SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVII LEGISLATURA --------------------


11a Commissione permanente
(LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE)


210ª seduta: mercoledì 3 febbraio 2016, ore 15,30


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione
interrogazione svolta
IN SEDE CONSULTIVA

Seguito dell'esame dell'atto:
Le priorità dell'Unione europea per il 2016 (Programma di lavoro della Commissione europea per il 2016, Programma di 18 mesi del Consiglio (1° gennaio 2016 - 30 giugno 2017) e Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea 2016) - Relatore alla Commissione BERGER
(Parere alla 14ª Commissione)
Seguito esame e rinvio (n. 674)
INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO

SANTINI - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico. -

Premesso che a quanto risulta all'interrogante:

Nek Srl di Monselice (Padova) è una società attiva nel settore della raccolta, trasporto e selezione dei rifiuti di tipo plastico e solido urbano (selezione della frizione secca dei rifiuti non pericolosi e assimilati urbani). Il core business dell'attività è rivolto al riciclaggio delle materie plastiche provenienti dalle seguenti linee di lavorazione: selezione di rifiuti di derivazione industriale, linea in quota a Corepla, Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica (selezione di tipologie di plastiche conferite dalla raccolta dei rifiuti differenziati urbani).

all'interno dell'area Nek, opera la cooperativa "Libera", che fornisce maestranze e personale;

in data 9 dicembre 2015, alcuni lavoratori hanno indetto uno sciopero per protestare contro la riduzione, da parte della cooperativa, del trattamento economico, per un valore di 80 euro, relativi ai buoni pasto; la decisione sarebbe stata adottata dall'azienda, in seguito all'approvazione dello "stato di crisi", che prevede, tra l'altro, il congelamento di alcune voci della retribuzione;

il 10 dicembre 2015 l'azienda ha dovuto sospendere la propria attività operativa, a causa del danneggiamento da parte di ignoti di alcuni macchinari;
sulla vicenda stanno indagando le autorità preposte;

in data 16 dicembre 2015 il presidente della cooperativa "Libera", a cui era stato impedito di entrare in azienda, a causa dello stato di agitazione e delle proteste di alcuni lavoratori, ha denunciato 24 operaie per violenza privata;

il 22 dicembre 2015 la cooperativa ha annunciato il licenziamento delle 24 operaie, oggetto della denuncia citata, escludendo in tal modo alcuni soci dalla stessa cooperativa;

nei giorni seguenti e durante le festività natalizie è proseguita ad oltranza la protesta dei lavoratori licenziati;

in data 4 gennaio 2016, presso la Prefettura di Padova, è stato siglato un accordo tra sindacati e cooperativa Libera, con cui sono stati previsti la tutela ed il mantenimento di 160 posti di lavoro ed il reintegro parziale della maggior parte dei lavoratori precedentemente licenziati;

nonostante l'accordo raggiunto, alcuni lavoratori, coordinati dal sindacato Cobas, hanno mantenuto lo stato di agitazione ed il presidio di protesta davanti all'azienda, chiedendo la revoca di tutti i licenziamenti;

nei giorni seguenti è stato dunque aperto un ulteriore Tavolo di confronto in Prefettura, tuttora operativo, dal quale, però, giungono, a mezzo stampa, preoccupanti notizie riguardanti ulteriori licenziamenti e la possibile chiusura del sito produttivo di Monselice,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto riportato in premessa, circa la difficile situazione che si è venuta a determinare presso la Nek Srl di Monselice e quali siano le rispettive valutazioni in merito;

quali misure, ciascuno per quanto di competenza, intendano adottare con la massima sollecitudine, per tutelare i lavoratori della Nek Srl e scongiurare la chiusura del sito produttivo di Monselice, anche in considerazione del fatto che l'eventuale chiusura di tale sito comporterebbe il licenziamento di tutti i lavoratori, di quelli entrati in sciopero ad oltranza e di quelli che non hanno aderito ad uno sciopero promosso da una minoranza di lavoratori.
(3-02508)