Premesso che:
i fondali di capo Gallo e Isola delle Femmine (Palermo) risultano essere area marina protetta e sito di importanza comunitaria (SIC ITA020047) ai sensi della direttiva 92/43/CEE;
in data 27 novembre 2012 è stata celebrata la gara di affidamento per i lavori di adeguamento dell'impianto di depurazione di Fondo verde, mediante la realizzazione di opere di scarico con condotta sottomarina da ubicare nel golfo di Sferracavallo (opere finanziate con delibera CIPE n. 60 del 30 aprile 2012);
in conseguenza delle risultanze di gara, l'appalto è stato provvisoriamente aggiudicato all'impresa Geo Gav Srl di Favara (Agrigento), mentre la seconda classificata è risultata essere l'impresa Geo Plants Srl di Agrigento così come indicato nella determinazione dirigenziale dell'Ambito territoriale ottimale 1 di Palermo n. 57 del 19 dicembre 2012;
con delibera n. 22 del 24 gennaio 2013 la Regione Siciliana ha approvato l'accordo di programma quadro rafforzato per l'attuazione degli interventi sui sistemi fognari e depurativi idonei al superamento delle procedure di infrazione comunitaria n. 2004/2034 e n. 2009/2034, dove vengono specificate due tabelle in cui si elencano rispettivamente le opere cantierabili e quelle non cantierabili: queste ultime sono quelle per cui non vi è ancora un progetto definitivo;
tra queste è elencato anche l'ampliamento del depuratore di Fondo verde con condotta sottomarina;
tale progetto, ai sensi del decreto legislativo n. 152 del 2006, testo unico in materia ambientale, e successive modifiche ed integrazioni, è soggetto ai pareri relativi alla valutazione d'impatto ambientale (VIA) ed alla valutazione ambientale strategica (VAS) da parte dell'Assessorato territorio ed ambiente della Regione Siciliana, dato l'impatto significativo e negativo che potrebbe produrre sull'ambiente;
il 2 dicembre 2013 la Giunta comunale di Palermo, con deliberazione n. 221, ha approvato un atto che ha come oggetto "Completamento del sistema Nord Occidentale per lo smaltimento delle acque meteoriche - opere di urbanizzazione zen 2 gruppo Pa1 lottoB2 (ex art. 2 l. 1997/88)". In tale deliberazione si avalla un progetto preliminare che prevede lo scarico in piena riserva marina (punta Matese), sulla base di valutazioni che ritengono tale punto "ottimale" in quanto appartenente all'area C della stessa riserva;
considerato che:
nel mare di Sferracavallo sono sussistenti praterie di posidonia oceanica, che costituisce la "comunità climax" del Mediterraneo e cioè il massimo livello di sviluppo e complessità che un ecosistema può raggiungere rivestendo un ruolo fondamentale nell'ecosistema costiero;
gli scarichi di acque reflue, siano essi urbani, industriali o da imbarcazioni da diporto, hanno un effetto devastante sull'habitat marino, incidendo sulla regressione delle praterie di posidonia oceanica;
nel Mediterraneo ormai sono rari i siti dove la posidonia prolifera così abbondantemente e sarebbe uno scempio "bruciare" un patrimonio di tale importanza e, alla luce di quanto sopra, appare agli interroganti palesemente inspiegabile la scelta di scaricare le acque reflue in un posto ricco di preziose praterie di posidonia ed inserito in una riserva marina vincolata da regole in materia di tutela ambientale;
considerato inoltre che:
i lavori per la realizzazione dello scarico nel golfo di Sferracavallo comportano una spesa notevole, poiché è previsto un sistema di pompaggio delle acque, atto a superare un notevole dislivello;
la realizzazione dell'impianto risulterebbe in evidente contraddizione con le norme dell'Unione europea in materia di tutela ambientale anche alla luce della possibile applicazione di sanzioni europee alla Regione e al Comune di Palermo per la mancata soluzione del problema fognario della città;
a parere degli interroganti, una soluzione sostenibile per l'ambiente e per la cittadinanza non può essere trovata nello scarico delle acque trattate all'interno di un'area marina protetta, ma dovrebbe essere ricercata, in tempi brevi, in progetti alternativi che abbiano come presupposto un percorso rispettoso di tutte le normative ambientali,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto esposto;
quali urgenti misure intenda adottare, nei limiti di propria competenza, in sinergia con la Regione Siciliana per tutelare il prezioso habitat dell'area marina protetta di capo Gallo-Isola delle Femmine.