Atto n. 3-03710 (in Commissione)

Pubblicato il 3 maggio 2017, nella seduta n. 816

GATTI , GUERRA , BATTISTA , CASSON , DIRINDIN , CORSINI , FORNARO , PEGORER , RICCHIUTI , GOTOR , GRANAIOLA , SONEGO , MIGLIAVACCA , LO MORO - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

il comma 215 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità per il 2014), ha istituito il Fondo per le politiche attive del lavoro tra cui può essere compresa anche la sperimentazione regionale del contratto di ricollocazione;

l'articolo 17 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, recante "Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183", ha previsto il "contratto di ricollocazione", una forma di sostegno ai soggetti in stato di disoccupazione con l'assistenza intensiva nella ricerca del nuovo posto cosiddetto outplacement, considerati l'attuazione e il finanziamento del contratto stesso da parte delle Regioni nell'ambito della programmazione delle politiche attive del lavoro;

considerato che il dipendente che ha sottoscritto il contratto di ricollocazione ha ricevuto dalla Regione un contributo in denaro (cosiddetto voucher) suddiviso in una parte fissa e una, assai maggiore, pagabile soltanto a ricollocazione avvenuta e ha potuto scegliere l'agenzia di lavoro privata di cui avvalersi tra quelle accreditate presso la Regione,

si chiede di sapere:

quante persone abbiano usufruito dei "contratti di ricollocazione", quante, al termine dei programmi, abbiano effettivamente trovato un nuovo lavoro nel 2016 e secondo quali tipologie contrattuali siano state ricollocate;

quante risorse siano state stanziate a supporto dei programmi di riqualificazione e reinserimento lavorativo dei disoccupati e quale sia la precisa quantificazione della loro ripartizione fra l'entità delle risorse statali e quelle di provenienza regionale.