GIUSTIZIA (2a)
GIOVEDÌ 3 LUGLIO 1997

155a Seduta (antimeridiana)
Presidenza del Presidente
ZECCHINO

Interviene il sottosegretario di Stato per la grazia e la giustizia Ayala.

La seduta inizia alle ore 8,50.

IN SEDE REFERENTE
(143) SPERONI ed altri. - Modifiche all'articolo 241 del codice penale (Rinviato dall'Assemblea in Commissione, nella seduta del 15 aprile 1997)
(Seguito dell'esame e rinvio)

Riprende l'esame, sospeso nella seduta antimeridiana del 3 giugno scorso.

Si passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo unico del disegno di legge.

Il relatore CALLEGARO illustra gli emendamenti 1.1 e 1.2, il primo dei quali è volto a modificare il comma 1 dell'articolo 241 del codice penale sostituendo le parole «commette un fatto diretto» con le altre «compie atti idonei diretti». Tale modifica consente, infatti, di assicurare una maggiore tipizzazione della condotta incriminata, sia richiedendo che essa si concretizzi in una pluralità di atti sia prevedendo che questi siano connotati dal requisito dell'idoneità. Il secondo emendamento modifica invece il comma 2 dell'articolo 241 del codice penale, introducendo anche in questo caso la formula «compie atti idonei diretti» in luogo di quella «commette un fatto diretto», altresì sostituendo la pena dell'ergastolo attualmente prevista con quella della reclusione da nove a ventiquattro anni.

Il sottosegretario AYALA suggerisce una riformulazione dell'emendamento 1.1 per evitare che sia mantenuta la pena dell'ergastolo anche una volta modificato il primo comma dell'articolo 241 del codice penale nel senso proposto dal relatore.

Il relatore CALLEGARO prende atto osservando comunque che la previsione di una differente pena edittale nei due commi in questione appare coerente con la diversa gravità delle ipotesi di reato da essi prese in considerazione.

Il senatore RUSSO sottolinea che la giurisprudenza ha sempre cautamente evitato una interpretazione rigida dell'articolo 241 del codice penale, esigendo, perchè risultino integrate le fattispecie di reato previste da tale disposizione, una concreta offensività della condotta rispetto al bene tutelato. La sostituzione della formula «commette un fatto diretto» con la formula «compie atti idonei diretti» appare pertanto scarsamente significativa, mentre un intervento sul tipo di pena prevista per le ipotesi di reato di cui all'articolo 241 sembra inopportuno in mancanza di un approccio sistematico di carattere generale. In considerazione soprattutto di quest'ultimo profilo, il senatore propone che la Commissione rinvii la discussione del disegno di legge n. 143 per poterla riprendere in un momento successivo a conclusione dell'esame del disegno di legge n. 211 in materia di abolizione della pena dell'ergastolo.

Il senatore BERTONI osserva che un intervento puntuale sul solo articolo 241 del codice penale rischierebbe di incrinare la coerenza interna del codice per quanto riguarda la materia dei delitti di attentato e che al fine di evitare tale rischio, sarebbe preferibile lasciare immodificata la formula «commette un fatto diretto» e introdurre eventualmente un elemento di specificazione del fatto, prevedendo, ad esempio, che esso debba essere posto in essere mediante violenza, come suggerito nel disegno di legge n. 143. Ritiene comunque indiscutibile che la condotta alla quale fa riferimento l'articolo 241 non può concretarsi in una pura e semplice istigazione, come si desume anche dal disposto degli articoli 302 e 303 del codice penale che considerano a parte tale ipotesi.

Il senatore PREIONI rinuncia ad illustrare l'emendamento 1.0.1.

Il relatore CALLEGARO osserva che, per quanto riguarda l'articolo 241 del codice penale, proprio la giurisprudenza ha sottolineato con forza la necessità di una maggiore tipizzazione della fattispecie incriminatrice, mentre è indubbio che, al di là delle problematiche inerenti al provvedimento in titolo, per l'ipotesi presa in considerazione dal comma 2 dell'articolo 241, la pena dell'ergastolo appare chiaramente sproporzionata.

Il senatore PREIONI condivide la proposta di rinviare la discussione del disegno di legge in esame, anche in considerazione del fatto che da parlamentari della Lega Nord-Per la Padania Indipendente è stata avanzata una richiesta di referendum abrogativo dell'articolo 241 del codice penale e sono state presentate altresì proposte di modifica della Costituzione, volte a superare il principio dell'indivisibilità dello Stato e a sancire il riconoscimento del diritto all'autodeterminazione dei popoli.
Ribadisce comunque la propria contrarietà ad una norma penale che sanziona indiscriminatamente qualunque fatto che attenta all'unità dello Stato unicamente sulla base della finalità da esso perseguita.

Con il parere favorevole del rappresentante del GOVERNO, la Commissione conviene quindi di rinviare l'esame del disegno di legge.

La seduta termina alle ore 9,20.