GIUSTIZIA (2a)
MARTEDÌ' 1° DICEMBRE 1998

356a Seduta

Presidenza del Presidente
PINTO


Interviene il Ministro di grazia e giustizia Diliberto.

La seduta inizia alle ore 14.50.

IN SEDE CONSULTIVA

(3660, 3660-bis, 3660-ter) Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 1999 e bilancio pluriennale per il triennio 1999-2000 e relative Note di variazioni, approvato dalla Camera dei deputati.

- (Tabb. 5, 5-bis e 5-ter) Stato di previsione del Ministero di grazia e giustizia per l'anno finanziario 1999

(3661) Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 1999), approvato dalla Camera dei deputati.

(Rapporto alla 5a Commissione. Seguito e conclusione dell'esame congiunto: rapporto favorevole con osservazioni)


Riprende la discussione generale congiunta, sospesa nella seduta del 26 novembre scorso.

Il senatore RESCAGLIO esprime la più attenta considerazione della valenza rivestita dagli stanziamenti a favore dei detenuti e considera improprio ogni riduzione degli stanziamenti medesimi. Segnala, poi, altri aspetti che agiscono in maniera negativa sul trattamento dei reclusi e che riguardano non solo la vischiosità delle decisioni burocratiche che impedisce, tra l'altro, in alcuni casi, quegli interventi di formazione e di riqualificazione del personale addetto che potrebbero accrescere il potenziale umano e rieducativo, ma anche altri aspetti, apparentemente marginali, ma importanti, come il contributo per la mensa che, allo stato, non è adeguato a corrispondere alle esigenze anche minime per il trattamento dei reclusi.

Il senatore GRECO preannuncia il voto contrario dei senatori del Gruppo di Forza Italia in quanto non intravede nella manovra finanziaria in discussione le premesse per una reale ed organico miglioramento del sistema della giustizia. Rileva che gli stanziamenti assicurati dal disegno di legge di approvazione del bilancio e dalla legge finanziaria si sono mantenuti su una percentuale dell'1,42 per cento circa costante rispetto al totale della spesa e, attesa la sua totale insufficienza, tale decisione di bilancio non giustifica alcun ottimismo.
Per quanto riguarda, poi, alcune proposte emerse dal dibattito, in particolare quella relativa al ricorso eccessivo alle perizie, rivolge un pressante invito al Ministro affinché rappresenti al Consiglio Superiore della Magistratura l'esigenza di impartire idonee direttive per ottenere un effettivo contenimento delle perizie stesse: diversamente, anche alla luce di recenti notizie apparse sulla stampa che hanno fatto emergere la consistenza delle cifre spese per perizie disposte in relazione a procedimenti penali conclusisi con successiva archiviazione, occorrerà che il Parlamento disponga un'apposita indagine al riguardo.
Osserva, poi, che la tabella 5 presenta un incremento di previsione di spesa per i magistrati che prestano la loro opera presso il Ministero, che gli appare una decisa controtendenza rispetto agli orientamenti emersi in sede parlamentare.
Dopo aver rappresentato l'esigenza di salvaguardare la specificità dell'assistenza sanitaria impartita all'interno degli stabilimenti penitenziari, aspetto in relazione al quale la sua parte politica ha aspramente criticato l'assorbimento nel servizio sanitario nazionale, conclude augurandosi che il Ministro intraprenda le iniziativa necessarie per salvaguardare la specificità del settore della sanità nelle carceri.

Il senatore FOLLIERI, a nome del Gruppo del Partito popolare italiano, annuncia voto favorevole e riconosce che se il bilancio del Ministero di grazia e giustizia si trova a dover far fronte ai delicati problemi sociali e politici di cui rappresenta il punto di snodo con un bilancio certamente esiguo, ciò non può che trovare giustificazione nella fondata e reale impossibilità di fornirgli mezzi maggiori di quelli che gli sono attribuiti. Ricorda, quindi, al Ministro quanto sia importante la dotazione di personale ausiliario e di cancelleria per accompagnare le riforme in atto, fra l'altro, avuto riguardo all'istituzione delle sezioni stralcio. Sottolinea che occorre ancora procedere alle necessarie assunzioni per il personale di cancelleria, mentre già sono state completati gli adempimenti necessari per l'assunzione di un certo numero di cosiddetti trimestralisti. Altro aspetto su cui il Ministro dovrà intraprendere al più presto un'iniziativa, riguarda la difesa dei non abbienti, intervento che assume un risalto ancora maggiore con riferimento alla scelta di rito accusatorio espressa dal codice di procedura penale. Per quanto riguarda, poi, le modalità di documentazione degli atti processuali, il senatore Follieri ritiene essenziale la redazione in forma integrale del verbale, salvi i casi particolari richiamati dall'articolo 140 delle disposizioni di attuazione del codice di procedura penale di cui al decreto legislativo n. 447 del 1998, poichè alla filosofia della riforma del codice di procedura penale è strettamente connessa la possibilità di riprodurre fedelmente lo svolgimento degli atti processuali. Al riguardo, anzi, sollecita una maggiore disponibilità di spesa per sopperire a tali esigenze: gli risulta, infatti, che in molti tribunali il servizio di stenotipia sia stato soppresso per l'impossibilità degli uffici giudiziari di onorare gli impegni finanziari presi con le cooperative che si incaricano della redazione in stenotipia e delle relative trascrizioni.

