Pubblicato il 22 marzo 2017, nella seduta n. 790
GASPARRI - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
l'11 marzo 2017 la città di Napoli, in occasione di un incontro che prevedeva la presenza di Matteo Salvini, è stata invasa da pericolosi manifestanti, appartenenti a gruppi violenti di black block;
il sindacato "Italia celere" ha segnalato all'interrogante che nel corso degli scontri, provocati dai gruppi di contestatori, travisati e con caschi al seguito, decine di poliziotti e carabinieri sarebbero stati portati in ospedale, a causa del lancio di sassi, petardi, biglie e addirittura bombe molotov;
alla vigilia di tali scontri il sindaco di Napoli, De Magistris, si sarebbe apertamente schierato dalla parte dei centri sociali e contro il diktat del prefetto di Napoli, che avrebbe cercato di scongiurare gli episodi di violenza;
da notizie in possesso dell'interrogante, in vista dell'annunciato evento e nonostante l'altissima allerta, non sarebbe stato predisposto un adeguato servizio di viabilità, e le forze di Polizia sarebbero state costrette a respingere i criminali travisati e armati di molotov accese, passando in mezzo al traffico tra le macchine;
considerato che:
da parte di alcune forze politiche sarebbe stata rinnovata la proposta, ad avviso dell'interrogante inaccettabile, dei numeri identificativi per le forze dell'ordine;
di recente, il Consiglio d'Europa ha rinnovato la richiesta di una legge nazionale che preveda il reato di tortura, che penalizzerebbe gli appartenenti alle forze dell'ordine,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non intenda fare chiarezza su quanto accaduto ed individuare le responsabilità delle autorità civili e militari, che hanno minato la sicurezza della città di Napoli, dei suoi cittadini e delle forze di polizia impegnate nella tutela di questi ultimi;
se non intenda, nei limiti della propria competenza, verificare l'operato del sindaco di Napoli, accertando se abbia realmente preso tutte le precauzioni necessarie e se abbia predisposto o meno il servizio di Polizia locale.