DIFESA (4a)

MARTEDÌ 4 APRILE 2000
221a Seduta

Presidenza del Vice presidente
AGOSTINI


Interviene il sottosegretario di Stato per la Difesa Guerrini.

La seduta inizia alle ore 15,05.

PER L'ACQUISIZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALL'AFFAIRE PAPPALARDO.

Il presidente AGOSTINI rende noto che nel pomeriggio di ieri era stata trasmessa per le vie brevi al Gabinetto del Ministro una richiesta per acquisire in tempi rapidi i documenti firmati dal colonnello dei Carabinieri Pappalardo, che sono stati oggetto del dibattito parlamentare dei giorni scorsi. In data odierna, poco prima dell'inizio della seduta, è però pervenuto dalla Difesa il suggerimento di far pervenire al Ministro una formale richiesta scritta. Preso atto di ciò, propone alla Commissione di inoltrare una formale richiesta al titolare del Dicastero per l'acquisizione tali documenti.

Conviene la Commissione.

Il sottosegretario GUERRINI assicura che la Difesa si attiverà rapidamente per far pervenire la documentazione richiesta.

SU UNA MISSIONE DELLA COMMISSIONE

Il presidente AGOSTINI rende noto che è pervenuta dal Capo di Stato maggiore dell'Esercito la notizia dello svolgimento dell'esercitazione denominata "Drawsko 2000", che sarà effettuata anche dalla Brigata di cavalleria "Pozzuolo del Friuli", in Polonia nel prossimo maggio. Propone quindi che una delegazione della Commissione sia presente alle manovre.

Conviene la Commissione.


PROCEDURE INFORMATIVE
Interrogazioni

Il sottosegretario GUERRINI risponde congiuntamente alle interrogazioni nn. 3-00391, 3-00409 e 3-01761, dichiarando che la vicenda del Mig libico rinvenuto sulla Sila nel luglio del 1980 è stata oggetto di indagine nell'ambito della complessa istruttoria relativa al caso "Ustica", proprio in funzione della possibile connessione fra i due eventi. In merito al suddetto procedimento penale, l'autorità giudiziaria, con ordinanza-sentenza del 31 agosto 1999, ha disposto, tra l'altro, il rinvio a giudizio nei confronti di 9 militari per diversi capi di imputazione, nei quali sono contenuti riferimenti alla vicenda del rinvenimento del velivolo libico, cui la senatrice Bonfietti si riferisce. In particolare, a quattro imputati viene anche contestato di aver omesso di riferire l'emergenza di circostanze di fatto non conciliabili con la collocazione della caduta del Mig libico sulla Sila nelle ore mattutine del 18 luglio 1980. Quella affrontata dalla senatrice Bonfietti è, con tutta evidenza, una parte estremamente delicata dell'inchiesta in corso.
Ciò premesso, appare corretto lasciare al dibattimento processuale di fare piena chiarezza sulla eventuale riconducibilità della caduta del Mig libico sulla Sila alla tragedia di Ustica, nel quadro della dinamica degli eventi riferiti all'intera vicenda. Resta fermo che l'amministrazione militare ha fornito agli inquirenti tutta la documentazione e le informazioni di cui era in possesso. Nessun atto ulteriore in merito alla vicenda risulta nella disponibilità del ministero della Difesa.
Il Governo non può che confermare il suo impegno a collaborare all'accertamento della verità sulla tragedia di Ustica al fine di rendere giustizia alle vittime e ai loro familiari, consapevole in ciò di corrispondere alla volontà di tutti i cittadini italiani.

Replica la senatrice BONFIETTI per dichiararsi non soddisfatta della risposta, giacché incompleta.

