SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVII LEGISLATURA --------------------


11a Commissione permanente
(LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE)


215ª seduta: mercoledì 24 febbraio 2016, ore 9
216ª seduta: giovedì 25 febbraio 2016, ore 8,45


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione
Interrogazione svolta
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Esame, ai sensi dell'articolo 139-bis del Regolamento, dell'atto:
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante disposizioni per il trasferimento delle risorse umane, finanziarie e strumentali dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dall'Isfol all'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro - Relatrice alla Commissione SPILABOTTE
(Parere al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell'articolo 4, comma 9, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150)
(n. 266)

IN SEDE CONSULTIVA


I. Seguito dell'esame del disegno di legge:
Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2015 - Relatrice alla Commissione FAVERO
(Relazione alla 14ª Commissione)
(2228)
II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura
(2217)
2. STEFANO. - Norme in materia di contrasto al fenomeno del caporalato
(2119)
(Parere alla 9ª Commissione)
- Relatrice alla Commissione PARENTE
IN SEDE REFERENTE

I. Esame congiunto dei disegni di legge:
1. Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave, prive del sostegno familiare (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Grassi ed altri; Ileana Argentin ed altri; Anna Margherita Miotto ed altri; Vargiu; Paola Binetti ed altri; Rondini ed altri)
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 6a, della 10a, della 12a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2232)
2. BARANI. - Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare e istituzione del fondo «Dopo di noi»
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 6a e della 12a Commissione)
(292)
- Relatrice alla Commissione PARENTE II. Esame congiunto dei disegni di legge:
1. Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 6a, della 7a, della 8a, della 10a, della 12a, della 14a Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2233)
2. SACCONI ed altri. - Adattamento negoziale delle modalità di lavoro agile nella quarta rivoluzione industriale
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 6a, della 7a, della 10a e della 12a Commissione)
(2229)
- Relatore alla Commissione SACCONI
INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO

ANGIONI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

il Governo ha, nei mesi, condiviso l'urgenza di provvedere al finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga da destinare alla Regione Sardegna per l'anno 2014, in considerazione della grave situazione di tensione sociale che si registra nel territorio regionale, con migliaia di persone prive oramai da lunghi mesi di ogni forma di sostegno al reddito;

il Governo si era impegnato all'adozione di una delibera Cipe di assegnazione in favore della Regione Sardegna, dell'importo derivante dai meccanismi sanzionatori disposti con la delibera Cipe n. 21 del 2014, pari a circa 110 milioni di euro, per il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga ovvero, in subordine, qualora la predetta assegnazione incontrasse ostacoli, a garantire comunque l'integrale copertura finanziaria degli impegni assunti con i lavoratori;

ad oggi, tale copertura finanziaria non è mai pervenuta;

ad aggravare ulteriormente la situazione di migliaia di lavoratori è intervenuta una disposizione INPS che dichiara la propria indisponibilità ad effettuare i pagamenti dei trattamenti di mobilità in deroga per l'anno 2015, nel caso di decretazione regionale "per periodi non continuativi rispetto all'evento del licenziamento o rispetto a trattamenti già conclusi" (messaggio n. 7189 del 27 novembre 2015);

tale posizione dell'istituto trarrebbe origine da un non meglio precisato "avviso ministeriale", il cui contenuto non è stato mai comunicato agli uffici competenti;

nessuna disposizione limitativa, nel senso indicato dall'INPS, è prevista dal decreto interministeriale 83473 del 1° agosto 2014 che disciplina la materia, o dalle successive circolari ministeriali esplicative;

delle oltre 16.000 istanze di mobilità in deroga per il 2014, oltre 4.000 hanno visto immediatamente cessare i trattamenti, a seguito dei nuovi criteri introdotti con effetto retroattivo dal decreto interministeriale 83473 ed altre 5.000 hanno subito la stessa sorte alla fine del 2014;

con un impegno straordinario, sia in termini di risorse finanziarie, che di sperimentazione di strumenti di politica attiva del lavoro, l'attuale Giunta regionale ha fatto fronte alle pesanti ricadute sul piano sociale provocate da tale massiccia fuoriuscita di lavoratori dal sistema degli ammortizzatori sociali in deroga;

in questo già delicato quadro, la posizione assunta dall'INPS sul pagamento della mobilità in deroga 2015 colpirebbe immediatamente almeno altri 4.500 lavoratori;

i lavoratori interessati, in assenza di disposizioni contrarie, hanno maturato un legittimo affidamento sulla possibilità di fruire dell'ammortizzatore in questione per il 2015, anche a fronte della'adozione da parte della Regione Sardegna dei relativi provvedimenti autorizzatori, frutto di un oneroso lavoro istruttorio protrattosi per mesi;

questa ulteriore limitazione, inattesa e non giustificata, comporterebbe inevitabilmente conseguenze difficilmente gestibili sotto il profilo sociale in un territorio che, con difficoltà, sta cercando di uscire dalla crisi,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia al corrente di questa grave situazione;

se ritenga giuridicamente giustificato il messaggio dell'INPS n. 7189 del 27 novembre 2015 e coerente con gli impegni assunti dal Governo per gestire il contesto degli ammortizzatori sociali in deroga della Sardegna, situazione del tutto peculiare rispetto alle altre regioni del Paese;

cosa intenda fare per garantire il legittimo affidamento dei circa 4500 lavoratori di poter usufruire del suddetto ammortizzatore sociale per il 2015, in coerenza con il decreto interministeriale 83473 del 1° agosto 2014.

(3-02472)