SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVII LEGISLATURA --------------------


13a Commissione permanente
(TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI)


**140ª seduta: giovedì 16 aprile 2015, ore 9


ORDINE DEL GIORNO


IN SEDE CONSULTIVA

I. Esame, ai sensi dell'articolo 125-bis del Regolamento, del documento:
Documento di economia e finanza 2015 e connessi allegati - Relatore alla CommissioneLANIECE
(Parere alla 5ª Commissione)
Esame e rinvio
(Doc.LVII, n. 3 - Allegati I, II, III, IV, V e VI)

II. Esame del documento:
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione Europea, per l'anno 2015
(Parere alla 14ª Commissione)
(Doc. LXXXVII-bis, n. 3)

IN SEDE REFERENTE

Seguito dell'esame dei disegni di legge:
1. CUOMO. - Misure urgenti in materia di gestione e prevenzione del rischio idrogeologico - Relatrice alla Commissione PUPPATO
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1101)
2. Istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente e disciplina dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Realacci ed altri; Bratti ed altri; De Rosa ed altri) - Relatrice alla Commissione MANASSERO
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª, della 10ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1458)
3. Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economye per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali (Approvato dalla Camera dei deputati)- Relatore alla Commissione VACCARI
(Pareri della 1a, della 2a, della 3ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1676)

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 139-bis del Regolamento, dell'atto:
Schema di decreto legislativo recante disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 13 marzo 2013, n. 30, di attuazione della direttiva 2009/29/CE che modifica la direttiva 2003/87/CE al fine di perfezionare ed estendere il sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra - Relatore alla Commissione CALEO
(Previe osservazioni della 1a, della 2a, della 5a e della 14a Commissione)
(Parere al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il parlamento, ai sensi dell'articolo 1, commi 3 e 5, della legge 4 giugno 2010, n. 96)
(n. 155)

ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA
Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, dell'atto comunitario sottoposto al parere motivato sulla sussidiarietà:
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1007/2009 sul commercio dei prodotti derivati dalla foca - Relatrice alla Commissione PUPPATO
(Osservazioni della 3ª, della 10ª e della 14ª Commissione)
(n. COM (2015) 45 definitivo)

PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione
interrogazione svolta
INTERROGAZIONE ALL’ORDINE DEL GIORNO
GIOVANARDI- Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che a quanto risulta all'interrogante:

la variante generale al PIAE (piano infraregionale delle attività estrattive) della provincia di Modena, approvata con delibera del Consiglio provinciale n. 44 del 16 marzo 2009, riguardante fra l'altro le previsioni estrattive dei limi sabbiosi ed argillosi per le infrastrutture, in particolare per la "necessità" di adeguare il fabbisogno di materiale necessario alla realizzazione dell'arteria autostradale "Cispadana" in ragione delle nuove caratteristiche dell'opera, confermata con delibera del Consiglio comunale di Finale Emilia del 5 marzo 2013, identificava fra gli altri il polo n. 23 "LA FORNA-PASCOLETTI" come ottimale per raggiungere gli obiettivi del piano;

