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COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA
sugli infortuni sul lavoro, con particolare riguardo alle cosiddette "morti bianche"
MERCOLEDÌ 8 MARZO 2006
21a Seduta
Presidenza del Presidente
TOFANI
La seduta inizia alle ore 14,10.
Seguito dell'esame dello schema di relazione finale sull’attività della Commissione
(Seguito dell'esame e approvazione)
Il presidente TOFANI, in qualità di relatore, comunica di aver redatto una nuova versione dello schema di relazione finale (pubblicato in appendice al presente resoconto, con esclusione degli allegati), al fine di definire i passaggi oggetto di discussione nel corso dell'ultima seduta.
Illustra, quindi, le modifiche operate.
Non essendovi osservazioni, il PRESIDENTE propone di passare alle dichiarazioni di voto.
Il senatore RIPAMONTI esprime il voto favorevole, a nome del Gruppo parlamentare di appartenenza, rilevando che il documento elaborato costituisce un punto di riferimento importante per la prossima legislatura, in relazione all'obiettivo di adozione di un testo unico in materia di sicurezza sul lavoro.
Dall'indagine della Commissione - prosegue il senatore - è emerso con chiarezza che alcune modifiche intervenute nel mercato del lavoro hanno inciso negativamente sotto il profilo della sicurezza. Al riguardo, sottolinea, in particolare, gli effetti dell'introduzione di rapporti di lavoro più flessibili e della permanenza di una vasta area di lavoro sommerso.
Rileva infine che nello schema in esame di relazione finale, nonché nelle singole relazioni dei gruppi di lavoro della Commissione, sono contenute molte proposte condivisibili ed interessanti, come quelle relative alla regola di comunicazione dell'instaurazione di un rapporto di lavoro in via preventiva (cioè, il giorno precedente), al documento unico di regolarità contributiva, al ruolo dell'INAIL, alle malattie professionali non tabellate.
Il senatore FABBRI dichiara, a nome del proprio Gruppo parlamentare, il voto favorevole sullo schema di relazione finale.
In merito al precedente intervento del senatore RIPAMONTI, osserva che, mentre il lavoro sommerso costituisce senza dubbio un'area ad elevata incidenza di infortuni, non si può riscontrare un nesso meccanico tra forme flessibili di lavoro e riduzione del livello di sicurezza.
Una rilevanza decisiva - prosegue il senatore - è rivestita dalla formazione in materia di sicurezza e, in tale àmbito, sia le regioni sia le parti sociali sono chiamate a svolgere un ruolo fondamentale.
Osserva poi che un altro passaggio essenziale è costituito dall'adozione di un testo unico, al fine di operare una revisione ed un riordino della disciplina in materia di sicurezza, e che sarebbe opportuno il trasferimento delle competenze principali - a livello di amministrazione centrale - dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali a quello della salute.
Il senatore VANZO esprime, a nome del Gruppo parlamentare di appartenenza, il voto favorevole sullo schema in esame, dal quale emerge l'esigenza di affrontare in termini incisivi le due grandi tematiche della sicurezza: la prevenzione e il controllo.
Ricorda che il gruppo di lavoro da egli coordinato si è occupato delle malattie professionali e che esso ha sviluppato la riflessione in particolare sui fattori di rischio.
Auspica infine che nella prossima legislatura si riesca ad affrontare le problematiche rilevate nei lavori della Commissione.
Il senatore CURTO dichiara, a nome del proprio Gruppo parlamentare, il voto favorevole sul documento in oggetto, che appare di grande rilievo.
Tra le questioni trattate dallo schema di relazione, ricorda quelle del lavoro sommerso e della relativa mancanza di controllo sul territorio - in specie, nei confronti delle imprese totalmente in nero -, il problema dell'elevato grado di inosservanza della disciplina di cui al decreto legislativo n. 626 del 1994 e l'esigenza di un incremento qualitativo e quantitativo della formazione in materia di sicurezza sul lavoro.
Rileva come il problema della sicurezza interessi l'intero territorio nazionale e non si conformi alla tradizionale dicotomia tra Settentrione e Meridione.
In merito ad alcuni passaggi, contenuti nel capitolo 3.1 della precedente versione dello schema di relazione ed espunti dal nuovo testo, ribadisce, a titolo personale, la validità e la fondatezza dei medesimi, che erano intesi, tra l'altro, ad affrontare la questione del costo del lavoro, la quale appare di estrema attualità.
Il senatore PIZZINATO esprime, a nome del Gruppo parlamentare di appartenenza, il voto favorevole sullo schema di relazione in esame, il quale fornisce importanti indicazioni al futuro legislatore, ai fini dell'elaborazione di un testo unico in materia di sicurezza sul lavoro.
Rinvia alle considerazioni già formulate dal senatore RIPAMONTI sulla rilevanza particolare di alcune proposte contenute nel documento.
Osserva infine che, in questa legislatura, il ritiro, da parte del Governo, dello schema di testo unico in un primo tempo presentato alle Camere è dipeso dalla mancanza sia di un preventivo confronto con le regioni sia di una concertazione con le parti sociali.
Il PRESIDENTE relatore esprime un ringraziamento ai colleghi senatori ed ai collaboratori della Commissione, anche per l'impegno profuso nell'àmbito dei gruppi di lavoro.
Giudica molto importante e significativo che l'esito dell'attività della Commissione sia costituito da un documento condiviso da tutti i Gruppi parlamentari.
Auspica, quindi, che si riesca a conseguire l'obiettivo di una drastica riduzione del fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.
Il PRESIDENTE propone quindi, come già a lui sollecitato da alcuni commissari, di indire una conferenza stampa, per illustrare la presente relazione finale.
La Commissione conviene.
Non essendovi altri interventi ed accertata la presenza del numero legale, viene posto ai voti lo schema di relazione finale, che risulta approvato all'unanimità dei presenti.
La seduta termina alle ore 14,50.
Relazione finale sull'attività della Commissione