Il senatore PERUZZOTTI denunzia la oggettiva incapacità del sistema giudiziario di offrire risposte concrete ai cittadini. Esso è connotato da intollerabili lentezze e consente a magistrati arroganti di incidere pesantemente sulla libertà personale senza che ve ne siano i presupposti: si constatano tutte le caratteristiche di un sistema che, pur essendo integrato in un contesto europeo per quanto riguarda la realizzazione della moneta unica appare dal punto di vista giuridico più vicino a quei paesi in cui ben poco contano i diritti umani. La presenza in Italia del chiacchierato capo di un movimento di liberazione con l'intento di tutelare i suoi diritti umani, stride con il quotidiano diniego dei diritti umani dei nostri concittadini, gli stessi che hanno eletto i propri rappresentanti in Parlamento. Dopo aver, poi, rilevato che appare contraddittorio che i documenti di bilancio si propongono una verifica sulla gestione e sul controllo della produttività del Ministero di grazia e giustizia, anche per una migliore distribuzione delle risorse umane strumentali, laddove tale verifica, se svolta correttamente, non potrebbe che prendere atto che la giustizia è una struttura ormai al collasso, conclude ribadendo che finchè il Ministero di grazia e giustizia sarà gestito secondo gli interessi delle varie correnti politiche della maggioranza, non vi saranno obiettivi concretamente raggiungibili. Vi sarà solo la quotidiana lotta per la sopravvivenza di funzionari e magistrati che tentano di fare il proprio dovere con mezzi insufficienti e con una imparzialità che spesso viene fatta loro pagare cara.
Pertanto il Gruppo della Lega Nord- per la Padania Indipendente non potrà sostenere questa legge finanziaria e questo bilancio.

Il senatore MILIO richiama l'attenzione sul problema di una più attenta politica del Governo in merito agli ospedali psichiatrici giudiziari, politica che dovrebbe tener conto sia del numero degli internati che dell'esigenza di provvedere a creare strutture alternative, ove meglio potrebbe essere svolta l'assistenza terapeutica. In particolare, poi, richiama l'attenzione della Commissione sulla pressante esigenza di garantire un adeguato trattamento ai detenuti tossicodipendenti segnalando come la mancanza di stanziamenti adeguati impedisce in molti casi di somministrare metadone. La macchina burocratica, poi, produce effetti che disorientano l'avvocato e il cittadino, come il caso del recente decesso di una detenuta, mantenuta ristretta sulla base di un certificato che attestava l'avvenuto miglioramento delle sue condizioni di salute ma che era stato poi sostituito da successive attestazioni sanitarie - mai pervenute agli uffici competenti - che, invece, attestavano un drammatico peggioramento del quadro clinico. Infine vorrebbe avere chiarimenti in merito al metodo che viene usato per ripartire il lavoro tra il personale impegnato nella documentazione degli atti processuali, aspetto che gli appare da correggere per il numero degli addetti - che gli sembra eccessivo - che egli può osservare personalmente in taluni casi.

