SENATO DELLA REPUBBLICA
------------------- XVII LEGISLATURA --------------------


9a Commissione permanente
(AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE)


12ª seduta: mercoledì 24 luglio 2013, ore 14,15


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni. Svolte


IN SEDE CONSULTIVA

Esame congiunto dei disegni di legge:
1. Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2012.
(Parere alla 5ª Commissione)
(888)

2. Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013.
(Parere alla 5ª Commissione)
(889) Esame congiunto e rinvio
- Relatore alla Commissione RUVOLO.

IN SEDE REFERENTE

I. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. PIGNEDOLI ed altri. - Modifiche all'articolo 14 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, in materia di semplificazione di controlli sulle imprese agricole ed agroalimentari a sostegno della competitività.
(Pareri della 1a, della 5a, della 10a, della 12a, della 13a e della 14a Commissione)
(135)
2. PIGNEDOLI ed altri - Misure di semplificazione a sostegno della competitività e della responsabilizzazione delle imprese agricole e delega al Governo per il riordino della normativa agricola.
(Pareri della 1a, della 2a , della 5a, della 10a, della 11a, della 12a, della 13a e della 14a Commissione)
(136)
- Relatore alla Commissione DI MAGGIO. II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. PIGNEDOLI ed altri. - Disposizioni per il riordino del sistema degli enti e degli organismi pubblici vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e delle società strumentali.
(Pareri della 1a, della 5a e della 14a Commissione)
(137)
2. PIGNEDOLI ed altri - Delega al Governo per il riordino, la soppressione e la riduzione degli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e per la modernizzazione dei servizi all'agricoltura.
(Pareri della 1a, della 5a e della 14a Commissione)
(139) Seguito esame congiunto e rinvio
- Relatore alla Commissione RUVOLO.

III. Seguito dell'esame dei disegni di legge:
1. BERTUZZI ed altri. - Misure per la competitività dell’imprenditoria giovanile e il ricambio generazionale in agricoltura. - Relatore alla Commissione PANIZZA.
(Pareri della 1a, della 2a , della 5a, della 6a, della 7a, della 10a, della 11a, della 13a e della 14a Commissione)
(287)
- e della petizione n. 116 ad esso attinente.


2. PIGNEDOLI ed altri. - Disposizioni per la valorizzazione e la promozione della dieta mediterranea. - Relatrice alla Commissione DE PIN.
(Pareri della 1a, della 3a, della 5a, della 7a, della 10a, della 12a e della 13a Commissione)

(313)

INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO

COLLINA, TOMASELLI- Ai Ministri delle politiche agricole, alimentari e forestali e dello sviluppo economico. - Premesso che:
nelle ultime 3 campagne saccarifere 2010, 2011 e 2012, la Commissione UE ha evidenziato una carenza di zucchero sul mercato europeo ed ha deciso delle misure eccezionali per farvi fronte, consentendo da un lato ai produttori da bietola una conversione di parte della loro produzione fuori quota in quota a dazio ridotto o nullo e, dall'altro, indicendo delle gare a dazio crescente aperte a tutti gli operatori del mercato saccarifero (produttori da bietola, raffinatori puri, commercianti) per l'importazione di determinati quantitativi di zucchero nel territorio dell'Unione;
dalle campagne saccarifere risulta inoltre che le quote UE di zucchero da bietola ed isoglucosio siano sempre state prodotte ed il livello dei consumi e delle esportazioni sia rimasto sostanzialmente stabile;
è evidente, pertanto, che la carenza di zucchero riscontrata dalla Commissione debba essere imputata unicamente ad una diminuzione del livello delle importazioni di zucchero che, essendo per la maggior parte grezzo di canna, è destinato all'approvvigionamento delle raffinerie;
ciò è dimostrato in maniera evidente dalla carenza di materia prima per i raffinatori puri, costretti a lavorare, durante le ultime campagne, un quantitativo inferiore a quello garantito loro dalla regolamentazione UE fino alla campagna 2008-2009, pari a circa 2,5 milioni di tonnellate;
in tale scenario, a parere dell'interrogante la Commissione UE avrebbe dovuto procedere con l'apertura di contingenti di importazione di zucchero grezzo di canna riservati alle raffinerie pure, anziché adottare misure che hanno favorito soprattutto i produttori da bietola del nord Europa, grazie alla possibilità di convertire la produzione fuori quota in quota;
rilevato che:
le misure adottate dalla Commissione UE stanno fortemente penalizzando l'intero settore bieticolo-saccarifero nazionale con un impatto molto preoccupante soprattutto nelle aree produttive del Mezzogiorno;
particolarmente critica è la situazione in cui versa la Sfir raffineria di Brindisi, azienda sorta a seguito dell'assegnazione all'Italia, nel quadro della riforma dell'Organizzazione comune di mercato del 2006, di una quota di raffinazione, a parziale compensazione della prevista drastica riduzione della produzione di bietole;
la raffineria, alla quale è affiancato un impianto di cogenerazione di energia da fonti rinnovabili, è stata realizzata nell'area portuale di Brindisi ed è entrata in funzione alla fine del 2010, comportando un investimento di oltre 130 milioni di euro e consentendo la creazione di circa 100 posti di lavoro diretti ed ulteriori 50 indiretti in un'area profondamente colpita dall'attuale crisi economica, dove il tasso di disoccupazione raggiunge livelli particolarmente elevati;
l'azienda oggi è a rischio di sopravvivenza a causa di una carenza di approvvigionamento di materia prima a condizioni eque;
considerato che:
in vista dei prossimi negoziati per la riforma della Politica agricola comune, che comprende anche la riforma del settore zucchero dal 2015 al 2020, mantenere immutato l'attuale quadro normativo europeo, senza l'introduzione di meccanismi di salvaguardia per garantire l'approvvigionamento delle raffinerie, potrebbe mettere a rischio la sopravvivenza della raffineria di Brindisi, la cui produzione di zucchero rappresenta oggi circa il 40 per cento di quella italiana, ove quest'ultima copre solo la metà del fabbisogno nazionale;
in un tale scenario, le industrie alimentari italiane utilizzatrici di zucchero si troverebbero ancora più costrette ad acquistare zucchero su un mercato sempre più concentrato nelle mani di pochi produttori stranieri, con un evidente peggioramento della loro competitività,
si chiede di sapere:
quali misure di competenza il Ministro in indirizzo intenda adottare per scongiurare la chiusura della Sfir raffineria di Brindisi e garantire una sufficiente disponibilità di materia prima a prezzi equi;
quali iniziative intenda adottare in sede di riforma PAC per tutelare il settore bieticolo-saccarifero nazionale e consentire ad esso un futuro sostenibile e competitivo.
(3-00139)

