Pubblicato il 6 luglio 2017, nella seduta n. 853
GASPARRI - Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. -
Premesso che a quanto risulta all'interrogante:
il 18 giugno 2017, un grave incendio ha colpito il sito Unesco del parco archeologico di Elea-Velia, in provincia di Salerno, all'interno del Parco Nazionale del Cilento - Vallo di Diano - Alburni;
l'incendio ha riguardato ampie zone centrali e anche aree contigue individuate dalla legge regionale n. 5 del 2005, recante "Costituzione di una zona di riqualificazione paesistico-ambientale intorno all'antica città di Velia";
esso ha colpito buona parte del promontorio, lato nord e sud, parte del quartiere settentrionale, il quartiere arcaico, via di Porta Rosa, parte del quartiere occidentale, anche Porta Rosa è stata raggiunta dalle fiamme, ma fortunatamente la Villa degli Affreschi è stata solo lambita;
per motivi di sicurezza, il parco è stato riaperto solo parzialmente, mentre gran parte del sito è rimasto inaccessibile;
le dinamiche dell'incendio non sono chiare, non è facile l'individuazione delle responsabilità, dolosa o colposa; c'è preoccupazione anche per il conseguente aumento dei fattori di rischio idrogeologico in un'area delicata, con una storia di dissesti tuttora in essere;
nella zona sono frequenti i roghi di matrice dolosa, cagionati dalla volontà di rendere più fertile la crescita di asparagi selvatici destinati alla raccolta; ne è stato un esempio quello scoppiato lo scorso settembre; fortunatamente, le strutture maggiori non hanno subito danni e il recente taglio dell'erba è stato provvidenziale, ciò nonostante l'incendio è stato molto violento e ha richiesto l'intervento aereo;
si attende da 12 anni che, riguardo al sito, venga applicata la legge regionale n. 5 del 2005, che ha istituito, attorno al perimetro del parco, una zona di riqualificazione paesistico ambientale su cui la Soprintendenza e i comuni di Ascea e Casal Velino avrebbero dovuto redigere un piano particolareggiato, che ancora non è stato realizzato;
con decreto dirigenziale del 27 ottobre 2014 sono stati assegnati dal Ministero circa 300.000 euro per interventi definiti urgenti, per i quali è stata fatta una presentazione ufficiale; si attende ancora, tuttavia, il taglio dell'erba, la manutenzione del verde, l'adozione di misure antincendio, l'installazione di telecamere e di altre misure a cui i fondi erano destinati,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga di doversi adoperare presso la Soprintendenza ABAP (Advanced business application programming) di Salerno e Avellino, prevedendo, se opportuno, l'invio di ispettori ministeriali, in un sito patrimonio dell'Umanità, che subisce numerose azioni da parte di piromani;
se non intenda dotare il parco archeologico di misure antincendio idonee a rendere rapida ed efficace l'opera di soccorso e se non ritenga necessario pianificare un'azione di monitoraggio con l'installazione di un sistema di termocamere;
se non intenda, data la bellezza e l'unicità del parco, prima della fine della stagione estiva, attivarsi per l'apertura dell'intera area archeologica.