GIUSTIZIA (2a)

MERCOLEDÌ 23 LUGLIO 1997


167a Seduta

Presidenza del Vice Presidente
CIRAMI

Intervengono i sottosegretari di Stato per la grazia e la giustizia Ayala e per gli affari esteri Toia.

La seduta inizia alle ore 8,40.

QUESTIONI DI COMPETENZA
(2545) Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale, fatto a L'Aja il 29 maggio 1993. Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, in tema di adozione di minori stranieri
(Approvazione di questione di competenza per il disegno di legge n. 2545)

Il presidente CIRAMI ricorda che il disegno di legge in titolo è stato posto all'ordine del giorno della Commissione plenaria a seguito della richiesta formulata in tal senso, ieri, nell'ambito della sottocommissione per i pareri.

La senatrice SALVATO, premesso che sulla materia oggetto del disegno di legge in titolo sono stati assegnati in sede referente alla Commissione sia un disegno di legge a sua firma (A.S. 1697), sia numerosi altri, ritiene che l'identità della materia debba escludere che il disegno di legge n. 2545 possa essere affrontato in sede primaria dalla Commissione affari esteri. Sottolinea - in particolare -che, mentre gli articoli 1 e 2 del provvedimento sono finalizzati alla ratifica ed alla esecuzione della convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozioni internazionali aperta alla firma a L'Aja il 29 maggio 1993, gli articoli seguenti si propongono di modificare la disciplina dell'adozione, per quanto attiene all'adozione di minori stranieri, intervenendo sulla legge 4 maggio 1983 n.184. Preoccupazioni la senatrice Salvato esprime rispetto al vulnus che la competenza della Commissione riceverebbe qualora venisse mantenuta l'assegnazione attuale del disegno di legge n.2545 senza contare - aggiunge - che il varo del provvedimento in esame porrebbe nel nulla l'iniziativa legislativa esercitata dai presentatori dei disegni di legge sulla stessa materia.
Propone, pertanto, che la Commissione rivendichi la propria competenza primaria sul disegno di legge in titolo, ai sensi dell'articolo 34, comma 5 del Regolamento. Ritiene, in via subordinata, che il provvedimento potrebbe essere assegnato alle Commissioni 2a e 3a riunite.

Anche la senatrice SCOPELLITI ritiene da non sottovalutare le conseguenze che l'assegnazione effettuata per il disegno di legge in titolo produce sugli altri disegni di legge che sono nella stessa materia di competenza primaria della Commissione giustizia. Ribadisce che l'approvazione del provvedimento in esame renderebbe di fatto inutile la trattazione degli altri disegni di legge sulla stessa materia già assegnati in sede referente alla Commissione.

Il senatore BATTAGLIA condivide le considerazioni svolte dalle senatrici Salvato e Scopelliti.

Il senatore FASSONE concorda sul fatto che nel merito il disegno di legge in titolo ricade nella competenza della Commissione non senza sottolineare, inoltre, che l'articolo 40 della Convenzione non ammette la formulazione di riserve alla medesima, impedendo di apportare successive correzioni. Non può non rilevare, tuttavia, che il conflitto di competenza ritarderebbe in maniera significativa il varo di un testo che è indubbiamente atteso con grande urgenza. Una soluzione potrebbe essere rappresentata da un'iniziativa del Governo che, ritirando il disegno di legge n. 2545, potrebbe poi presentare in sua sostituzione due distinti disegni di legge, uno di pura e semplice ratifica della Convenzione de L'Aja del 29 maggio 1993 da assegnare alla Commissione affari esteri e uno di modifica della normativa sostanziale in tema di adozioni, che resterebbe di competenza della Commissione giustizia. Qualora ciò non risultasse possibile non si potrebbe che convenire sui rilievi in precedenza svolti dalla senatrice Salvato.

Il senatore PELLICINI evidenzia che l'esigenza di abbinare diversi disegni di legge aventi ad oggetto identica materia o problematiche fra loro connesse ha già in altre occasioni determinato un allungamento dei tempi dei lavori parlamentari.

Il senatore RESCAGLIO sottolinea il carattere di indubbia urgenza di un intervento normativo in materia di adozioni internazionali e preannuncia che si asterrebbe in caso di votazione di una questione di competenza.

Il senatore RUSSO condivide l'ipotesi prospettata dal senatore Fassone circa la eventuale scissione in due diversi disegni di legge della materia trattata dal provvedimento in titolo.

La senatrice SALVATO è pienamente consapevole dell'urgenza di provvedere nella materia e, pur auspicando che sia percorribile la strada indicata dal senatore Fassone, mette in evidenza peraltro la qualità e il numero dei disegni di legge in tema di adozione che pendono davanti alla Commissione giustizia e l'indiscutibile necessità che la Commissione stessa non sia privata della possibilità di esaminarli.

Anche il senatore FOLLIERI è perplesso sull'iter seguito per il disegno di legge n. 2545.

Il presidente CIRAMI considera con favore i suggerimenti del senatore Fassone.

