Premesso che a quanto risulta agli interroganti:
a Livorno esiste un'eccellenza architettonica da valorizzare: si tratta dello stabilimento termale denominato "Acque della Salute" e meglio noto come Terme del Corallo, tra i primi in Italia e in Europa come modello di eleganza, grazie allo stile liberty, in cui è realizzato;
il complesso fu progettato, costruito e inaugurato tra il 1903 e il 1904, grazie all'operato dell'ingegner Angelo Badaloni che, per portarlo a termine, non ebbe alcuna limitazione e poté circondarsi del meglio di costruttori, pittori, decoratori, ceramisti e altri professionisti delle cure idroterapiche;
è stato il primo edificio in Toscana, e tra i primi in Italia, ad essere costruito in cemento armato, utilizzando il sistema brevettato "Hannebique";
la sua bellezza e i metodi costruttivi all'avanguardia, oltre al pregio delle acque, fecero guadagnare al complesso Terme del Corallo, il gran premio medaglia d'oro all'Esposizione internazionale di Parigi del 1904;
sopravvissuto intatto alle vicissitudini delle guerre mondiali e ad un incendio, oggi, e ormai dalla fine degli anni '60 con la costruzione di un cavalcaferrovia, che quasi lo nasconde alla vista, il complesso versa in uno stato di totale abbandono, tale da compromettere un bene di estremo valore per la collettività;
considerato che:
l'articolo 3, comma 83, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, ha stabilito che, a partire dal 1997, ogni anno fosse riservata al Ministero in indirizzo una quota degli utili derivanti dal gioco del lotto da destinare al recupero e la conservazione dei beni culturali, archeologici, storici, artistici, archivistici e librari nonché per interventi di restauro paesaggistico e per attività culturali;
a seguito di successivi interventi normativi, nel 2007 si rese necessaria la creazione di vari fondi da ripartire, tra cui quello per le risorse indicate, destinato al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ed allocato nello specifico capitolo di bilancio 2401;
la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità per il 2016), all'articolo 1, comma 351, ha stabilito per le finalità di cui all'articolo 3, comma 83, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, e successive modificazioni, un'autorizzazione di spesa pari a 10 milioni di euro annui, a decorrere dal 2016, incrementando il fondo di cui all'articolo 2, comma 616, della legge 24 dicembre 2007 n. 244;
da notizie in possesso degli interroganti, il Consiglio regionale della Toscana, in data 19 aprile 2016, ha votato all'unanimità la mozione n. 246, del 1° marzo 2016, sul recupero dello stabilimento liberty "Acque della Salute" a Livorno, presentata dal presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Stefano Mugnai;
a giudizio degli interroganti, le "Acque della Salute" rappresentano una delle più significative architetture di Livorno, come dimostrano i numerosi studi realizzati in proposito, e pertanto meritano di una particolare attenzione, al fine di procedere ad un celere recupero, vista anche l'importanza delle stesse riconosciuta, anche, dal Fondo ambiente italiano (FAI),
si chiede di sapere quali orientamenti il Ministro in indirizzo intenda esprimere, in riferimento a quanto esposto in premessa e, conseguentemente, quali iniziative voglia intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di promuovere interventi di recupero dello stabilimento "Acque della Salute" di Livorno, inserendole tra gli interventi di destinazione della quota di proventi del gioco del lotto, da destinare a quanto disposto dall'art. 3, comma 83, della legge n. 622 del 1996 o attraverso altri canali di finanziamento, se ritenuti più immediati;
se intenda attivarsi presso l'amministrazione comunale di Livorno, al fine di sollecitarla a richiedere eventuali finanziamenti per procedere all'avvio dei lavori di ristrutturazione.