SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVI LEGISLATURA --------------------

3a Commissione permanente
(AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE)


152a seduta: mercoledì 28 settembre 2011, ore 15


ORDINE DEL GIORNO

PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni.Svolte

IN SEDE REFERENTE

I. Seguito dell'esame dei disegni di legge:
1. Ratifica ed esecuzione del Protocollo emendativo della Convenzione del 1988 tra gli Stati membri del Consiglio d’Europa ed i Paesi membri dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico – OCSE – sulla reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale, fatto a Parigi il 27 maggio 2010 (Approvato dalla Camera dei deputati). - Relatore alla Commissione MARCENARO.
(Pareri della 1ª, della 2a, della 5ª, della 6a e della 14ª Commissione)
Seguito e conclusione esame(2856)

2. Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo dello Stato del Qatar sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Doha il 12 maggio 2010 (Approvato dalla Camera dei deputati). - Relatore alla CommissioneAMORUSO.
(Pareri della 1ª, della 4ª e della 5ª Commissione)
Seguito e conclusione esame(2857)

3. Ratifica ed esecuzione dell’Accordo quadro di partenariato globale e cooperazione tra la Comunita` europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Indonesia dall’altra, con Atto finale, fatto a Giacarta il 9 novembre 2009 (Approvato dalla Camera dei deputati). - Relatore alla Commissione CABRAS.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 13ª e della 14ª Commissione)
Seguito e conclusione esame (2858)


4. Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra la Comunita` europea e i suoi Stati membri da un lato e la Repubblica sudafricana dall’altro, che modifica l’Accordo sugli scambi, lo sviluppo e la cooperazione, firmato a Kleinmond, Sud Africa, l’11 settembre 2009 (Approvato dalla Camera dei deputati). - Relatore alla Commissione CONTINI.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 13ª e della 14ª Commissione)
Seguito e conclusione esame(2859)


5. Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Regno Hascemita di Giordania sulla cooperazione e sulla mutua assistenza in materia doganale, fatto a Roma il 5 novembre 2007 (Approvato dalla Camera dei deputati) - Relatore alla Commissione CALIGIURI.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 10ª e della 14ª Commissione)
Seguito e conclusione esame(2860)


6. Ratifica ed esecuzione dell’Accordo che modifica per la seconda volta l’Accordo di partenariato tra i membri del gruppo degli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico, da un lato, e la Comunita` europea e i suoi Stati membri, dall’altro, firmato a Cotonou il 23 giugno 2000, riveduto per la prima volta a Lussemburgo il 25 giugno 2005, con Atto finale e dichiarazioni allegate, aperto alla firma a Ouagadougou il 22 giugno 2010 (Approvato dalla Camera dei deputati). - Relatore alla Commissione DINI.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª, della 13ª e della 14ª Commissione)
Seguito e conclusione esame(2861)

7. BETTAMIO. - Affidamento alla Federazione internazionale per lo sviluppo sostenibile e la lotta alla povertà nel Mediterraneo-Mar Nero ONLUS (FISPMED) della costituzione dell'Osservatorio euromediterraneo-Mar Nero sull'informazione e la partecipazione nelle politiche ambientali e azioni di sviluppo economico sostenibile locale per il rafforzamento della cooperazione regionale e dei processi di pace. - Relatore alla Commissione BETTAMIO.
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 13ª Commissione)
(2440)


II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Deputato FEDI ed altri. - Modifiche al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in materia di diritti e prerogative sindacali di particolari categorie di personale del Ministero degli affari esteri (Approvato dalla Camera dei deputati).
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª e della 11ª Commissione)
(1843)
2. Mirella GIAI. - Nuove disposizioni in materia di personale assunto localmente dalle rappresentanze diplomatiche, dagli uffici consolari e dagli istituti italiani di cultura all'estero.
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª e della 11ª Commissione)
(978)
(Rinviati in Commissione dall'Assemblea nella seduta del 26 gennaio 2011)
- Relatore alla Commissione BETTAMIO.

