativa comportamentale in questione";
le Ferrovie dello Stato hanno poi nominato un nuovo amministratore delegato in persona della signora Daniela Scurti, ex responsabile delle relazioni esterne delle Ferrovie dello Stato stesse;
il Vice Ministro dell'economia, prof. Mario Baldassarri, in merito alla nomina della responsabile delle relazioni esterne del gruppo Ferrovie dello Stato, Daniela Scurti, in una nota ha manifestato grave contrarietà, motivandola anche, a suo giudizio, con gli inadeguati profili di professionalità del nuovo amministratore delegato;
le federazioni nazionali CGIL, CISL e UIL di settore hanno chiesto ai Ministri interessati di sospendere il provvedimento;
considerato inoltre che:
vi sono dati e notizie secondo le quali le Ferrovie dello Stato non hanno adottato e non stanno adottando le strategie idonee a valorizzare la partecipazione in Sogin e in Sita, notizie che inquadrerebbero la rimozione dell'amministratore delegato in una più generale scelta di disimpegno delle Ferrovie dello Stato dalla Sogin, a vantaggio di altri interlocutori privati;
le motivazioni addotte dalle Ferrovie dello Stato per la rimozione dell'amministratore delegato della Sogin non sembrano sufficientemente motivate e documentate;
il curriculum professionale della Scurti non sembra effettivamente adeguato all'incarico che viene chiamata a ricoprire;
i patti parasociali esistenti in Sogin, sottoscritti e accettati dai soci, sembrano configurare un buon diritto a resistere alla rimozione da parte dei Vinella, con conseguenze di ordine patrimoniale sulla società e sugli amministratori,
si chiede di sapere:
se ai Ministri in indirizzo risulti che corrispondano al vero le seguenti circostanze:
le Ferrovie dello Stato non hanno affidato per il passato, e non affidano tutt'ora alla Sogin, servizi sostitutivi in misura conforme agli accordi sottoscritti al momento del suo ingresso nella società;
le Ferrovie dello Stato, in passato, hanno impedito che la Sogin S.r.l. entrasse nel settore delle "ferrovie concesse" per realizzare in pieno i progetti di intermodalità;
le Ferrovie dello Stato non favoriscono l'avvio del progetto "bis station", che consentirebbe alla Sogin S.r.l. di integrare le attività di trasporto con le attività di logistica concesse alle reti di stazioni dei bus;
le Ferrovie dello Stato non hanno ostacolato lo sviluppo della Sogin nonostante le notevoli opportunità che si presentavano nelle gare per l'affidamento dei servizi di trasporto regionali e comunali, nelle gare per la privatizzazione delle ex municipalizzate, in numerose acquisizioni, nazionali ed internazionali, tra società del settore (si vedano le acquisizioni del gruppo SAB e della SAF da parte della multinazionale Arriva) e nelle numerosissime aggregazioni che si sono sviluppate tra operatori del settore (consorzi, associazioni temporanee d'impresa, ecc.);
le Ferrovie dello Stato, nel corso dell'anno 2003, non hanno visto di buon grado la partecipazione della Sita S.p.A. a gare per l'acquisizione di quota di rilievo del capitale di primaria società italiana del settore TPL, per fatturato e numero di dipendenti, con evidenti margini di recupero di efficienza;
cosa i Ministri in indirizzo intendano fare, anche relativamente agli assetti gestionali del gruppo, per evitare i danni che rischiano di essere arrecati alle società Sogin e Sita ed allo Stato (azionista di maggioranza della Sogin attraverso le Ferrovie dello Stato Holding), in conseguenza delle controversie sopra rappresentate, dello stato di incertezza della Sogin conseguente alle stesse e delle eventuali azioni giudiziarie che potrebbero essere intentate alle Ferrovie dello Stato.