Premesso che:
in data 3 marzo 2016 viene emanata dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca la circolare n. 674 avente ad oggetto "viaggi di istruzione e visite guidate";
allegato alla circolare è presente un vademecum per viaggiare in sicurezza ("Alcune regole importanti per organizzare in sicurezza i viaggi di istruzione"), stilato dalla Polizia stradale nell'ambito delle iniziative previste dal protocollo d'intesa siglato il 5 gennaio 2015 con il Ministero dell'interno, nel quale vengono evidenziati gli adempimenti che i docenti accompagnatori o il dirigente scolastico devono porre in essere in caso di viaggi di istruzione che prevedano l'uso di un mezzo di trasporto a noleggio con conducente;
tra gli adempimenti previsti per i docenti si legge che: "In maniera empirica si dovrà prestare attenzione alle caratteristiche costruttive, funzionali e ad alcuni importanti dispositivi di equipaggiamento: l'usura pneumatici, l'efficienza dei dispositivi visivi, di illuminazione, dei retrovisori"; ancora: "prestare attenzione alla velocità tenuta, che deve sempre essere adeguata alle caratteristiche e condizioni della strada, del traffico e ad ogni altra circostanza prevedibile, nonché entro i limiti prescritti dalla segnaletica e imposti agli autobus: 80 km fuori del centro abitato e 100 km in autostrada"; non solo: "Nel corso del viaggio gli accompagnatori dovranno prestare attenzione al fatto che il conducente di un autobus non può assumere sostanze stupefacenti, psicotrope (psicofarmaci) né bevande alcoliche, neppure in modica quantità. Durante la guida egli non può far uso di apparecchi radiotelefonici o usare cuffie sonore, salvo apparecchi a viva voce o dotati di auricolare";
considerato che:
i docenti, durante i viaggi e le visite d'istruzione, hanno responsabilità ben oltre l'ordinario, ad esempio la vigilanza 24 ore su 24 su tutti gli alunni partecipanti, senza soluzione di continuità;
da diversi anni, a causa dei continui tagli ai fondi d'istituto, i docenti accompagnatori non vengono retribuiti in alcun modo per l'attività aggiuntiva né è loro permesso recuperare le ore di straordinario,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto esposto e se non ritenga opportuno intervenire tempestivamente, al fine di impedire che ai docenti accompagnatori vengano attribuite ulteriori e più gravose responsabilità oltre quelle ordinarie;
se non ritenga opportuno ritirare immediatamente la circolare ministeriale, al fine di impedire che gli ulteriori adempimenti gravanti sui docenti possano portare ad una contrazione dei viaggi e delle visite d'istruzione, con grave nocumento sulla ricaduta didattica ed esperienziale dei discenti.
Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:
il 13 marzo 2013, con decreto direttoriale n. 436, veniva pubblicato il bando "Startup" rivolto alle micro, piccole e medie imprese delle "Regioni Convergenza" (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) attive da meno di 6 anni, invitandole a presentare progetti di ricerca e innovazione, anche in collaborazione con università, centri di ricerca, pubblica amministrazione e grandi imprese, per individuare soluzioni innovative in campi di particolare rilievo e attualità per lo sviluppo sociale ed economico dei territori;
il bando si inseriva all'interno del piano di azione e coesione (PAC), che ha lo scopo di accrescere la capacità di produrre e utilizzare ricerca e innovazione di eccellenza, in modo da assicurare uno sviluppo duraturo e sostenibile dei territori, al fine di renderli maggiormente competitivi e attrattivi;
il bando impegnava complessivamente 30 milioni di euro ed era ripartito in 4 linee di intervento, di cui le prime 3 espressamente rivolte a startup: Linea 1, Big Data Nuovi metodi e tecnologie per gestire e valorizzare basi di dati caratterizzate da grande volume, varietà e velocità; Linea 2, Cultura ad impatto aumentato. Nuove modalità di produzione, distribuzione e fruizione del patrimonio culturale, anche attraverso la combinazione di tecnologie digitali; Linea 3, Social Innovation Cluster. Aggregazioni di competenze interdisciplinari, capacità innovative e di imprenditorialità emergente; Linea 4, Contamination Lab, rivolta alle università delle Regioni Covergenza e finalizzata alla creazione dei cosiddetti CLab;
il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca si impegnava a garantire l'80 per cento delle spese previste da ogni progetto, tramite prestiti affidati a istituti di credito accreditati;
venivano approvati 38 progetti ad "alto tasso di innovazione" (dai big data alla social innovation), inseriti nelle graduatorie nel luglio dello stesso anno;
risulta agli interroganti che, subito dopo l'approvazione dei progetti, siano cominciati i ritardi, a partire da quelli per l'approvazione delle linee guida del bando, necessarie a capire come rendicontare le spese, che non sono state pubblicate prima di una decina di mesi dalle graduatorie. Inoltre ulteriori ritardi si sono verificati nella firma dell'atto d'obbligo necessario per ottenere finanziamenti dalle banche e che garantiva la copertura del Ministero;
considerato inoltre che:
il bando Startup è un bando a rimborso, ossia prevede l'anticipazione delle spese da parte dei vincitori e, dopo la rendicontazione al Ministero, il rimborso;
all'anticipo delle spese si aggiunge la richiesta di una fideiussione bancaria che, secondo quanto risulta agli interroganti, ha comportato per i vincitori la necessità di impegnare le proprie finanze personali, di richiedere un mutuo o, soprattutto per gli under 30, la necessità di farsi garantire dai propri genitori;
considerato altresì che nel frattempo, stando a quanto risulta agli interroganti, le banche hanno terminato le loro convenzioni il 26 gennaio 2017 senza che sia intervenuta una proroga e senza che alcun interlocutore ministeriale abbia dato istruzioni al riguardo;
considerato infine che i progetti sono stati conclusi e le imprese che hanno partecipato al bando sono fortemente indebitate e, anche se accresciute nel capitale, indebolite finanziariamente e quindi non più in grado di sostenere le spese affrontate e i debiti contratti nei confronti delle banche,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative intenda adottare, affinché si ponga rimedio ai ritardi, a parere degli interroganti incomprensibili, e vengano sbloccati i pagamenti per i rimborsi ai soggetti beneficiari del bando.