(2310) ZANDA ed altri. - Norme in materia di indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci
(2245) Maria Virginia TIRABOSCHI e MALLEGNI. - Disposizioni in materia di incremento dell'indennità di funzione minima per l'esercizio della carica di sindaco
(2266) LA RUSSA. - Disposizioni per l'equiparazione delle indennità di funzione dei sindaci delle città metropolitane a quelle previste per i membri del Parlamento e per l'incremento delle indennità dei sindaci dei comuni
(2346) COMINCINI ed altri. - Modifiche all'articolo 86 del Testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di riconoscimento degli oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi in favore dei sindaci e degli amministratori locali
(2361) SALVINI ed altri. - Modifica all'articolo 82 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli
enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante
misure per la valorizzazione delle funzioni dei sindaci
(2393) PAGANO ed altri. - Norme in materia di indennità di funzione dei sindaci
(Seguito della discussione congiunta e rinvio. Adozione di un testo unificato)
Prosegue la discussione congiunta, sospesa nella seduta del 5 ottobre.
Il PRESIDENTE avverte che, in esito alle riunioni del Comitato ristretto del 5 e 6 ottobre, è stata predisposta una bozza di testo unificato, pubblicata in allegato.
In qualità di relatore, illustra il testo che è stato condiviso informalmente tra i componenti del Comitato, nel quale sono stati inseriti i temi su cui si è manifestato un consenso unanime, a cui ovviamente potranno essere presentate proposte di modifica.
Ricorda che l'iniziativa legislativa è volta a risolvere la questione della grave sproporzione del trattamento economico dei sindaci, tale da essere percepito come ingiusto e non equo a fronte dell'importanza del ruolo, del carico di responsabilità e talvolta dei rischi a cui i sindaci devono far fronte. Bisognerebbe considerare, inoltre, il problema della estrema complessità delle procedure e della eccessiva responsabilità penale ed erariale che finiscono per paralizzare l'attività amministrativa, ma questi argomenti dovranno essere affrontati in altri provvedimenti, assegnati in sede riunita con la Commissione giustizia.
Per il momento, invece, con il testo all'esame si intende intanto dare un segnale di attenzione e vicinanza ai 40.000 amministratori locali italiani.
Sottolinea che, in sede di Comitato ristretto, si è concordato anche sulla necessità di definire il provvedimento in Commissione prima dell'approvazione del disegno di legge di bilancio da parte del Consiglio dei ministri, per consentire che le nuove misure possano trovare spazio in quella sede ed entrare in vigore già dal prossimo anno. Per questo motivo si è deciso di accelerare i lavori, anche se vi è un margine di tempo per apportare eventuali modifiche.
Precisa che il testo, oltre alla questione degli emolumenti, affronta anche, all'articolo 2, il tema dei permessi a favore dei consiglieri provinciali e, all'articolo 3, quello del riconoscimento dei contributi previdenziali in favore dei sindaci che, al momento dell'elezione, non svolgono alcuna attività lavorativa o sono costretti a interromperla.
Ha quindi inizio la discussione generale.
Il senatore GARRUTI (M5S) esprime soddisfazione per il lavoro svolto dal Comitato ristretto. Rileva, tuttavia, che nel testo proposto non è stata affrontata la questione della componente variabile dell'indennità dei sindaci, sebbene nel Comitato fosse emersa una propensione a tenere conto di questo argomento. Annuncia, pertanto, la presentazione di proposte di modifica in tal senso.
Il senatore TONINELLI (M5S) ritiene indispensabile approfondire l'argomento della parte variabile della indennità di funzione dei sindaci per collegarla al raggiungimento di obiettivi di risultato, nell'ambito di un piano di performance individuali e organizzative stabilite annualmente dal Ministero dell'interno, in base a determinati parametri. Solo in questo modo, a suo avviso, sarebbe possibile prevenire o evitare eventuali reazioni negative dell'opinione pubblica.
