Atto n. 4-06812

Pubblicato il 12 gennaio 2017, nella seduta n. 739

FAZZONE - Ai Ministri della salute, per la semplificazione e la pubblica amministrazione e per gli affari regionali. -

Premesso che:

il commissario ad acta per il piano di rientro nella sanità della Regione Lazio, dottor Nicola Zingaretti, con proprio decreto n. U00403 del 23 dicembre 2016 ha approvato il budget assunzionale per l'anno finanziario 2016-2017 per le aziende ed enti del Servizio sanitario regionale (SSR);

con il medesimo decreto, le aziende ed enti del SSR sono state autorizzate all'indizione delle procedure selettive, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 marzo 2015, e all'indizione di concorsi pubblici straordinari per titoli ed esami con previsione per riserva di posti, ex art. 1, comma 543, della legge n. 208 del 2015 (legge di stabilità per il 2016) e del decreto del commissario ad acta n. U00238 del 18 luglio 2016;

il processo di stabilizzazione dei precari della sanità del Lazio, avviato con il citato decreto commissariale n. U00403, avrebbe fortemente penalizzato il personale sanitario precario della Asl di Latina;

la Asl di Latina non risulta essere tra quelle autorizzate alla stabilizzazione, con riserva, di personale precario, come indicato dalla citata legge n. 208 del 2015;

si tratta di personale che da oltre 10 anni presta ininterrottamente, con professionalità, dedizione e abnegazione, un servizio essenziale agli utenti della provincia, garantendo loro la possibilità di fruire dei fondamentali servizi di assistenza sanitaria, altrimenti negati;

con il decreto commissariale del 23 dicembre 2016, di tutte le Asl della Regione Lazio, solamente al personale precario della Asl di Latina è stata preclusa la possibilità di una stabilizzazione con "riserva" del rapporto di lavoro. Il provvedimento contrasterebbe con quanto disposto dall'articolo 4 della Costituzione;

evidenziato che, a parere dell'interrogante:

il decreto del commissario ad acta reca in sé una gravissima violazione del principio di eguaglianza ed apre la strada a possibili mobilitazioni da parte dei precari esclusi, con possibili interruzioni delle prestazioni sanitarie, ad esclusivo danno degli incolpevoli utenti, e a contenziosi, con ulteriore aggravio di spese a carico della finanza pubblica;

le disposizioni si porrebbero in contrasto anche con la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea del 26 novembre 2014, che ha giudicato illegittimo il rinnovo illimitato di contratti di lavoro a tempo determinato per soddisfare esigenze permanenti e durevoli,

si chiede di sapere:

quali siano le motivazioni ed i criteri adottati che hanno determinato l'esclusione del personale precario della Asl di Latina dal processo di stabilizzazione e l'ammissione di quello delle altre Asl del Lazio;

se i Ministri in indirizzo non ritengano di intervenire, anche nei confronti del commissario ad acta, per una revisione del decreto commissariale n. U00403 del 23 dicembre 2016, al fine di garantire, in materia di stabilizzazione del rapporto di lavoro al personale precario della Asl di Latina, i medesimi diritti di quello delle altre Asl del Lazio.