Pubblicato il 18 luglio 2017, nella seduta n. 860
AUGELLO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che, per quanto risulta all'interrogante:
l'Aeroclub d'Italia vive un prolungato momento di incertezza da quando, nel dicembre 2016, il presidente Giuseppe Leoni è stato condannato in primo grado per peculato a 3 anni di reclusione e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici;
pur non essendo ancora passata in giudicato la sentenza, il giudizio di primo grado comporta, per effetto dell'articolo 11 del codice etico del Coni, la sospensione dall'incarico di presidente, come ricordato l'11 marzo 2017 da una delibera dell'Autorità nazionale anticorruzione;
proprio nella delibera Anac era stata formulata esplicita richiesta al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di "rendere edotta l'Autorità in ordine ai provvedimenti adottati nei confronti del Presidente dell'Aeroclub d'Italia";
pur avendo, infatti, il Coni ottemperato ai suoi obblighi procedendo alla sospensione di Leoni dalle sue funzioni di dirigente, l'Aeroclub d'Italia ha ignorato i suoi doveri, anche e soprattutto per l'evidente disinteresse del Ministero in merito alla questione;
il 10 giugno, il presidente Leoni si è quindi sentito in diritto, peraltro con 4 mesi di anticipo sulla scadenza prevista, di convocare l'assemblea elettiva degli organi dell'Aeroclub d'Italia, ottenendo un rinnovo del proprio mandato;
ancora una volta il Ministero, dopo aver omesso qualunque intervento per determinare l'inevitabile decadenza di Leoni dalla carica di presidente, si è anche astenuto dal rilevarne l'incandidabilità in vista dell'assemblea elettiva per il rinnovo degli organi;
perché il reincarico di Leoni abbia ora effetto, è necessario che il Ministero ratifichi la sua rielezione, ovvero la dichiari nulla per le ragioni richiamate,
si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda assumere per riportare nella federazione sportiva dell'Aeroclub d'Italia legalità e trasparenza negli organi di rappresentanza.