(1359) Conversione in legge del decreto-legge 24 gennaio 2025, n. 3, recante misure urgenti per assicurare la continuità produttiva ed occupazionale degli impianti ex ILVA
(Seguito dell'esame e rinvio)
Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 20 febbraio, nel corso della quale -ricorda il PRESIDENTE - erano stati esaminati tutti i subemendamenti all'emendamento 1.0.1000 ad eccezione di quest'ultimo e delle proposte 1.0.1000/3, 1.0.1000/5 e 1.0.1000/6 che erano stati accantonati. Queste ultime hanno ad oggetto i tempi di aggiornamento del decreto relativo ai criteri per effettuare la valutazione del danno sanitario.
Erano stati accantonati anche gli emendamenti al testo del decreto-legge, in attesa che si perfezionasse una nuova proposta emendativa sulle risorse per le bonifiche.
Il sottosegretario Fausta BERGAMOTTO fa presente che sui subemendamenti 1.0.1000/3, 1.0.1000/5 e 1.0.1000/6 il parere è favorevole purché siano riformulati sostituendo le parole "dieci anni" con le seguenti "sette anni".
Quanto alla ulteriore proposta emendativa relativa ai fondi per la decarbonizzazione, comunica che è ancora in istruttoria.
Il relatore POGLIESE (FdI) si associa al parere espresso dal Sottosegretario.
La senatrice NATURALE (M5S), in qualità di firmataria del subemendamento 1.0.1000/3, non accetta la riformulazione proposta dal Sottosegretario.
Il senatore MARTELLA (PD-IDP) riconosce che l'ipotesi di riformulazione costituisce un lieve miglioramento in merito alle tempistiche per l'aggiornamento dei criteri relativi alla valutazione del danno sanitario. Tiene tuttavia a precisare che la mediazione proposta dal Governo non è sufficiente, in quanto sette anni - in luogo di dieci anni - rappresentano un tempo ancora troppo lungo. Accetta comunque di riformulare il subemendamento 1.0.1000/5 in un testo 2, pubblicato in allegato.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS) fa presente che il subemendamento 1.0.1000/6 già rappresentava un punto di equilibrio, tenuto conto che rispetto all'emendamento 1.0.1000 dimezzava da dieci a cinque anni i tempi di aggiornamento del decreto sui criteri. Accoglie comunque la proposta del Sottosegretario e riformula il subemendamento 1.0.1000/6 in un testo 2, pubblicato in allegato.
Posto ai voti nella formulazione originaria, con il parere contrario del rappresentante del GOVERNO e del RELATORE, il subemendamento 1.0.1000/3 è respinto.
Posti congiuntamente in votazione, i subemendamenti sostanzialmente identici 1.0.1000/5 (testo 2) e 1.0.1000/6 (testo 2) sono approvati.
L'emendamento 1.0.1000, come risultante dall'approvazione dei subemendamenti 1.0.1000/5 (testo 2) e 1.0.1000/6 (testo 2), viene approvato.
Il PRESIDENTE, dopo aver ricordato che le proposte approvate saranno trasmesse alle Commissioni bilancio e affari costituzionali per il parere ai sensi dell'articolo 40, commi 6-bis e 6-ter del Regolamento, propone di confermare l'accantonamento dei restanti emendamenti al testo del decreto-legge nonché degli ordini del giorno, in attesa di conoscere gli esiti dell'istruttoria in corso circa la disponibilità delle risorse per la decarbonizzazione. Ricorda tuttavia che la Commissione è convocata fino a giovedì nella prospettiva di concludere le votazioni, considerata la calendarizzazione in Assemblea del provvedimento per la settimana del 4 marzo.
La Commissione conviene sulla proposta di accantonamento.
Il senatore MARTELLA (PD-IDP) chiede al Sottosegretario se sia possibile informare la Commissione circa lo stato della gara concernente la cessione dei compendi aziendali dell'ex ILVA, a seguito della scadenza per la presentazione delle offerte. Ritiene infatti utile conoscere l'orientamento del Governo anche in vista del prosieguo dei lavori.
Il sottosegretario Fausta BERGAMOTTO conferma la propria disponibilità a riferire sulla questione quanto prima.
Il seguito dell'esame è quindi rinviato.