MATERIE DI COMPETENZA

Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, del Regolamento, del documento:
Relazione sull'attuazione della politica di cooperazione allo sviluppo - anno 2009. - Relatore alla Commissione TONINI.
(Doc.LV, n. 4)
IN SEDE CONSULTIVA

I. Esame dell'atto:
Schema di decreto ministeriale per la fissazione del numero massimo di visti di ingresso per l'accesso all'istruzione universitaria e di alta formazione artistica, musicale e coreutica degli studenti stranieri per l'anno accademico 2011-2012. - Relatore alla Commissione LIVI BACCI.
(Osservazioni alla 7a Commissione)
Esame. Osservazioni favorevoli con rilievi(n. 403)

II. Esame del disegno di legge:
Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2010 (Approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati).- Relatore alla Commissione AMORUSO.
(Relazione alla 14ª Commissione)
Esame. Relazione non ostativa(2322-B)

III. Seguito dell'esame del disegno di legge:
Nuove disposizioni in materia di sicurezza pubblica. - Relatore alla Commissione Alberto FILIPPI.
(Parere alle Commissioni 1ª e 2ª riunite)
(2494)

INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO


MICHELONI - Al Ministro degli affari esteri - Premesso che:
a seguito della chiusura di numerose rappresentanze consolari - nell'ambito della ristrutturazione della rete diplomatico-consolare italiana all'estero decisa dal Governo - e della mancata istituzione di agenzie o sportelli consolari da parte del Ministero degli affari esteri, molti cittadini italiani si rivolgono ai Patronati italiani, operanti sul territorio, nella speranza di ottenere quei servizi istituzionali che non sono più garantiti come prima dagli uffici;
di conseguenza, si verificano scene incresciose davanti ai Patronati, che non contribuiscono affatto a migliorare l'immagine dell'Italia agli occhi dei cittadini e delle Istituzioni dei Paesi che ospitano le comunità italiane;
tenuto conto che:
in particolare, giovedì 7 luglio, nella mattinata, numerosi connazionali si sono raccolti presso il Patronato INCA/CGIL di Amburgo, intenzionati ad ottenere il rilascio del passaporto. L'impiegata del predetto Patronato, non potendo soddisfare le richieste degli italiani presentatisi al suo ufficio, è stata aggredita fisicamente ed il Patronato stesso si è visto costretto a richiedere l'immediato intervento della polizia tedesca;
nell'ex circoscrizione consolare di Amburgo risiedono circa 18.000 cittadini italiani che, fino a poco tempo fa, facevano riferimento al Consolato generale sito nella città anseatica tedesca, porto commerciale tra i più importanti d'Europa. È anche frequente il caso di turisti italiani che, avendo smarrito i documenti e non avendo altri punti di riferimento, si rivolgono ai Patronati;
considerato che non si può nemmeno sottovalutare la situazione in cui versano migliaia di pensionati italiani residenti nella ex circoscrizione consolare: per ottenere il certificato di esistenza in vita dalla propria rappresentanza, ai fini del pagamento della pensione INPS, i suddetti pensionati sono costretti a recarsi da Amburgo al Consolato generale di Hannover (sede ricevente), che dista 360 chilometri dal loro luogo di residenza, pagando mediamente 120 euro per il biglietto ferroviario e, pertanto, subendo indirettamente una decurtazione delle già modeste pensioni percepite,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo, in considerazione della gravità della situazione sopra descritta, intenda intervenire con provvedimenti urgenti per dare risposta alla domanda di servizi dei nostri connazionali residenti nella ex circoscrizione consolare di Amburgo, prevenendo in tal modo ulteriori stati di tensione, e se, al fine di risolvere in via definitiva la grave situazione determinatasi con la chiusura del Consolato generale, intenda valutare l'apertura di un'Agenzia consolare nella suddetta città, al fine di attenuare i disagi gravi fin qui riscontrati e purtroppo assolutamente prevedibili.
(3-02330)

