Lavori preparatori della legge n. 131

del 5 giugno 2003

Senato della Repubblica

La legge

 

L'iter parlamentare

 

L'indagine conoscitiva del Senato

Presentazione della collana

Il settimo numero della collana dei cd dei "Lavori preparatori" raccoglie gli atti relativi alla Legge n. 131/2003, concernente Disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3.

Il presente cd contiene i testi della legge, del disegno di legge originario e di quelli modificati nelle successive letture ed i testi dei dibattiti svoltisi nelle Commissioni di merito ed in sede consultiva nonché in Assemblea, in Senato ed alla Camera. Sono, inoltre, presenti i resoconti stenografici dell'attinente indagine conoscitiva intrapresa dalla commissione Affari costituzionali del Senato nel corso del primo esame del disegno di legge. Indici dettagliati agevolano la consultazione.

 

Introduzione alla legge 5 giugno 2003, n. 131

La nuova legge, cosiddetta "La Loggia", dal nome del proponente ministro per gli affari regionali, dà attuazione alla legge costituzionale n.3 del 2001, varata verso la fine della scorsa legislatura, di modifica in senso federalista del Titolo V della Parte II della Costituzione.

Il disegno di legge d'iniziativa governativa nel corso dell'iter parlamentare, anche grazie allo svolgimento in Senato di un'indagine conoscitiva con molte audizioni di rappresentanti delle autonomie locali, ha recepito emendamenti che tengono conto delle richieste formulate dagli enti locali ed è stato oggetto di un diffuso consenso. Infatti, nel primo passaggio al Senato è stato approvato a larga maggioranza, ha superato la lettura alla Camera con l'astensione quasi totale dell'opposizione ed è stato definitivamente approvato il 27 maggio 2003.

La legge è stata concepita nella duplice prospettiva di chiarire i confini della competenza legislativa statale e regionale (la "legislazione concorrente") e di ridefinire la sussidiarietà verticale fra Stato, Regioni, Province e Comuni.

E' stata, altresì, prevista la delega legislativa per individuare specificatamente le funzioni proprie di Province, Comuni e Città metropolitane ed il susseguente passaggio di competenze (e quindi anche di risorse umane e strumentali) dalle Regioni alle Province ed ai Comuni.

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