Atto n. 4-07927

Pubblicato il 1 agosto 2017, nella seduta n. 869

DONNO , GIARRUSSO , CAPPELLETTI , PUGLIA , MORONESE , PAGLINI - Ai Ministri dei beni e delle attività culturali e del turismo, delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

con deliberazione della Giunta regionale della Puglia, n. 1426 del 2009, veniva approvato definitivamente "il Piano Regolatore Generale adottato dal Comune di Maglie con deliberazione di Consiglio Comunale n. 28 del 08.10.1999, in conformità alle risultanze e alle prescrizioni di cui alla Relazione-parere del Comitato Ristretto sottoscritta in data 19/01/2006 e alla deliberazione di G.R. n. n. 152 del 21.02.2006 controdedotte con delibera di C.C. n. 64 del 15.11.2007, e con le prescrizioni e modifiche riconfermatee/o modificate e/o integrate esaustivamente ai punti A), B), C), D), E), F), G), H), I), L) e M)". Nel medesimo documento, si confermavano "per le osservazioni prodotte avverso il PRG le valutazioni di cui alla deliberazione G.R. n. 152/2006, per le motivazioni nella stessa riportate";

con nota prot. com. n. 22637 del 22 ottobre 2012, i proprietari dei lotti individuati all'interno dei comparti 13/A e 13/B del piano regolatore generale, adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 28/1999, presentavano al Comune di Maglie (Lecce) istanza per l'approvazione del piano di lottizzazione convenzionata dei comparti;

con deliberazione della Giunta regionale della Puglia n. 1175/2014 veniva rilasciato "al Comune di Maglie (Le) per il Piano di Lottizzazione convenzionata Comparti n. 13/A e 13/B del PRG, il Parere Paesaggistico ex art. 5.03 delle NTA del PUTT/P con le prescrizioni riportate in narrativa al punto 'Indirizzi e Prescrizioni' (...) e per le motivazioni e nei termini precisati nel paragrafo Valutazione della compatibilità paesaggistica stante il regime di tutela diretta gravante sull'area interessata dall'intervento in questione ai sensi di quanto disposto dal titolo II art. 2.01 punto 2 delle NTA del PUTT/P";

nella deliberazione veniva evidenziato che "l'intervento in oggetto interviene in un'area, che pur affiancata ad ovest dell'attuale zona 167, è caratterizzata da un contesto prettamente rurale con evidenti tracce di organizzazione, orientamento e modellamento del paesaggio agrario di valore identitario, come si evince dagli atti trasmessi e dalla documentazione fotografica. Ciò è rilevabile nella presenza sia di manufatti in pietre a secco, quali muretti di divisione dei campi, costruzioni a servizio delle storiche attività agricole, ora in stato di abbandono, ma presenze testimoniali di tali attività, sia del Viale delle Franite, il cui significato paesaggistico, come testimoniato anche nelle osservazioni trasmesse, è molto avvertito dalla comunità locale oltre che assumere significato paesaggistico in quanto caratterizzato dalla presenza di pini secolari inframezzati da piantumazioni di ginestre tipiche della macchia mediterranea. Il viale è segno storico e identitario inequivocabile della suddivisione delle proprietà e dei percorsi storici di accesso alle settecentesche dimore signorili della zona. Peraltro, ulteriore e riconosciuta componente che suggella la rilevanza paesaggistica della zona è rappresentata dal Menhir Crocemuzza, collocato all'inizio del suddetto viale. Tale complessità di valori paesaggistici, ha indotto il PUTT/P, per primo, a riconoscerne il significato, estendendo l'ATE B per una buona parte dei comparti interessati e comportato, inoltre, nel PPTR, l'identificazione del Viale delle Franite, quale 'strada a valenza paesaggistica' al fine di sottolinearne il valore oltre che la funzione di percorso dal quale percepire panorami e scorci ravvicinati di elevato valore paesaggistico";

all'uopo, le trasformazioni proposte venivano definite "particolarmente impattanti rispetto al contesto in cui si collocano, prospettando in parte un sostanziale ridisegno dell'organizzazione rurale del suolo (...), modificandone gli assetti e la percezione visiva. Soprattutto laddove i volumi previsti si collocano nell'ATE B, in posizione avulsa dal disegno di paesaggio prodotto dalla presenza delle tracce sopra indicate (muretti e manufatti a secco) di valore paesaggistico, l'impatto appare maggiormente percepibile, anche perché più prossimi al Viale delle Franite e al Menhir Crocemuzza. Altresì, la collocazione delle attrezzature pubbliche (asilo) in prossimità del citato menhir e alcuni tracciati stradali carrabili risultano pregiudizievoli alla qualificazione paesaggistica dell'ambito di riferimento";

la medesima deliberazione stabiliva precise prescrizioni ed indirizzi "la cui ottemperanza deve essere verificata in sede di rilascio di autorizzazione paesaggistica da parte del Comune";

in data 10 luglio 2017, nell'articolo intitolato "Lottizzazione Franite: secondo il Movimento 5 Stelle è una storia da riscrivere", pubblicata su il "corrieresalentino", viene riportato che "i lottizzanti hanno presentato un nuovo piano dopo averne discusso il merito con un ufficio regionale che però non ha alcuna competenza per sovrastare il parere paesaggistico della Giunta Regionale, espresso nella deliberazione n. 1175 del 18.06.2014 e contenente una serie di prescrizioni e indirizzi che il piano stesso ha l'obbligo di rispettare";

considerato che, a parere degli interroganti:

l'area rappresenta un territorio di elevato valore paesaggistico ed ambientale che dovrebbe essere risparmiato, per quanto possibile, da interventi di cementificazione e, quindi, da un eccessivo consumo di suolo;

è necessario garantire la piena e puntuale ottemperanza alle prescrizioni e agli indirizzi posti dal parere paesaggistico rilasciato con delibera della Giunta regionale n. 1175/2014, al fine di assicurare la tutela e la valorizzazione delle aree oggetto di intervento e delle loro peculiari caratteristiche, in particolare il viale delle Franite e il menhir Crocemuzza, le trame del territorio, i muretti e i manufatti a secco esistenti,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti;

quali misure intendano adottare, per quanto di competenza, affinché sia tutelato e preservato il valore paesaggistico dell'area interessata dagli interventi;

se non ritengano doveroso riscontrare l'effettiva verifica da parte del Comune di Maglie dell'ottemperanza delle prescrizioni e degli indirizzi citati;

se non ritengano necessario che sia accertata la presenza di eventuali irregolarità nell'iter riguardante gli interventi descritti e nell'applicazione, da parte delle amministrazioni ed enti coinvolti, delle vigenti disposizioni di legge e, qualora fossero rilevate delle anomalie, approntare per il tramite dei soggetti competenti le opportune misure correttive.