La senatrice SCOPELLITI non può che prendere atto del desolante panorama in cui anche questo bilancio e questa finanziaria disegnano i loro interventi. Lo stanziamento per la giustizia calcolato sullo stanziamento complessivo del bilancio dello Stato raggiunge un valore di circa l'1.4 per cento del totale e non registra alcuna significativa variazione rispetto alla percentuale degli anni precedenti. Senza contare, prosegue la senatrice Scopelliti, che nemmeno gli stanziamenti a favore della giustizia recati dagli stati di previsione di altri Ministeri, concorrono a realizzare una significativa inversione di tendenza. Inoltre gli effetti delle modifiche introdotte dall'altro ramo del Parlamento hanno determinato una ulteriore contrazione delle risorse messe a disposizione. Segnatamente per quanto riguarda l'unità previsionale di base 5.1.2.1 intitolata al mantenimento, assistenza, rieducazione e trasporto dei detenuti si registra una diminuzione di circa 37 miliardi in meno. Se si vuole realizzare una inversione di tendenza realmente significativa bisogna dire basta al rito delle semplici dichiarazioni di intenti per creare un nuovo percorso che esprima un altro modo di essere del sistema, diverso per la capacità di realizzare finalmente quel sistema delle garanzie di cui altri paesi già godono.

Il senatore CENTARO condivide le considerazioni del senatore Greco e della senatrice Scopelliti e mette in rilievo altri aspetti, come la non adeguatezza degli stanziamenti a favore degli straordinari del personale di cancelleria, profilo di particolare rilievo in quanto la speditezza di molti procedimenti è legata anche alle prestazioni aggiuntive di questo personale, in mancanza del quale, sono inevitabili le lentezze dovute alle carenze di organico, nonchè l'insufficiente dotazione per quanto attiene ai beni strumentali. In particolare, poi, circa la dotazione di mezzi telematici, richiama l'attenzione del Governo sulla vicenda - che non ha mai trovato sbocco in un'aula di giustizia - dell'acquisto da parte del Ministero di mezzi informatici ormai obsoleti. Anche per quanto riguarda il proposto aumento per l'indennità dei magistrati che svolgono la loro opera presso il Ministero, il senatore Centaro pur riconoscendo che molti di essi svolgono un ruolo indispensabile, non può però non osservare che per altri si tratta di attività non certo connotata da prestazioni di lavoro particolarmente onerose. Conclude ricordando che la campagna lanciata dal Ministro pro tempore Flick di una modifica della giustizia effettuata a costo zero non solo si è rilevata irrealistica, ma priva di impatto adeguato. Per ottenere risultati veramente incisivi non si può prescindere da una tipologia di interventi veramente straordinaria e auspica un vero "piano Marshall" per la giustizia.

Il presidente PINTO invita ad una pacata e realistica considerazione della situazione in cui si inscrive l'esame dei documenti finanziari, esame che si svolge non solo davanti ad un Ministro diverso da quello che li ha predisposti ma che non può non tener conto della situazione finanziaria complessiva in cui è costretto ad agire. Sottolinea, come un elemento molto positivo, il fatto che rispetto a molti altri Ministeri che hanno dovuto subire decurtazioni di stanziamento, il Ministero di grazia e giustizia è riuscito a mantenere quasi inalterata la percentuale di dotazione rispetto al precedente esercizio finanziario. Si sofferma, quindi, sulla questione della riproduzione degli atti processuali aggiungendo alle considerazioni svolte dal senatore Fassone nella precedente seduta la propria personale convinzione che nel contesto del rito accusatorio la documentazione effettuata in forma riassuntiva non sempre potrebbe risultare di reale utilità per le parti. Sulla questione di un uso più oculato delle perizie ritiene non trascurabile il rischio di una prevalenza di fatto della perizia disposta dal pubblico ministero, non solo rispetto alla consulenza tecnica di parte, ma anche per quanto la linea di indagine seguita dalla pubblica accusa finisca per influenzare l'attività di riscontro del consulente. Non è certo - prosegue il presidente Pinto - con una indagine del Parlamento che si potrà risolvere tale problematica. Sollecita, invece, il Governo a fornire i dati relativi al numero degli incarichi peritali conferiti, alle materie sulle quali essi debbono essere svolti, al numero delle perizie collegiali affidate nonchè al costo totale delle perizie stesse. Segnala anche la necessità di razionalizzare le convocazioni dei testimoni, in modo da evitare che gli stessi vengano a più riprese convocati inutilmente. Conclude ricordando l'importanza della riforma del giudice unico di primo grado e sottolineando l'importanza di una presenza adeguata sul territorio degli uffici giudiziari, aspetto che non può scindersi da quello dell'azione di contrasto contro forme di criminalità che si contendono il dominio del territorio.


