DIFESA (4
a
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GIOVEDI' 8 GIUGNO 2000
227
a
Seduta
Presidenza del vice presidente
PALOMBO
Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Ostillio.
La seduta inizia alle ore 15,05.
PROCEDURE INFORMATIVE
Interrogazioni
Il sottosegretario Ostillio risponde all'interrogazione n. 3-02456 evidenziando che la normative relative ai provvedimenti inerenti il sisma che ha colpito le province di Potenza e Cosenza nel settembre 1998 non indica limiti temporali per il distacco dei militari di leva presso i Comuni di residenza interessati dall'evento sismico. Allo stesso modo, la citata normativa non prevede la presentazione di istanze in tal senso da parte dei militari interessati, ma attribuisce alle prefetture l'incombenza di approntare e comunicare gli elenchi degli aventi diritto al comando della regione militare competente per territorio che deve procedere al distacco dei militari, previa acquisizione del loro assenso.
Ciò premesso, l'arco temporale di venti giorni tra la presentazione della domanda da parte dei militari e la loro assegnazione ai Comuni, cui fanno riferimento gli interroganti, è più propriamente riferibile ai provvedimenti assunti in occasione dell'evento sismico che nel settembre 1997 colpì le regioni Marche ed Umbria. In tale quadro il comando regione militare sud ha agito in base alla circolare n. 1010/780/C2/5, datata 16 dicembre 1998, della direzione generale per il Personale militare con cui si disponeva che, dopo aver ricevuto dalla prefetture le esigenze, l'indicazione delle professionalità e delle attitudini e i nominativi dei militari residenti nei Comuni terremotati, il comando doveva provvedere: 1) a distaccare direttamente presso i Comuni, previa acquisizione dell'assenso degli interessati, il personale dell'Esercito già in forza ad enti ed unità dislocati nella giurisdizione della regione militare; 2) a comunicare, alla citata direzione generale, i nominativi dei militari non ancora destinati all'impiego.
Poiché fino al marzo 1999 il citato comando non ha ricevuto alcuna segnalazione dalle prefetture, onde evitare contenziosi con i militari aventi diritto, ha assunto l'iniziativa di contattare quelle interessate attivandole sulla problematica. Quindi, dal mese di aprile 1999 il comando ha ricevuto gli elenchi e ha provveduto a trasferire i militari presso le amministrazioni locali con regolarità. Per quanto attiene, poi, alla dispensa, la circolare LEV/-E31-Udg della direzione generale della Leva, datata 16 novembre 1998, recependo il disposto normativo in materia, prevedeva che i giovani arruolati e non ancora incorporati, residenti nei Comuni colpiti dal sisma ed interessati alla chiamata alle armi negli anni 98-99, le cui abitazioni principali erano state dichiarate inagibili, potevano a domanda essere dispensati dal compiere la ferma di leva. Agli adempimenti di competenza i distretti militari hanno ottemperato nei tempi e nei modi previsti dalla legge. In particolare da un minimo di cinque giorni ad un massimo di trenta, necessari per acquisire la prevista documentazione, per trattare la pratica e per inoltrarla alla competente direzione generale.
Da quanto illustrato emerge evidente che l'azione dei comandi deputati alla gestione delle specifiche attività è stata aderente ai disposti normativi, soprattutto per quanto attiene all'attuazione delle procedure, ed, inoltre, è stata caratterizzata dall'assunzione di iniziative tese a sbloccare una situazione di stallo nel distacco del personale in servizio di leva presso le amministrazioni locali, al fine di fornire un'adeguata risposta alle aspettative dei giovani alle armi, interessati ad usufruire di quel provvedimento.
Replica il senatore MIGNONE, il quale, lamentato il ritardo con cui interviene la risposta, si dichiara parzialmente soddisfatto.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Il PRESIDENTE rende noto che non sussistono i presupposti per la validità della seduta, nella parte dedicata all'esame dello schema di decreto n. 689 ai sensi dell'articolo 139-
bis
del Regolamento. Infatti, non è presente il prescritto numero di senatori.
Pertanto, apprezzate le circostanze, dichiara chiusa la seduta.
La seduta termina alle ore 15,20
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