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COMMISSIONE STRAORDINARIA PER LA TUTELA E LA PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI

MERCOLEDÌ 18 GENNAIO 2006
87ª Seduta

Presidenza del Presidente
PIANETTA
Interviene, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, la dottoressa Livia Pomodoro, presidente del Tribunale dei minori di Milano.

La seduta inizia alle ore 14.50

PROCEDURE INFORMATIVE
Seguito dell'indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani vigenti nella realtà internazionale: audizione della dottoressa Livia Pomodoro, presidente del Tribunale dei Minori di Milano

In apertura di seduta il presidente PIANETTA ringrazia la dottoressa Pomodoro, presidente del Tribunale dei Minori di Milano, per essere intervenuta alla odierna audizione ed aver così voluto dare il contributo della sua ricca esperienza ai lavori della Commissione.

La dottoressa POMODORO, nel ringraziare la Commissione per l'opportunità offerta, sottolinea come in Italia non vi sia tanto un problema di normative quanto di monitoraggio delle situazioni di violazione e di disagio. Il malessere dei minori e dei giovani in generale riflette infatti in larga parte il malessere della società nel suo insieme e sconta l'incapacità degli adulti a tenere vivo un insieme di valori indispensabile per la crescita e la formazione di bambini e adolescenti. Molte le violazioni ai diritti dei minori perpetrate in Italia: si va dalle violenze domestiche allo sfruttamento a scopi economici dei propri figli, alle violenze intra familiari, alla compravendita dei bambini, di cui anche recentemente hanno dolorosamente parlato le cronache. In questa sede, molto brevemente per ragioni di tempo, è necessario ricordare un'altra, grave violenza a danno dei minori che riguarda i cosiddetti minori non accompagnati, vale a dire minori sfruttati per finalità illecite. Si tratta in gran parte, ma non solo, di minori giunti clandestinamente nel nostro paese a scopo di sfruttamento economico. Una quantificazione del fenomeno è estremamente complessa sia per i minori italiani sia, a maggior ragione, per i minori stranieri. Sarebbe importante giungere a tratteggiare organicamente le modalità del traffico individuandone nello specifico le rotte e stabilendone i numeri. In questo quadro la cooperazione fra Autorità di diversi paesi è indispensabile. Sarebbe stato senz'altro utile, ed è motivo di rammarico il non esservi riusciti, la ratificazione in questa Legislatura della Convenzione di Palermo e i dei due relativi Protocolli. La cooperazione fra diversi paesi in questa delicatissima materia deve avvenire sulla base di linee guida condivise e l'Italia in questo era all'avanguardia se si pensa che nel 1989 a Pechino il nostro paese ricevette molti elogi per il suo nuovo codice di procedura penale per i minori. Quelle norme contenevano quasi tutto quanto fu stabilito a Pechino, passato poi alla storia come "Regole di Pechino" .

Il presidente PIANETTA ringrazia la dottoressa Pomodoro per l'esaustività e la completezza, pur nella necessaria brevità, del suo intervento. Sottolinea come sarebbe effettivamente importante attivare un capillare monitoraggio delle violazioni sui minori compiute in Italia .

Il senatore BASILE (Mar-DL-U) ringrazia a sua volta la dottoressa Pomodoro per il suo intervento chiedendo notizie in merito alle violenze domestiche. Chiede inoltre un approfondimento sul problema delle adozioni internazionali e domanda, infine, quale possa essere in questo contesto il contributo che può venire dal Senato, malgrado la legislatura volga ormai al termine.

Il senatore FORLANI (UDC) chiede alla dottoressa Pomodoro un parere su quanto in questi anni si è detto a proposito dei Tribunali dei Minori. Chiede inoltre se Ella non ritenga inopportuno procedere all'allontanamento coattivo dei minori dalle famiglie quando queste si trovano in stato di bisogno e se non si dovrebbe piuttosto procedere attuando politiche di sostegno alle famiglie.

