IN SEDE REFERENTE

(1337) Conversione in legge del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi

(Seguito dell'esame e rinvio)

Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 4 febbraio.

Il PRESIDENTE comunica che gli emendamenti 3.7, 3.173 e 5.0.9 sono stati riformulati in testi 2 (pubblicati in allegato). Sono stati inoltre presentati gli emendamenti dei relatori 1.1000, 3.0.1000, 4.1000, 5.1000, 8.1000, 11.1000, 17.0.1000, 19.1000, 19.1001 e 19.0.1000 (pubblicati in allegato), nonché il subemendamento 8.1000/1, pubblicato in allegato, mentre l'emendamento 3.40 è stato ritirato. Gli emendamenti 12.57 e 3.166 sono stati ritirati e trasformati rispettivamente negli ordini del giorno G/1337/15/1 e G/1337/16/1, pubblicati in allegato.

Dopo aver ricapitolato lo stato dell'iter del provvedimento, sollecita quindi una riflessione sull'organizzazione del prosieguo dell'esame.

Il senatore MANCA (PD-IDP) rileva la mancanza di informazioni relativamente all'impatto finanziario degli ultimi emendamenti dei relatori, con particolare riguardo alla proposta 3.0.1000, tanto più considerato che il Governo non si è ancora espresso riguardo le proposte emendative precedentemente presentate.

Si pone inoltre il rischio di un atteggiamento di favore verso condotte caratterizzate da scarsa lealtà fiscale, mentre sono trascurate le esigenze dei lavoratori del settore della moda. Risulta frustrato l'atteggiamento collaborativo finora tenuto dall'opposizione e si pone di conseguenza la necessità di un confronto immediato con il Governo.

A parere del senatore PARRINI (PD-IDP), la presentazione di emendamenti volti a favorire l'evasione fiscale altera la natura del provvedimento, minando le basi del confronto costruttivo che ha finora caratterizzato lo svolgimento dell'esame. Suscita inoltre perplessità la volontà di proporre misure onerose mentre risultano mancanti le risorse necessarie a sostenere diversi settori economici.

Il senatore PATUANELLI (M5S) lamenta il ritardo da parte del Governo nella valutazione degli emendamenti e rileva che la presentazione dei nuovi emendamenti dei relatori è di ostacolo al dialogo, al punto da poter indurre l'opposizione ad abbandonare l'atteggiamento costruttivo finora dimostrato.

Il senatore MAGNI (Misto-AVS) rileva che le forze di opposizione hanno segnalato emendamenti non onerosi per senso di responsabilità, mentre la presentazione di nuove proposte volte ad avvantaggiare l'evasione fiscale, per ragioni interne alla maggioranza, costituisce un'evidente forzatura.

Il PRESIDENTE dà atto all'opposizione di avere agito con spirito costruttivo e invita a un impegno comune ai fini di una conclusione positiva dell'esame.

Il relatore OCCHIUTO (FI-BP-PPE) nega la sussistenza dell'intento di introdurre premialità per l'evasione fiscale. Si è posta piuttosto l'esigenza di tenere conto di situazioni di difficoltà oggettiva a onorare i debiti tributari. Le misure proposte possono peraltro comportare un aumento di gettito. Concorda poi sull'urgenza di un impegno volto a individuare soluzioni condivise a beneficio del settore della moda.

La senatrice FREGOLENT (IV-C-RE) fa presente che la sua parte politica non ha chiusure preconcette nei confronti di misure mirate alle situazioni di difficoltà oggettiva di imprese e operatori economici. Tuttavia, la presentazione dei nuovi emendamenti non può che comportare un ripensamento della scelta di segnalare solamente emendamenti non onerosi.

Il PRESIDENTE specifica che non vi è mai stata alcuna preclusione nei confronti della segnalazione di emendamenti recanti oneri, posto che comunque un elevato impatto finanziario delle proposte ne riduce la possibilità di accoglimento. La questione del settore della moda implica peraltro l'individuazione di risorse specifiche.

Alla luce degli interventi svolti, reputa opportuno aggiornare i lavori all'odierna seduta notturna, già convocata alle ore 20.

La Commissione prende atto.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 18,30.