Il senatore Antonino CARUSO, pur osservando come nei confronti dell'ex Ministro Flick sembri configurarsi ora una sorta di presunzione di responsabilità iuris et de iure, ritiene necessario che sia fatta chiarezza, al di là di ogni dubbio, sul fatto che il precedente guardasigilli ebbe a dichiarare che la riforma istitutiva del giudice unico di primo grado sarebbe stata una riforma a costo zero in senso algebrico, e cioè che i risparmi che essa avrebbe comportato avrebbero compensato i maggiori oneri da essa derivanti. Successivamente, il Governo, attraverso dichiarazioni del Sottosegretario Ayala, informò il Parlamento che, al contrario, la riforma implicava oneri aggiuntivi. Va però rilevato che, su questa vicenda, si assiste oggi troppo spesso a veri e propri ribaltamenti delle posizioni che furono originariamente assunte dagli esponenti di alcune forze politiche e che tale mancanza di coerenza non contribuisce certo ad un migliore svolgimento dei lavori in sede parlamentare.

Il senatore RUSSO interviene brevemente per precisare che il Gruppo Democratici di Sinistra-l'Ulivo ha assunto, sull'istituzione del giudice unico di primo grado, una posizione che ha coerentemente mantenuto e, nel merito, ribadisce la propria convinzione che tale intervento consentirà, nel suo complesso, una processo di razionalizzazione della giustizia italiana.

Il senatore FASSONE prende brevemente la parola per una precisazione, sottolineando che, nel suo intervento svoltosi nella seduta di giovedì scorso, aveva voluto richiamare l'attenzione sulle economie di spese che si potrebbero ottenere migliorando il livello qualitativo della verbalizzazione in forma riassuntiva, in quanto, in tal modo, potrebbe più frequentemente, per lo meno in alcune tipologie di processi, evitarsi con il consenso delle parti, la trascrizione della riproduzione fonografica o audiovisiva, ai sensi dell'articolo 139, comma 5, del codice di procedura penale. La sua proposta quindi non intende in alcun modo ridurre il livello di fedeltà della documentazione degli atti processuali assicurato con gli strumenti previsti dagli articoli 134 e seguenti dello stesso codice di procedura penale.

Il senatore PREIONI ricorda di aver presentato l'interrogazione n. 3-02391 a risposta orale in Commissione di cui sollecita lo svolgimento e che è diretta ad evidenziare le responsabilità, a suo avviso anche penali, dell'ex Ministro Flick per gli atti e le scelte da lui compiuti nell'attuazione della riforma istitutiva del giudice unico di primo grado, con particolare riferimento proprio al modo in cui si è cercato di occultare i costi che, invece, sono risultati inscindibilmente connessi con la riforma stessa.

Il senatore BERTONI prende la parola per manifestare la sua stima nei confronti dell'ex Ministro Flick e per dichiarare di non condividere assolutamente le affermazioni testè formulate dal senatore Preioni, esprimendo altresì il proprio rammarico per il fatto che una serie di fattori indipendenti dalla sua volontà abbiano impedito allo stesso Ministro pro tempore di portare a termine una riforma che avrebbe certamente rappresentato un contributo positivo ai fini di un migliore funzionamento della giustizia italiana. Giudica pertanto positivamente la posizione assunta dall'attuale Ministro guardasigilli che ha assunto l'impegno di continuare sulla strada intrapresa dal suo predecessore.

Il senatore FASSONE si associa alle considerazioni svolte dal senatore BERTONI.


Il Presidente PINTO dichiara chiuso il dibattito.

Interviene in sede di replica il relatore DE GUIDI, il quale rileva che, se è innegabile che la soluzione dei problemi che affliggono la giustizia italiana richiede anche qualcos'altro oltre a quello che può essere ottenuto mediante un maggior impegno nell'ambito del bilancio dello Stato, non si può però dubitare del fatto che la disponibilità di adeguate risorse finanziarie può contribuire ad affrontare in maniera più incisiva i predetti problemi.
Nel ribadire, quindi, la proposta alla Commissione di formulare un parere favorevole sui documenti in titolo, ritiene comunque indispensabile che tale parere sia accompagnato da alcuni rilievi critici sulle riduzioni degli stanziamenti relativi alle unità previsionali di base 4.1.2.1 (spese di giustizia nell'ambito del centro di responsabilità AFFARI CIVILI E LIBERE PROFESSIONI) e 5.1.2.1 (spese per mantenimento, assistenza, rieducazione e trasporto detenuti nell'ambito del centro di responsabilità AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA). Il relatore prosegue ritenendo che debbano essere oggetto di attenta valutazione le proposte avanzate dal senatore Fassone nel suo intervento, e volte ad ottenere alcuni risparmi che potrebbero essere utilizzati su versanti quali, tra l'altro, la formazione del personale di cancelleria che costituisce indubbiamente un'esigenza prioritaria. Ugualmente prioritaria appare poi, a suo avviso, l'adozione di misure volte a garantire una efficiente difesa ai non abbienti, mentre irrinunciabile è la necessità di un particolare impegno per le problematiche concernenti l'assistenza sanitaria ai detenuti.