La dottoressa POMODORO sottolinea come tutti i problemi di violenza sui minori nascano da una profonda crisi della famiglia e della società nel suo insieme che impedisce agli adulti di educare i giovani secondo solidi princìpi. In questo senso occorrerebbe rieducare gli adulti a svolgere compiutamente le funzioni educative connesse con la genitorialità. Quanto alle adozioni internazionali esse superano numericamente di gran lunga le adozioni di bimbi italiani. Presso il Tribunale dei Minori di Milano il numero di adozioni all'anno oscilla più o meno tra i 120 e i 150 casi ed il Tribunale è sempre attento a rispettare quanto stabilito nei primi articoli dalla Convenzione sull'infanzia, vale a dire che il minore ha diritto a crescere nella propria famiglia di origine. Si tratta spesso di bambini con problemi di maltrattamenti in famiglia o con altri problemi dello stesso tipo, o addirittura di bambini portatori di handicap rifiutati dalle famiglie. La confusione fra adozione, che è un istituto di solidarietà, e procreazione - confusione che fa la stessa recente legge sulla procreazione - rende assai problematica l'adozione di bambini con problemi, in quanto appunto i genitori ritengono l'adozione in qualche misura sostitutiva della procreazione. Quanto al ruolo dei Tribunali dei Minori sarebbe auspicabile, nella prossima legislatura, giungere ad immaginare Tribunali delle persone e delle famiglie per una circoscrizione territorialmente più piccola degli attuali distretti, facendola coincidere - è una ipotesi - con il territorio della provincia. Andrebbe naturalmente salvaguardata la professionalità degli operatori dei Tribunali dei Minori il cui contributo al buon funzionamento della struttura è insostituibile. Resta comunque il rammarico per il fatto che la legge n. 149 del 2001 non sia ancora entrata del tutto in vigore.

La senatrice BONFIETTI (DS-U) , nel ringraziare nuovamente la dottoressa Pomodoro per la sua esposizione, chiede maggiori lumi in ordine al fenomeno dei minori abbandonati che si trovano per strada, spesso costretti all'accattonaggio o illecitamente ad altre attività. Chiede in particolare nel merito se esistano statistiche su questo fenomeno e se la presenza numericamente più consistente in alcune città sia da mettere in relazione alle politiche di accoglienza degli enti locali.

Il senatore IOVENE (DS-U) chiede se vi sia ancora necessità di un lavoro sul territorio che coinvolga associazioni, enti locali e autorità di giustizia, come previsto dalla legge n. 285, e se l'entrata in vigore della legge sull'immigrazione non abbia aggravato la condizione delle famiglie immigrate nel nostro paese, costrette ad un'innaturale separazione.

La dottoressa POMODORO sottolinea l'importanza di una continua, feconda collaborazione sul territorio con il mondo delle associazioni e con gli enti locali, fermo restando il ruolo specifico dei tribunali. Va detto che il fenomeno del nomadismo è in larga parte mutato e le comunità cosiddette nomadi sono ormai sostanzialmente stanziali. L'accoglienza da parte degli enti locali incide naturalmente sul vasto e drammatico fenomeno dei minori non accompagnati, ma stilare una classifica è praticamente impossibile.

Il presidente PIANETTA ringrazia la dottoressa Pomodoro per quanto ha voluto oggi dire alla Commissione e si augura che possa tornare nella prossima Legislatura se, come è da auspicare, verrà nuovamente istituita una Commissione per i diritti umani. I lavori della Commissione si concluderanno la prossima settimana con la presentazione nella Sala dei Presidenti della relazione finale sulla sua attività nella XIV Legislatura. L'occasione è dunque propizia per rivolgere un ringraziamento sincero a tutti i colleghi, che con il loro lavoro e la loro presenza hanno voluto dare sostanza all'impegno della Commissione contribuendo alla riuscita di questa nuova esperienza parlamentare, ed agli uffici del Senato.

La seduta termina alle ore 15,45.