Pubblicato il 25 maggio 2017, nella seduta n. 831
GASPARRI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze, dello sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali e delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che a quanto risulta all'interrogante pochissimi mesi dopo la sua nomina ad amministratore delegato e direttore generale di Leonardo SpA, l'ingegner Mauro Moretti ha assunto alcuni nuovi "super" manager attribuendo loro "responsabilità strategiche";
tra gli altri, risulterebbero essere stati assunti:
il dottor Domenico Braccialarghe, al quale sono stati attribuiti i seguenti incarichi: direttore risorse umane e organizzazione di Leonardo SpA; procuratore di Leonardo SpA, nominato in data 4 luglio 2014 fino a revoca; consigliere e presidente del Consiglio di amministrazione di Leonardo Global Solutions SpA, nominato il 22 marzo 2016, con durata fino all'approvazione del bilancio 2018; consigliere e vice presidente del Consiglio di amministrazione della Ansaldo STS SpA, nominato il 23 aprile 2015 e rimasto in carica sino all'approvazione del bilancio 2016;
il dottor Federico Fabretti, al quale sono stati attribuiti i seguenti incarichi: direttore relazioni esterne, comunicazione e rapporti istituzionali; procuratore speciale di Leonardo SpA, nominato in data 4 luglio 2014 fino a revoca; consigliere di Elettronica SpA, nominato il 20 aprile 2015 e rimasto in carica sino all'approvazione del bilancio 2015. Il dottor Fabretti, inoltre, dal 6 dicembre 2011, mantiene la carica di procuratore della società Italferr SpA, una società del gruppo Ferrovie dello Stato, che si occupa di "Servizi di progettazione di ingegneria integrata", circostanza quest'ultima in chiaro conflitto di interessi;
l'ingegner Alessio Facondo, al quale sono stati attribuiti i seguenti incarichi: direttore Divisione aerostrutture di Leonardo SpA; dall'11 dicembre 2015 e fino a revoca, procuratore speciale di Leonardo SpA; procuratore speciale di Alenia Aermacchi SpA dal 31 luglio 2015 fino a revoca. L'ingegner Facondo, inoltre, sarebbe proprietario della società FAPE srl, di cui sarebbe anche consigliere e amministratore delegato, società che si occupa di consulenza e progettazione meccanica ed elettronica, costruzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche, anche in questo caso, come in quello del dottor Fabretti, secondo l'interrogante, in chiaro e aperto conflitto di interessi con gli incarichi ricoperti in Leonardo;
l'avvocato Andrea Parrella, al quale sono stati attribuiti i seguenti incarichi: direttore dell'ufficio legale, affari societari e compliance di Leonardo SpA; procuratore speciale di Leonardo SpA, nominato in data 27 giugno 2014 fino a revoca; consigliere di Elettronica SpA, nominato il 19 aprile 2016 con durata fino all'approvazione del bilancio 2018; consigliere e vice presidente del Consiglio di amministrazione di Telespazio SpA, nominato il 23 aprile 2015 e in carica sino all'approvazione del bilancio 2017; consigliere e presidente del Consiglio di amministrazione di Agustawestland SpA, nominato il 1 agosto 2014 e rimasto in carica fino all'approvazione del bilancio 2016. L'avvocato Parrella, inoltre, dal 20 aprile 2016 sarebbe consigliere nel Consiglio di amministrazione della società Emittenti Titoli SpA (carica che ricoprirà fino all'approvazione del bilancio 2018), circostanza, anche questa, ad avviso dell'interrogante, potenzialmente in conflitto di interessi;
nella relazione sulla remunerazione 2014 di Leonardo SpA era scritto a chiare lettere che, in caso di risoluzione anticipata del rapporto, ai manager con responsabilità apicali, così come ai "Dirigenti con Responsabilità Strategiche", sarebbe stato corrisposto un importo pari a 2 annualità di retribuzione complessivamente goduta, oltre all'indennità sostitutiva del preavviso ai sensi del contratto collettivo nazionale di lavoro, pari ad un'annualità;
dalla gestione Moretti in poi (cioè, nella relazione sulla remunerazione 2015 di Leonardo SpA) è stato addirittura scritto che, sebbene sino ad allora non fosse abitudine della società quella di stipulare accordi che regolassero "ex-ante gli aspetti economici relativi alla risoluzione anticipata del rapporto di lavoro con il management ", tuttavia, per gli amministratori esecutivi ed altre figure apicali, (direttori generali e dirigenti con responsabilità strategiche), la società "può determinare specifiche indennità per il caso di risoluzione anticipata del rapporto di amministrazione o di dimissioni e/o licenziamento dal rapporto di lavoro dipendente";
tutti i manager citati in precedenza, sarebbero stati "blindati" nella loro carica dall'ingegner Mauro Moretti, il quale, in scadenza di mandato, avrebbe predisposto un "Piano di Successione per i ruoli a suo diretto riporto", e sottoscritto lettere individuali, nelle quali risulterebbe essere stato riconosciuto un "paracadute", grazie al quale, in caso di cessazione del rapporto, a tali manager verrebbero corrisposte ben quattro annualità di retribuzione; tale importo, a giudizio dell'interrogante, non solo risulta essere largamente superiore ad ogni prassi di mercato, ma del tutto inappropriato, specie alla luce dei deludenti risultati di Leonardo e della sempre drammatica situazione debitoria nella quale versa la società,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto descritto in premessa;
se intendano chiedere all'attuale amministratore delegato di Leonardo SpA, dottor Alessandro Profumo, copia autentica del "Piano di Successione per i ruoli a diretto riporto", approvato da Mauro Moretti;
se intendano chiedere all'attuale amministratore delegato di Leonardo SpA di riferire pubblicamente circa i contenuti di detto "Piano di successione" e, soprattutto, se non considerino illegittime, oltre che immorali, le lettere "paracadute" firmate da Mauro Moretti, che prevedono corresponsioni di stipendi superiori a quelle previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro;
se, alla luce dei risultati non certo brillanti della gestione Moretti, con fatturato e ordinativi al ribasso, con l'eccellente indotto tecnologico italiano distrutto dagli ultimi 3 anni di tagli indiscriminati, non si ritenga immorale erogare somme spropositate, che, aggiunte all'ancora più immorale buonuscita di 9,4 milioni per l'ingegner Moretti, potrebbero ben altrimenti essere impiegate per contribuire al rilancio di Leonardo SpA.