Pubblicato il 26 luglio 2017, nella seduta n. 866
TOSATO - Al Ministro della giustizia. -
Premesso che:
il coordinamento unitario sindacale della Polizia penitenziaria di Verona (OSAPP, FNS CISL, USSP e Funzione pubblica CGIL) ha emesso un comunicato stampa in data 19 luglio 2017 dove rileva come "nel pomeriggio di ieri [18 luglio 2017] nella Casa Circondariale di Verona è scoppiata una violenta lite tra un detenuto marocchino e un albanese quest'ultimo, armato di bastone ricavato dalla rottura di una gamba del tavolino in dotazione alla cella, le ha date di santa ragione all'altro colpendolo ripetutamente e ferendo anche tre agenti intervenuti per sedare la lite, risultato i tre agenti sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso e hanno riportato prognosi fino a 10 giorni. Subito dopo un altro detenuto marocchino che nella mattinata aveva dichiarato di mettere in atto gesti eclatanti contro gli operatori e altri detenuti, già noto per molteplici fatti analoghi e per le sue idee integraliste e fondamentaliste, ha cercato di colpire alcuni agenti con una rudimentale lama, solo la scaltrezza e la prontezza di riflessi degli stessi ha permesso di immobilizzarlo ed evitare il peggio, resta il rammarico che anche in questa occasione due agenti sono rimasti feriti e sono dovuti ricorrere alle cure mediche con prognosi che vanno dai 15 a 25 giorni";
queste organizzazioni sindacali da tempo denunciano le criticità della casa circondariale di Verona e chiedono di poter lavorare in sicurezza "e che non debba necessariamente scapparci il morto perché si possano modificare gli attuali vertici";
tali gravi fatti danno un quadro allarmante sia dell'insicurezza dei luoghi di lavoro che delle gravi carenze gestionali ed organizzative in cui versa il Corpo di Polizia penitenziaria, problematiche che evidentemente non consentono al personale di svolgere con diligenza i ruoli e i compiti affidatigli,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali interventi e iniziative, anche di natura emergenziale, intenda adottare, in particolare per garantire che vengano immediatamente ripristinate le condizioni di sicurezza dei luoghi di lavoro, nonché verificare che la gestione e l'organizzazione delle attività e delle risorse presenti sia confacente al buon andamento di un'amministrazione pubblica che si occupa dell'ordine e della sicurezza negli istituti penitenziari.