MICHELONI - Al Ministro degli affari esteri - Premesso che:
la 3ª Commissione permanente (Affari esteri, emigrazione) del Senato della Repubblica è intervenuta in più occasioni sulle linee portanti della ristrutturazione della rete diplomatico-consolare italiana all'estero che, stante il progetto del Governo, si concluderà entro la fine del 2011 con la chiusura di 18 sedi consolari (di cui 13 in Europa), di alcune ambasciate e il declassamento di 4 consolati generali a consolati;
la chiusura di così tante rappresentanze consolari genera, come è stato ripetutamente sottolineato, numerosi problemi per gli interessi del sistema economico e imprenditoriale;
inoltre, il sistema economico e imprenditoriale non potrà più avvalersi del supporto dell'Istituto per il commercio con l'estero (Ice), che la manovra economica (decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria), varata dal Governo, ha accorpato al Ministero degli affari esteri (Mae). Se si considera che, stante ciò, non è stato previsto il trasferimento al Mae stesso delle risorse finanziarie che alimentavano l'attività dell'Ice, di conseguenza, con molta probabilità, occorrerà tempo prima che il nuovo assetto sviluppi una cultura organizzativa e operativa in grado di fornire servizi e assistenza alle imprese italiane che operano nei mercati mondiali;
la chiusura e l'accorpamento di tanti uffici consolari non facilita di certo il mantenimento dei rapporti commerciali, culturali ed economici costruiti nel tempo e che andrebbero ulteriormente sviluppati. Non è assolutamente chiaro come e con quali strumenti e risorse si potranno potenziare i rapporti con le realtà economiche e politiche locali, soprattutto in Paesi come la Germania, la Francia, il Belgio e la Svizzera, dove l'Italia ha forti interessi commerciali e che, allo stesso tempo, sono anche i più colpiti dalla ristrutturazione della rete consolare;
i predetti Paesi ospitano, tra l'altro, grandi comunità di cittadini italiani emigrati, che costituiscono una ricchezza per il Paese sotto ogni punto di vista: risulta dunque un paradosso la loro gratificazione, come spesso accade nelle occasioni formali, con il titolo di "ambasciatori dell'Italia all'estero", se poi si negano loro i servizi essenziali, obbligandoli di fatto a lunghi tragitti, ad attese snervanti e a problematici contatti telefonici con gli uffici consolari, che, nel caso delle sedi riceventi, sono diventati ancor più difficoltosi;
il ridimensionamento degli organici ha accresciuto le difficoltà operative: molti consolati già segnalano accumuli di arretrati e l'allungamento dei tempi di erogazione dei servizi. Delle difficoltà dei consolati si è avuto prova anche in occasione delle recenti operazioni elettorali per il voto referendario: in molti casi, si sono registrati macroscopici errori nell'organizzazione dell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire), errori che si ritenevano superati e che, invece, sono comparsi di nuovo;
le distanze tra sedi in chiusura e sedi riceventi sono in tanti casi un ostacolo insormontabile per molte persone, in particolare per quelle che hanno difficoltà a spostarsi a causa della loro età. In particolare, alcuni non potranno di certo utilizzare il computer per dialogare con il cosiddetto "consolato digitale", istituto che dovrebbe sostituire le "strutture fisiche" nell'erogazione di alcuni servizi, mentre altri dovranno sopportare il costo del biglietto ferroviario, costo che grava su bilanci familiari spesso piuttosto modesti;
tenuto conto che:
hanno destato forti preoccupazioni le decisioni assunte dal consiglio di amministrazione del Mae riguardanti la chiusura di sedi consolari come quella di Lilla (Francia), chiusa dal 1° luglio scorso, Manchester (Inghilterra), che chiuderà i battenti dal 1° ottobre 2011, e Losanna (Svizzera), che chiuderà anch'essa dal 1° novembre 2011. Decisioni confermate nonostante l'appello ad attendere l'esito dell'indagine conoscitiva sulla "Riorganizzazione della rete diplomatico-consolare e sull'adeguatezza e sull'utilizzo delle dotazioni organiche e di bilancio del Ministero degli affari esteri", promossa congiuntamente dalle Commissioni affari esteri della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;
