Pubblicato il 20 giugno 2017, nella seduta n. 841
ZANDA , MANCUSO , ZELLER , MARTINI , LEPRI , MARAN , MATURANI , BORIOLI , MARCUCCI , MIRABELLI , BIANCONI , FRAVEZZI , PANIZZA , PUPPATO , RUSSO
Il Senato,
premesso che:
la Consip SpA è una società per azioni a capitale pubblico interamente controllata del Ministero dell'economia e delle finanze, che svolge attività di assistenza e supporto negli acquisti delle amministrazioni pubbliche;
nel corso degli anni, a seguito delle competenze maturate negli acquisti e nella gestione di progetti innovativi, alla Consip sono stati affidati nuovi compiti, attraverso provvedimenti di legge o atti amministrativi, tra cui la gestione e la valorizzazione delle partecipazioni azionarie della pubblica amministrazione, il programma di dismissione dei beni mobili dello Stato e il supporto per la gestione e il controllo degli interventi di politica comunitaria;
dall'analisi dei dati del bilancio consuntivo relativo all'anno 2016, emergono dati positivi sull'operato della Consip, con il sostanziale raggiungimento degli obiettivi prefissati;
nell'ultimo triennio, i risparmi cumulati dall'area pubblica grazie all'azione della Consip sono stimati in oltre 11 miliardi di euro, a cui vanno aggiunte altre voci di risparmio indirette per un valore di oltre 2,5 miliardi di euro;
la legge di bilancio per l'anno 2017 (legge n. 232 del 2016) ha previsto nuovi ed ulteriori compiti per la Consip, al fine di garantire interventi più incisivi e il raggiungimento di ulteriori risparmi di spesa, in particolare ampliando il novero dei soggetti obbligati ad utilizzare gli strumenti di acquisto e negoziazione predisposti dalla società ed estendendo il ricorso ai medesimi anche per le attività di manutenzione;
considerato che:
sulla Consip pendono un'inchiesta giudiziaria per accertare reati penalmente perseguibili, che vedono coinvolti a vario titolo amministratori e dirigenti della società, e un'indagine della Corte dei conti per talune irregolarità;
il 17 giugno 2017 i due rappresentanti del Ministero dell'economia e delle finanze, Luigi Ferrara e Marialaura Ferrigno, componenti del consiglio di amministrazione, hanno rassegnato le proprie dimissioni. A seguito di questa decisione, il consiglio di amministrazione è decaduto,
impegna il Governo a procedere in tempi celeri e solleciti al rinnovo dei vertici della Consip, nel rispetto delle modalità previste dalla vigente normativa, scelti tra personalità di alto profilo e competenza, al fine di garantire la piena funzionalità della società e il raggiungimento degli importanti obiettivi ad essa affidati.