TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13a)
GIOVEDÌ 28 GENNAIO 1999

278a Seduta (antimeridiana)
Presidenza del Presidente
GIOVANELLI

Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno con delega per la protezione civile Barberi.

La seduta inizia alle ore 8,45.

IN SEDE CONSULTIVA
(3593) Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all'occupazione e della normativa che disciplina l'INAIL e l'ENPALS, nonchè disposizioni in materia previdenziale, rinviato alle Commissioni 5a e 11a riunite dall'Assemblea nella seduta antimeridiana del 18 dicembre 1998
(Parere alle Commissioni 5a e 11a riunite. Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole condizionato)

Riprende l'esame sospeso nella seduta di ieri.

Replica agli intervenuti nel dibattito il sottosegretario BARBERI, che evidenzia come, a fondamento della differenza di trattamento tra interventi sul patrimonio pubblico e su quello privato danneggiati da calamità, vi sia il dovere degli enti pubblici di porre riparo ai danni che colpiscono edifici di loro proprietà; ciò con il conseguente problema di prevedere apposita copertura, laddove analoga previsione è meno impellente per il concorso dello Stato (sempre eventuale, in via di principio) nel risarcimento dei danni ai privati.
Una prassi normativa ormai consolidata ha disciplinato gli aspetti della sospensione dei termini e le altre questioni legali, fiscali e previdenziali che vanno ripetendosi durante ogni evenienza calamitosa: non esclude che tale problematica possa essere compiutamente disciplinata a priori in un testo legislativo, ma giudica tale probabilità ancor più plausibile se si risolvono prima le questioni sottese al risarcimento dei danni, affrontate con l'emendamento 24.0.400. L'obiettivo di tale testo è quello di favorire il mantenimento di premi assicurativi al più basso livello possibile, segnatamente con un plafond massimo di rimborsi: ciò consentirebbe l'estensione in modo capillare della polizza antincendi (secondo un modello che si è già riscontrato in Nuova Zelanda), ferma restando la possibilità per il privato di assicurarsi per somme superiori. Se i premi fossero rigidamente vincolati, in certe aree del Paese sarebbero proibitivi rendendo inefficace lo stesso ricorso al meccanismo assicurativo, con il quale si intende risolvere l'annosa questione della ricaduta sul bilancio dello Stato (e quindi sulla generalità dei cittadini, attraverso il prelievo fiscale) dei costi delle calamità naturali.
La scelta di partire dall'assicurazione antincendi, oltre che storicamente giustificata da numerosi precedenti, si fonda sulla rilevanza del relativo dato di estensione delle polizze, che coprono il 20 per cento degli immobili, tra quelli abitativi e quelli destinati ad attività produttive: il costo delle relative pratiche amministrative è perciò assai abbattuto per i contratti già stipulati, e, intervenendo in un sistema consolidato, dovrebbero giovarsene anche le nuove polizze. In tale ambito la riassicurazione rappresenta un percorso obbligato, così come l'istituzione dei fondi di garanzia: ciò riduce il livello di esposizione delle compagnie assicuratrici, senza incidere sui prelievi dalle polizze.
Rilevato che soltanto due regioni hanno sin qui previsto il parziale risarcimento dei danni ai privati nelle evenienze calamitose di loro competenza, si dichiara disponibile alle ipotesi di correzione del testo avanzate nel dibattito: il riferimento al ripristino in migliori condizioni di sicurezza, però, era svincolato dal danno proprio allo scopo di includere negli interventi anche misure di prevenzione come il miglioramento antisismico in corso in Umbria. Conviene con la proposta del Presidente circa una maggiore flessibilità della lettera e), allo scopo di prevedere l'eventuale limitazione (e non solo la preclusione) dell'intervento dello Stato: ferma restando l'esclusione degli immobili realizzati illegalmente, una considerazione adeguata potrebbero meritare le seconde case nelle quali si siano investite risorse ad esempio da parte di famiglie italiane trasferitesi all'estero, in vista di un rientro in patria al termine dell'età lavorativa.

Replica il relatore CAPALDI, enunciando le osservazioni e le condizioni con cui intende corredare il proprio parere: valutato favorevolmente il testo delle Commissioni riunite 5a e 11a anche per l'introduzione di notevoli interventi ambientali, dichiara che - laddove il testo recepisse proposte di articolo aggiuntivo riguardanti misure relative alle assicurazioni contro le calamità naturali - il parere favorevole sarebbe condizionato alle seguenti modifiche, che si intendono riferite al testo proposto dell'emendamento 24.0.400. Vanno inserite due nuove lettere al comma 1, volte rispettivamente a prevedere l'adozione di criteri e parametri uniformi per gli interventi statali a favore di soggetti privati danneggiati da calamità naturali, ed a prevedere, entro il 31 dicembre 1999, l'emanazione di uno o più decreti legislativi che stabiliscano criteri e parametri uniformi relativamente ad agevolazioni fiscali, spostamenti di termini ed ogni altra agevolazione normativa prevista a favore di privati danneggiati da eventi calamitosi. Alla lettera d), vanno sostituite le parole: «statale nei confronti dei soggetti privati danneggiati» con le seguenti: «che lo Stato eroghi, con provvedimenti specificamente adottati, a favore dei soggetti privati danneggiati»; inoltre le parole: «sia prevista» vanno sostituite con le seguenti: «i provvedimenti specificamente a favore dei danneggiati consentono». Alla lettera e) occorre sostituire le parole: «l'intervento dello Stato resta precluso» con le seguenti: «l'intervento dello Stato viene ulteriormente limitato o precluso»; alla lettera f), vanno aggiunte in fine le seguenti parole: «anche nella prospettiva di pervenire alla redazione di una completa carta nazionale dei rischi»; alla lettera g) si deve aggiungere, dopo la parola «assicurazione», la seguente: «anche»; infine al comma 5 auspica la soppressione delle parole: «ad interventi di protezione civile».

La Commissione conferisce quindi mandato al senatore Capaldi a redigere parere favorevole condizionato, nei termini da lui espressi in replica.

La seduta termina alle ore 9,45.