la chiusura del Consolato generale di Losanna è stata decisa senza considerare l'eventuale possibilità di un suo declassamento a semplice Consolato e prestando una scarsa attenzione all'appello pressante rivolto dal Consiglio di Stato del Cantone di Vaud, dalle altre istituzioni locali e dagli organismi di rappresentanza italiani, preoccupati per la chiusura del Consolato. Chiusura che, oltretutto, determina un vuoto sotto il profilo geografico, poiché Losanna costituisce luogo fisico di unificazione delle due collettività italiane in Svizzera, quella del Cantone Friburgo e quella del vodese;
la chiusura del Consolato generale di Losanna, oltre che grave sotto il profilo dei rapporti politico economici, sottovaluta l'importanza della comunità italiana ivi residente, costituita da oltre 60.000 concittadini registrati all'Aire. Tale decisione importa altresì l'archivio del consolato in chiusura ed il relativo trasferimento al Consolato generale di Ginevra, strutturalmente inadeguato ad accogliere il personale, per cui si stima che occorreranno costosissimi lavori di ristrutturazione dell'immobile e, presumibilmente, un notevole esborso per il trasloco. È da chiedersi, inoltre, in che quantità e qualità il Consolato ricevente potrà erogare i servizi alla consistente comunità facente capo alla città di Losanna, posto che questa si sommerà a quella, anch'essa molto numerosa, residente nel Cantone di Ginevra;
nel Nord-Pas de Calais, una delle regioni economicamente più importanti della Francia, vi è una presenza italiana più che secolare, fortemente legata all'Italia e ai suoi valori culturali, che ha ampiamente contribuito a diffondere e a valorizzare. La chiusura del Consolato italiano di Lilla crea quindi forti difficoltà agli oltre 35.000 cittadini italiani iscritti all'Aire che risiedono nell'intera regione, e non solo a Lilla. Se è vero che Parigi, grazie all'alta velocità, è raggiungibile in un'ora di treno - tuttavia all'elevato costo di 110 euro per il biglietto ferroviario -, non si può ignorare che per raggiungere Lilla da numerose località di insediamento della comunità italiana occorrono altre due ore di viaggio;
la chiusura del Consolato di Lilla non comporta, quanto meno nel medio periodo, risparmi tali da giustificare la decisione presa. Infatti, il trasferimento del personale operante nell'ex Consolato di Lilla si traduce anche in un notevole aumento dell'assegno di sede dovuto ai dipendenti operanti a Parigi, a cui si deve aggiungere l'indennità di trasporto per coloro che manterranno la residenza a Lilla e il maggior costo per i docenti ministeriali dei corsi di lingua e cultura italiana;
per quanto concerne la circoscrizione consolare di Manchester, qui risiedono 65.000 cittadini italiani emigrati che, per recarsi al Consolato generale di Londra, devono percorrere 700 chilometri tra andata e ritorno, con gravi difficoltà per i nostri concittadini appartenenti alle prime emigrazioni;
l'apertura di agenzie e sportelli nelle città predette - oltre a tutelare gli interessi economici, culturali e politici dello Stato italiano in regioni di fondamentale importanza - consente una ristrutturazione graduale e senza forti penalizzazioni per le numerosissime comunità italiane che vi risiedono, comunità che, tra l'altro, generano un consistente indotto verso il Paese, con un vantaggio economico a favore dell'Italia che si conferma da decenni,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo intenda procedere all'apertura di agenzie consolari nelle sedi, già chiuse o in procinto di chiudere, di Liegi (Belgio), Lilla (Francia), Losanna (Svizzera) e Manchester (Inghilterra), con un organico variabile tra i 3 e i 4 collaboratori;
se intenda procedere all'apertura di uno sportello consolare nelle città di Amburgo (Germania), Genk (Belgio) e Mannheim (Germania), con una dotazione di massimo due collaboratori.
(3-02331)