SENATO DELLA REPUBBLICA

COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI (1ª)

MERCOLEDI' 25 SETTEMBRE 2002
190ª Seduta (pomeridiana)

Presidenza del Presidente
PASTORE
indi del Vice Presidente
MAGNALBO'


Intervengono il ministro per gli affari regionali La Loggia e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Brancher.

La seduta inizia alle ore 14,40.

IN SEDE REFERENTE

(1545) Disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3.
(Seguito dell'esame e rinvio)

Prosegue l'esame, sospeso nella seduta pomeridiana del 30 luglio.

Il presidente PASTORE prospetta, per il prosieguo dell'esame del disegno di legge in titolo, l'opportunità di costituire un gruppo di lavoro informale composto dai rappresentanti dei Gruppi, per valutare le ipotesi di modifica del testo su cui è possibile raggiungere il consenso. Il termine per la presentazione degli emendamenti potrebbe essere fissato in coincidenza con la conclusione della serie di audizioni programmate, prevista per il prossimo 24 ottobre, nel quadro dell'indagine conoscitiva sui provvedimenti in itinere in materia di attuazione e revisione del Titolo V della Parte II della Costituzione.

Il senatore VITALI chiede che, in sede di programmazione dei lavori della Commissione per la prossima settimana, si preveda un numero adeguato di sedute da dedicare all'esame del disegno di legge n. 1545, in modo da esaurire la discussione generale. La sua parte politica attribuisce carattere prioritario al provvedimento e, quindi, auspica la conclusione dell'esame nei tempi più brevi possibili. Consente, pertanto, con la proposta avanzata dal Presidente e auspica che il disegno di legge sia sottoposto all'Assemblea per la discussione prima dell'inizio della sessione di bilancio.

Intervenendo sull'ordine dei lavori, il senatore PASSIGLI osserva che l'iter di esame del disegno di legge in titolo presenta un certo ritardo rispetto a quello del disegno di legge costituzionale n. 1187. A suo parere, nel caso in cui il gruppo di lavoro proposto dal Presidente trovi spazi di consenso, chiarendo la soluzione da dare alla questione delle materie rientranti nella sfera della potestà legislativa concorrente, sarà più facile affrontare l'esame delle disposizioni sulla devoluzione recate dal disegno di legge n. 1187. Chiede al riguardo se il Governo non convenga sull'opportunità di accelerare l'iter del disegno di legge n.1545.

Il presidente PASTORE sottolinea che i due provvedimenti mantengono percorsi necessariamente separati; non necessariamente è opportuno collegare le fasi dell'esame, anche in considerazione dei numerosi emendamenti presentati sul disegno di legge n. 1187. In ogni caso le audizioni programmate dalla Commissione serviranno ad approfondire i contenuti del disegno di legge attuativo della riforma costituzionale al quale la Commissione sta dedicando ampio spazio.
La procedura suggerita dovrebbe comunque consentire un proficuo esame di entrambi i provvedimenti.

Il ministro LA LOGGIA chiarisce che il Governo considera entrambi urgenti i disegni di legge n. 1187 e n. 1545, sebbene essi abbiano natura oggettivamente distinta. Il disegno di legge sulla devoluzione, che nelle intenzioni dell'Esecutivo è volto ad apportare alcune prime limitate modifiche al Titolo V della Parte II della Costituzione, suscettibile di un ulteriore intervento di revisione organica in via di elaborazione, è stato presentato in Parlamento prima del disegno di legge n. 1545, per cui è auspicabile che sia approvato dal Senato nei tempi più brevi.
Auspica, comunque, che i due disegni di legge siano discussi in Assemblea prima dell'inizio della sessione di bilancio, visto il gravissimo aumento del contenzioso fra Stato e regioni da lui denunciato in sede di audizione presso la Commissione bicamerale per le questioni regionali.

Il senatore PETRINI manifesta l'imbarazzo del Gruppo Margherita, l'irrazionalità della sovrapposizione del disegno di legge costituzionale sulla devoluzione rispetto al disegno di legge attuativo della riforma del Titolo V della Parte II della Costituzione. Proprio l'attuazione della riforma sta evidenziando la rilevanza e la grande complessità del nuovo assetto costituzionale, mentre rimane tuttora sospesa l'attuazione dell'articolo 119 della Costituzione che, a suo giudizio, rappresenta una disposizione cruciale in funzione dell'effettività del federalismo.
In base ad un criterio di responsabilità l'iter legislativo dovrebbe essere semplificato, rinviando, per motivi di opportunità politica, prima che logica, l'esame del disegno di legge costituzionale sulla devoluzione a una fase successiva rispetto alla definizione delle disposizioni attuative del Titolo V.

Il relatore MAGNALBO' ricorda che la corrente legislatura si è aperta con due pesanti eredità: il cosiddetto "buco" nei conti pubblici, pari a 30.000 miliardi di lire, e la riforma del Titolo V della Parte II della Costituzione, che reca disposizioni imperfette e inapplicabili, che l'ex maggioranza volle pervicacemente approvare al termine del precedente mandato parlamentare.
Pur riconoscendo l'esigenza di provvedere all'attuazione di detta riforma, carente proprio sul piano delle norme attuative e transitorie, ritiene che la vicenda dei due disegni di legge non possa essere collegata, data la natura oggettivamente diversa delle disposizioni.

Il presidente PASTORE, in accoglimento della richiesta avanzata dal senatore Vitali, annuncia che, compatibilmente con la disponibilità del rappresentante del Governo, provvederà a riservare una seduta fra quelle programmate per la prossima settimana alla discussione generale del disegno di legge n. 1545; conferma, inoltre, le proposte da lui illustrate a proposito dell'ulteriore iter di esame.

La Commissione consente.
Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

            La seduta termina alle ore 15,55.

 

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