Su questo argomento, peraltro, sarà necessario un confronto anche all'interno del Gruppo M5S, per superare le attuali perplessità sul testo all'esame.
Il senatore AUGUSSORI (L-SP-PSd'Az) sottolinea che il lavoro svolto dal Comitato ristretto ha consentito di raggiungere un'intesa su alcune questioni importanti. Sui temi su cui non vi è un orientamento unanime, come quello indicato dal senatore Garruti, sarà possibile intervenire anche successivamente, con ulteriori provvedimenti. Del resto, spetta alla politica spiegare all'opinione pubblica la fondatezza delle misure che si intendono introdurre.
Ritiene che la proposta di collegare la parte variabile dell'indennità al raggiungimento di specifici obiettivi è in sé condivisibile e da approfondire. Tuttavia, in sede di Comitato ristretto è stata segnalata la difficoltà di individuare gli atti di esclusiva competenza dei sindaci, che altrimenti rischierebbero di essere penalizzati dalle conseguenze dell'attività dei predecessori, dalle carenze degli uffici comunali o da dinamiche interne al consiglio comunale.
Per questo motivo, si è convenuto di accantonare la questione e trattare solo i temi su cui vi è una posizione unanime, essendo preminente l'obiettivo di far rientrare il provvedimento nella prossima manovra di bilancio.
Il senatore VITALI (FIBP-UDC) esprime condivisione e soddisfazione per il testo predisposto svolto dal Comitato ristretto, su cui sembrava esserci un consenso unanime. Del resto, è stato sottolineato da più parti che negli ultimi anni la funzione di sindaci e amministratori locali è profondamente cambiata: si sono aggravati impegni e responsabilità e si richiede una presenza costante nella sede comunale. A fronte di ciò, è quindi più che legittimo adeguare il trattamento economico.
Rispetto alle preoccupazioni espresse dal senatore Toninelli, rileva che il decadimento della considerazione della rappresentanza politica nazionale e territoriale presso l'opinione pubblica dipende anche dalla stessa classe politica, che non ha saputo più avere rispetto del proprio ruolo e consapevolezza della equità del proprio operato. Ciò ha portato a provvedimenti quali la riduzione del numero dei parlamentari, il taglio retroattivo dei vitalizi e anche le contrarietà all'aumento delle indennità dei sindaci. A tale proposito, invita a considerare altresì che spesso i dirigenti degli enti locali percepiscono retribuzioni perfino più elevate di quelle dei parlamentari.
Conclude, confermando il proprio giudizio positivo sul testo in esame, che quanto meno consente di trovare un punto di incontro su alcuni temi condivisi, e auspicando un iter quanto più possibile rapido. A suo avviso, sarà opportuno rinviare ad ulteriori provvedimenti le questioni che si sono rivelate divisive.
Il senatore RUOTOLO (Misto-LeU-Eco) esprime un giudizio estremamente positivo sul lavoro svolto dal Comitato ristretto. Sottolinea che l'aumento degli emolumenti degli amministratori locali discende anche dalla necessità di tenerli al riparo da eventuali tentativi di ricatto o corruzione. Conviene quindi sulla opportunità di dare un segnale di attenzione immediato, rinviando a ulteriori interventi la soluzione delle altre questioni rimaste inevase.
Il PRESIDENTE ricorda che il sottosegretario Scalfarotto si è reso disponibile per eventuali approfondimenti.
Alla luce del dibattito svolto, ritiene che si possa fissare il termine emendamenti per l'inizio della prossima settimana.
Il senatore TONINELLI (M5S) chiede un margine di tempo più ampio, per consentire il confronto all'interno del Gruppo.
Il PRESIDENTE propone quindi di fissare per le ore 12 di mercoledì 20 ottobre il termine per la presentazione di eventuali emendamenti, da riferire al testo unificato, che s'intende adottato come testo base per il seguito dell'esame.
La Commissione conviene.
Il seguito dell'esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 9,30.