Il sottosegretario GUERRINI risponde all'interrogazione n. 3-00912 dichiarando che la vicenda concernente la distruzione di documenti connessi all'organizzazione "Gladio" ed al Centro di Capo Marrargiu (di cui viene fatta menzione dal Comitato parlamentare per i Servizi di informazione e sicurezza e per il segreto di Stato nella "Relazione sulla operazione Gladio" del 4 marzo 1992 e nel "Primo rapporto sul sistema di informazione e sicurezza" del 6 aprile 1995) è stata oggetto di indagine da parte della procura della Repubblica presso il tribunale di Roma nell'ambito del procedimento penale n. 18021/94 R, di recente conclusosi con l'accoglimento da parte del GIP della richiesta di archiviazione formulata dalla procura per i reati di cospirazione politica mediante associazione e banda armata, e con il rinvio a giudizio di alcuni ex dirigenti del SISMI imputati, tra l'altro, di concorso in soppressione di atti concernenti la sicurezza dello Stato.
In merito, poi, alla partecipazione finanziaria della CIA all'acquisto ed alla costruzione del Centro di Capo Marrargiu, risultano riscontri che hanno trovato collocazione nella succitata relazione dell'organo parlamentare del marzo 1992 dalla quale, nella parte riguardante gli aspetti finanziari della suddetta operazione, si evincono le spese sostenute dal Servizio statunitense. Riscontri in tal senso risultano anche da altri documenti relativi al carteggio "Gladio", a suo tempo sequestrati dalla procura della Repubblica di Roma.
Per quel che concerne l'addestramento alla guerriglia di operatori del "reparto D" e di altri reparti del SISMI nella base di Capo Marrargiu, da riscontri in atti a suo tempo esibiti all'autorità giudiziaria, è emerso che una richiesta del "reparto D" intesa ad organizzare un corso di guerriglia e controguerriglia per alcuni suoi dipendenti ebbe esito negativo per decisione del Capo Servizio pro tempore.
E' altresì emerso che si sono svolti, comunque, altri corsi per il personale del Servizio, nei cui programmi era compresa anche la trattazione dell'argomento guerriglia e controguerriglia. E' peraltro consapevole che l'approfondimento di questi temi (Gladio-Capo Marrargiu) aiuti a capire la storia del dopoguerra: la divisione del mondo in blocchi, la contrapposizione est-ovest ed il riverbero che da quel quadro si è avuto nella situazione interna dei Paesi protagonisti della contrapposizione, ivi comprese le funzioni attribuite alle ricordate strutture o servizi segreti. Se si trattava di organizzare la guerriglia in caso di aggressione esterna a quella guerriglia - ora per allora- egli si arruolerebbe. Diversamente, se si trattava di impedire l'insediamento di un governo, frutto di un esito elettorale indesiderato, non avrebbe avuto bisogno di farlo, poiché in forza del dettato costituzionale della Repubblica democratica ogni cittadino è tenuto ad esserne difensore.

Replica il senatore RUSSO SPENA per dichiararsi insoddisfatto.

Il sottosegretario GUERRINI non risponde all'interrogazione n. 3-00913, giacché non dispone ancora di sufficienti elementi di risposta. S'impegna comunque a rispondere nel corso della prossima seduta della Commissione.

Il sottosegretario GUERRINI risponde all'interrogazione n. 3-00965: Il SISMI ha precisato di non aver redatto rapporti sulla situazione albanese recanti la classifica "Segreto" ma soltanto documenti classificati "Riservato". Si precisa inoltre che, come già sottolineato dal Ministro pro tempore Andreatta, alcuni degli elementi comparsi negli articoli di stampa, ai quali l'interrogante si riferisce, non trovano riscontro in atti del Servizio. Il SISMI ha inoltre comunicato di non aver sporto denuncia all'autorità giudiziaria per quanto pubblicato sugli organi di stampa e che dagli accertamenti interni, svolti per verificare la sussistenza di eventuali violazioni della normativa di sicurezza sulla conservazione del carteggio, non è emersa la responsabilità di alcun dipendente.

Replica il senatore RUSSO SPENA per dichiararsi parzialmente soddisfatto.

La seduta termina alle ore 15,50.