Interviene il ministro DILIBERTO il quale, pur rilevando che la manovra di finanza pubblica in questo momento all'esame del Parlamento è stata predisposta dal precedente esecutivo, ritiene comunque importante sottolineare il giudizio complessivamente positivo che, a suo avviso, deve essere espresso sull'impostazione di fondo dei progetti di riforma elaborati dal Ministro Flick.
Con più specifico riferimento alle problematiche di bilancio, il Ministro guardasigilli evidenzia come sia possibile proseguire sulla strada intrapresa negli ultimi anni nel senso di un incremento delle disponibilità finanziarie per il settore giustizia, pur nei limiti delle compatibilità derivanti dal quadro economico-finanziario complessivo, e come, inoltre, si possa intervenire anche al fine di una migliore ripartizione di tali disponibilità, tenendo conto dei suggerimenti emersi nel corso del presente dibattito, nonché di quegli elementi ulteriori che potranno essere definiti attraverso un confronto costruttivo fra Governo, maggioranza ed opposizione, in sede parlamentare.
Dopo aver ricordato che le modificazioni introdotte dalla Camera dei deputati al disegno di legge collegato hanno consentito, tra l'altro, di ridurre l'impatto della riduzione degli straordinari sulla funzionalità dell'Amministrazione penitenziaria, il Ministro evidenzia l'importanza particolare che egli attribuisce alle problematiche concernenti l'edilizia giudiziaria in merito alle quali, considerando anche gli stanziamenti inclusi negli stati di previsione del Ministero del tesoro e del Ministero dei lavori pubblici, è indubbio che sia stato assicurato, in termini finanziari, un impegno non trascurabile.
Per il futuro rileva la necessità di una programmazione di carattere generale che, attraverso quel confronto costruttivo in sede parlamentare cui si è fatto riferimento, consenta di raccordare nella maniera migliore possibile l'utilizzazione concreta delle risorse disponibili con gli obiettivi perseguiti; a tale proposito sottolinea che alcune iniziative di riforma che nel medio periodo produrranno sicuramente dei risparmi, nel breve periodo implicano però dei maggiori oneri, come è stato, ultimamente, nel caso degli impegni finanziari derivanti dall'attuazione della legge in materia di videoconferenze. Altre iniziative di riforma, quali la depenalizzazione dei reati minori o quelle volte a valorizzare il ricorso alle misure alternative alla detenzione, determineranno anch'esse effetti di riduzione della spesa. Ciò peraltro non toglie che, come già detto, in altre ipotesi l'impegno riformatore possa comportare la necessità di utilizzare stanziamenti aggiuntivi; ricorda a questo proposito come recentemente egli abbia adottato, di concerto con il Ministro della sanità, un decreto interministeriale volto ad assicurare ai detenuti malati di AIDS - per i quali peraltro è dell'avviso che in futuro si dovrà arrivare ad una modifica della normativa vigente che riconosca la loro incompatibilità con il regime carcerario - le stesse cure di cui essi potrebbero usufruire all'esterno del carcere.

Il senatore PREIONI chiede che copia del resoconto stenografico del suo intervento, nonché dell'interrogazione parlamentare alla quale egli ha fatto riferimento siano trasmessi al Presidente del Senato affinché questi possa, a sua volta, trasmetterli all'autorità giudiziaria che potrà così valutare i profili di responsabilità evidenziati in tali atti.

I senatori RUSSO e BERTONI considerano irricevibile la proposta avanzata dal senatore Preioni.

Il Presidente PINTO fa presente al Senatore Preioni il carattere pubblico degli atti parlamentari cui egli ha fatto riferimento.

La Commissione conferisce, infine, mandato al relatore a redigere un rapporto favorevole per la 5° Commissione con le osservazioni su cui lo stesso relatore ha richiamato l'attenzione.

SCONVOCAZIONE DELLA SEDUTA ANTIMERIDIANA DI DOMANI

Il presidente PINTO avverte che la seduta, prevista per le ore 8.30 di domani, mercoledì 2 dicembre, non avrà più luogo.

La seduta termina alle ore 16.45.