FORMIGONI- Ai Ministri delle politiche agricole, alimentari e forestali e dello sviluppo economico. -
Premesso che:
risulta che, nel mese di luglio 2013, il Ministero del commercio cinese ha avviato la procedura antidumping e antisovvenzioni sui vini di qualsiasi tipologia e colore provenienti dall'Unione europea;
la procedura segue le previsioni dell'Organizzazione mondiale del commercio: la procedura antidumping mira ad esaminare il prezzo con cui sono venduti i prodotti importati rispetto a quelli praticati nel Paese di origine, per verificare se le vendite arrechino un danno ai produttori locali; la procedura antisovvenzioni, invece, esamina gli effetti di eventuali politiche di aiuto e sovvenzioni che i produttori di un determinato Paese (o area) ricevono e che consentono loro di praticare l'esportazione in condizioni tali da creare un danno o comunque un pregiudizio ai produttori locali;
ricordato che:
al termine di una procedura analoga l'Unione europea ha fissato nel giugno 2013 dei dazi temporanei sui pannelli solari originari della Cina; tale dazio temporaneo potrebbe essere incrementato in un'ulteriore decisione che l'Unione potrebbe adottare nel mese di agosto 2013. Sussiste pertanto una contestualità temporale tra le due opposte procedure, su piani diversi;
l'associazione cinese che ha posto la problematica ha messo in evidenza la progressione delle importazioni di vino originarie dell'Unione europea, che nel 2012 avrebbero visto un incremento del 51 per cento rispetto al dato relativo al 2011;
la procedura per l'applicazione dei dazi antidumping e antisovvenzioni dovrà essere chiusa entro 12 mesi dalla data di avvio, ma, qualora la fase delle indagini lo richiedesse, potrebbe essere estesa fino a 18 mesi;
le due procedure sono distinte nella modalità e nei soggetti interessati, ma sono strettamente legate fra loro. Il primo passo delle procedure è la segnalazione da parte degli interessati della disponibilità a partecipare e a collaborare all'indagine;
nel termine di 20 giorni, quindi entro il 20 luglio 2013, le aziende possono registrarsi con un apposito modulo presso il Ministero del commercio cinese, e presso un'altra autorità per la procedura antisovvenzioni, e già in tale fase possono depositare alcune prime considerazioni;
è possibile registrarsi senza oneri, ma nelle fasi successive sarebbe indispensabile la collaborazione con uno studio legale, e potrebbero esservi prevedibili oneri per le aziende che venissero inserite nel campione oggetto di analisi e verifica, visto che dalle conclusioni tratte dalla valutazione del campione sarebbero prese delle misure conseguenti da applicare all'importazione di tutti i prodotti originari del Paese/area indagata;
al termine del periodo di registrazione, le autorità, qualora le registrazioni siano state numerose, dovranno procedere alla selezione di un campione: alle aziende selezionate verrà chiesto di collaborare ed in caso di risposta affermativa potranno essere oggetto anche di visite ispettive da parte delle autorità cinesi, al fine di acquisire elementi utili ai procedimenti;
alle aziende selezionate verrà inviato, verosimilmente all'inizio del mese di agosto, un questionario al quale avranno 37 giorni di tempo per rispondere: dunque ad inizio settembre il questionario dovrà essere restituito;
la fase investigativa può durare da 6 a 12 mesi, ma una volta conclusa la fase preliminare è facoltà del Ministero del commercio cinese applicare un dazio temporaneo;
rilevato quindi che:
sussiste un concreto rischio per le aziende vinicole italiane di subire l'applicazione di dazi di diversa misura;
sussiste altresì il rischio del coinvolgimento di numerose aziende nella procedura di indagine, in un periodo, quello estivo, di particolare delicatezza, perché la prossima vendemmia potrebbe avviarsi già ad agosto;
nelle procedure antisovvenzioni e antidumping un ruolo significativo può essere svolto dalla Commissione UE insieme ai Governi nazionali,
si chiede di sapere quali iniziative il Governo italiano intenda assumere in merito a livello bilaterale nei confronti del Governo cinese, nonché a livello europeo e di Organizzazione mondiale del commercio.
(3-00216)