a pag. 110 della variante si legge infatti: "Alla base della individuazione del Polo denominato "LA FORNA -PASCOLETTI", sta la esigenza di rispettare gli obiettivi generali di Variante, secondo le indicazioni scaturite dal Documento finale della Conferenza di Pianificazione, e dei relativi riferimenti ed indirizzi di elaborazione dell'area naturalistica esistente e potenzialmente nell'ampliamento dell'impianto di fitodepurazione "le Meleghine" già attivo. Il raggiungimento dell'obiettivo generale n. 1 si concretizza, anche mediante la previsione del Polo "la Forna-Pascoletti", in quanto con la Variante Generale al PIAE si provvede a soddisfare l'intero fabbisogno di materie prime necessarie per la realizzazione delle opere infrastrutturali pianificate. Sono rispettati inoltre gli obiettivi generali n. 2 (limitazione del consumo di risorse e territorio), osservato in quanto si tratta di un Polo di materiali locali sostituitivi delle ghiaie, e n. 3 (minimizzazione degli impatti temporanei e permanenti) da conseguire mediante la riduzione del trasporto veicolare (in modo particolare nel caso ottimale di rifornimento di inerti dal Polo al cantiere autostradale). L'approfondimento delle motivazioni a sostegno del primo obiettivo della Variante mostra che, con il Polo 23 in esame, si dà consistenza ad una significativa quota del volume di materiale necessario alle infrastrutture, attingendo le risorse inerti da una porzione del territorio della provincia modenese, in cui i limi sono abbondanti. L'Accordo di Pianificazione sottoscritto tra Provincia e Regione prevede infatti di provvedere alla previsione dei materiali necessari alla realizzazione del progetto autostradale (e, di conseguenza, definire ed individuare il relativo adeguamento del fabbisogno di inerti di cava, ed i corrispondenti siti di approvvigionamento). Per quanto riguarda l'obiettivo generale n. 2, la specifica zonizzazione del Polo in esame, garantisce una pianificazione territoriale in termini di sviluppo sostenibile, promuovendo l'uso di materiali sostitutivi alle ghiaie pregiate di cava ( nella prospettiva attesa di una destinazione privilegiata di queste ultime al confezionamento del calcestruzzo , che, rispetto all'uso della ghiaia in natura, costituisce prodotto con valore aggiunto). L'utilizzo dei materiali naturali di cava "sostitutivi", di minore qualità rispetto ai pregiato (le ghiaie), ma abbondante nel territorio nel territorio provinciale settentrionale, viene ora ulteriormente implementato, anche nella prospettiva della realizzazione di opere pubbliche di grande dimensione: il Piano deve pertanto renderne disponibili i materiali nei quantitativi sufficienti per renderne praticabile l'uso, anche in termini economici. Al perseguimento del terzo obiettivo generale ("minimizzare gli impatti temporanei e permanenti"), il Polo di limi/terre n. 23 partecipa in ragione dei generalizzati bassi impatti ambientali conseguenti sia all'esercizio delle attività estrattive, che alla trasformazione morfologica territoriale, in quanto le analisi ambientali hanno dimostrato che, in generale, le pressioni ambientali sui Poli di " terre" di pianura, sono meno rilevanti rispetto ad altre porzioni di territorio interessate da attività estrattive. Il polo 23 offre condizioni favorevoli anche per quanto riguarda la minimizzazione degli spostamenti del materiale: il sito è infatti individuato a ragionevole distanza dal tracciato della infrastruttura " Cispadana", di cui il materiale scavato sarà prevedibilmente destinazione finale; la attivazione del Polo estrattivo 23 non comporta inoltre attraversamenti di mezzi pesanti, per percorsi di media lunghezza, sulla viabilità pubblica ordinaria fino al cantiere autostradale, limitando pertanto le potenziali ripercussioni sul territorio (traffico, rumore, polvere, emissioni, incidenti, ecc). L'intervento finale sul polo in esame consente altresì positivi risultati in termini di restituzione di un area a potenziale recupero definitivo secondo diverse destinazioni:si prospetta infatti la possibilità di effettuare la riconversione delle aree oggetto di estrazione in ampliamento dell'impianto di fitodepurazione " Le Meleghine", oppure come invaso di espansione o raccolta di acque per canali di bonifica (Diversivo Bagnoli Dogaro Uguzzone): l'elemento di base per risolvere la tematica dell'adeguato recupero finale del Polo 23 è rappresentata infatti dall'opportunità di raccogliere in una area in permanenza "umida" le acque superficiali di una zona a scarso deflusso idraulico naturale";

il presidente dell'autostrada regionale Cispadana, Graziano Patuzzi, ha invitato nel luglio 2013 al Ministro in indirizzo, secondo quanto espressamente richiesto dallo stesso, una relazione al fine di individuare " siti di cava per la coltivazione del materiale inerte, necessario alla realizzazione della Cispadana, che comportino, complessivamente, il minor impatto possibile, indicando quindi le soluzione per reperire il materiale inerte necessario, in poli prossimi al tracciato autostradale";

a pagina 7 del documento si legge una lista di 10 siti tra i quali scompare il polo n. 23 "LA FORNA-PASCOLETTI", mentre per i poli estrattivi MO28 e MO 29 siti nel comune di San Felice è previsto rispettivamente un incremento della potenzialità estrattiva da 1 milione 600.000 metri cubi a 3 milioni di metri cubi e da 600.000 a 1 milione di metri cubi, per il quale obiettivo dovranno essere apportate modifiche nella pianificazione provinciale,

si chiede di sapere:

se al Ministro in indirizzo risulti perché nella proposta avanzata dal concessionario dell'autostrada regionale Cispadana sia scomparsa, senza alcuna motivazione apparente, l'indicazione del polo n. 23 già selezionato dalla provincia di Modena e dal comune di Finale Emilia, con uno spostamento di 1 milione e 800.000 metri cubi di materiale del valore di circa 7 milioni di euro;

se sia a conoscenza di quali siano i proprietari della cava di Finale Emilia e di quelle di San Felice e se le stesse siano state recentemente oggetto di opzione da parte di imprese del settore.

(3-01617)