Il senatore CENTARO, invece, ritiene che tale ipotesi non sia praticabile in quanto le modifiche apportate dal disegno di legge n. 2545 alla normativa vigente in materia di adozioni rappresentano concretamente delle condizioni indispensabili per assicurare effettiva operatività al recepimento della convenzione de L'Aja. Dovrebbe allora considerarsi preferibile l'assegnazione del suddetto disegno di legge alle Commissioni 2a e 3a riunite ed esso andrebbe comunque esaminato insieme agli altri disegni di legge in materia.

La senatrice SCOPELLITI non condivide i rilievi del senatore Centaro e osserva che, rispetto all'assegnazione alle Commissioni riunite, si potrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di un'assegnazione del disegno di legge n. 2545 alla 2a Commissione in sede referente e alla 3a Commissione in sede consultiva.

Il sottosegretario di Stato TOIA, dopo aver ricordato l'indubbia urgenza della ratifica della convenzione de L'Aja - in attesa della quale sono stati prudenzialmente sospesi gli accordi bilaterali conclusi con altri Paesi - evidenzia come il recepimento di tale convenzione, per risultare effettivamente operativa, implichi inevitabilmente una serie di interventi attuativi per cui una pura e semplice ratifica risulterebbe insufficiente. A questo proposito basta pensare alla necessità dell'intervento del legislatore per invididuare l'autorità centrale di cui all'articolo 6 della convenzione.

La senatrice SALVATO ritiene che l'urgenza di provvedere - aspetto che la trova pienamente consapevole - imponga di trovare una soluzione procedurale che non intacchi nè la libertà del Parlamento di legiferare nè la competenza istituzionale della Commissione.
In tal senso condividerebbe gli spunti suggeriti dal relatore Fassone che potrebbero completarsi con l'assegnazione in sede deliberante dei provvedimenti di competenza della Commissione giustizia.

Il senatore CENTARO sottolinea l'esigenza di un raccordo fra la ratifica e le connesse modificazioni della normativa italiana in tema di adozioni.

Il senatore GRECO rileva che accelerare i tempi di ratifica della Convenzione sarebbe inutile e contraddittorio, se poi le norme recepite non fossero comunque operative in mancanza di ulteriori e necessari interventi attuativi.

Il sottosegretario AYALA rileva che il puro e semplice recepimento della convenzione implicherebbe l'ingresso nell'ordinamento italiano di disposizioni che verrebbero ad inserirsi in un quadro normativo che non risulterebbe con esse coordinato.

Il senatore PASTORE ritiene sia opportuno valutare la possibilità di distinguere il piano dell'assunzione degli obblighi di carattere internazionale da quello dell'adeguamento dell'ordinamento interno all'ordinamento internazionale.

Il senatore CALVI osserva che l'accento posto dalla senatrice Salvato sugli altri disegni di legge in materia di adozione, già assegnati alla Commissione, imponga di giungere ad una soluzione procedurale che faciliti l'esame congiunto di tutti i provvedimenti nella stessa materia, nell'ambito della quale la convenzione de L'Aja potrebbe rappresentare la cornice di riferimento.

Per il senatore PETTINATO è comunque possibile modulare i tempi di entrata in vigore della disciplina sostanziale - sulla base di quanto previsto dall'articolo 46 della convenzione, nonchè dell'articolo 10, comma 2, del disegno di legge - potendosi in tal modo sfruttare l'intervallo a disposizione per introdurre le richieste modifiche sostanziali alla disciplina delle adozioni.

Il sottosegretario TOIA segnala alla Commissione che le conseguenze della mancata approvazione del provvedimento sarebbero molto gravi. Sollecita una soluzione che consenta almeno di definire quegli elementi, indispensabili dal punto di vista organizzativo e procedurale, ad una prima attuazione della convenzione. Ribadisce, altresì, che la convenzione non pregiudica in alcun modo la sovranità del Parlamento rispetto alle scelte che esso vorrà effettuare poichè lascia ampi margini di discrezionalità e, dopo aver ricordato che la legislazione sull'adozione del 1983 deve comunque confrontarsi con gli indirizzi normativi più recenti recati dalla convenzione del 1993, rivolge un pressante invito a definire almeno i profili procedurali e di sistema che la convenzione richiede per essere operativa.

Il relatore FASSONE teme che i tempi di esame del provvedimento si allungherebbero eccessivamente qualora si pervenisse alla decisione di una assegnazione in sede congiunta. Anche la proposta diretta a sollecitare la definizione dei soli aspetti relativi agli adempimenti per la prima attuazione della convenzione gli appare di difficile praticabilità, atteso che anch'essi ricadrebbero comunque nella competenza della sola Commissione giustizia. Torna pertanto a richiamare l'attenzione della Commissione sulla opportunità di trovare una soluzione che prefiguri la separazione dei due profili del provvedimento, quello relativo alla ratifica pura e semplice e l'altro concernente la disciplina della materia dell'adozione internazionale. Dichiara pertanto che si asterrà nella votazione sulla proposta questione di competenza.

Il presidente CIRAMI pone, quindi, in votazione la proposta di sollevare una questione di competenza per il disegno di legge n. 2545, ai sensi dell'articolo 34, comma 5, del Regolamento, la quale è approvata dalla Commissione.

La seduta termina alle ore 9,30.