DIFESA (4a)

GIOVEDI' 15 GIUGNO 2000

230a Seduta

Presidenza del presidente
DI BENEDETTO



Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Minniti.

La seduta inizia alle ore 15.


SULLE MISSIONI DELLA COMMISSIONE

Il PRESIDENTE ipotizza l'effettuazione di una visita al Comando Subacquei Incursori (COMSUBIN), ubicato a Varignano (La Spezia).

Conviene la Commissione.

Il PRESIDENTE rende noto che la visita al Policlinico militare del Celio (Roma) - già deliberata nella seduta del 13 giugno - avrà luogo la mattina di martedì 20 giugno con partenza dall'ingresso principale di Palazzo Madama alle ore 11.

Prende atto la Commissione.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo concernente disposizioni correttive e integrative del decreto legislativo 28 novembre 1997, n. 464, recante riforma strutturale delle Forze armate. (n. 688)
(Parere al Ministro della difesa, ai sensi dell'articolo 9 della legge 31 marzo 2000, n. 78. Seguito dell'esame. Parere favorevole con osservazioni e condizionato.)

Riprende l'esame, sospeso nella seduta di ieri con la presentazione da parte del relatore, al termine della discussione generale, di una bozza di parere.

Il relatore GIORGIANNI modifica la relazione proponendo per ragioni di equità la seguente integrazione come punto 5): che all'ultimo periodo del comma 3 dell'articolo 2 si elimini l'ultima frase della modifica proposta, ossia la frase: " I riconoscimenti hanno luogo dando la precedenza alle procedure riguardanti gli ufficiali in servizio".

Il senatore PERUZZOTTI interviene per dichiarazione di voto in senso adesivo alla proposta di parere presentata dal relatore.

Il senatore MANCA condivide la proposta integrativa testè presentata dal relatore e a maggior ragione preannuncia il voto favorevole del Gruppo Forza Italia.

Il senatore PALOMBO, intervenendo a nome del Gruppo Alleanza Nazionale, esprime qualche perplessità, ma non verso l'impianto generale, bensì verso la formulazione presentata dal relatore che enumera fin troppo nel dettaglio i reparti e gli enti dei quali è da evitare la soppressione. Preannuncia quindi il voto favorevole sui punti 1, 2 e 4 ma non sul punto 3, paventando risvolti campanilistici e letture distorsive del provvedimento.

Il senatore LORETO propone una riformulazione del parere nella parte relativa alla fissazione di un limite temporale per la chiusura di enti e comandi dell'area tecnico-industriale. Reputa auspicabile sopprimere ogni richiamo all'anno 2004, giacché ciò permetterebbe di ritenere quella data come una "morte preannunziata", mentre i tempi della ristrutturazione potrebbero richiedere spazi temporali ben maggiori rispetto a quelli indicati nel parere.

Il senatore BOSI preannuncia il voto favorevole del Gruppo Federazione Cristiano Democratica-CCD, condividendo pienamente la proposta del relatore, giacché realizza un elevato livello di compromesso fra le esigenze manifestate dal Governo e quelle espresse dalle forze parlamentari. L'emanando decreto non può non contribuire ad accentuare il processo di ristrutturazione delle Forze Armate.

Il senatore AGOSTINI, intervenendo a nome del Gruppo del Partito Popolare Italiano, esprime compiacimento per la bozza di parere presentata dal relatore, che ha raccolto armoniosamente le esigenze sia del Governo sia dei parlamentari; con riferimento al più volte citato limite temporale, dichiara di condividere quanto prospettato dal senatore Loreto. A tal proposito esprime vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore, che a suo avviso può trovare unanime accoglimento, essendo rispettoso di tutte le indicazioni emerse nel corso della discussione.

Il senatore GUBERT chiede la fissazione di un termine per la presentazione di emendamenti al parere proposto dal relatore.

Il PRESIDENTE non ritiene di accedere a tale richiesta.

Il senatore GERMANA', pur reputando leggermente migliorativa la bozza presentata dal relatore, chiarisce che il suo voto sarà di astensione e non favorevole, perché la sua proposta di allocazione della Guardia costiera in Italia meridionale (con i relativi pattugliatori) non è stata accettata. Anche la ulteriore proposta di ubicare i dragamine in un punto strategico del territorio italiano non è stata accolta. Rileva poi l'incapacità del governo a gestire il patrimonio del Ministero della difesa (nell'ordine di migliaia di miliardi), in quanto gli edifici delle caserme dell'esercito, degli ospedali militari (tra l'altro in buona parte inutilizzati) e dei distretti militari si trovano oggi, ad oltre cinquanta anni dalla loro costruzione, non più in zone periferiche ma incorporati nelle città con un valore di migliaia di miliardi. Ad un giusto processo di ristrutturazione delle Forze armate si fa seguire una serie di tagli che chiaramente implicano ricadute sociali negative. Spostare la data significa procrastinare una fine ingloriosa, con l'aggiunta di un duplice danno. Il primo è, chiaramente, per i lavoratori di quella zona, che non disponendo di un futuro certo non saranno messi in condizione di produrre con efficienza. Il secondo danno scaturisce dal fatto che questo ambito non può essere soggetto a programmazione per il suo sviluppo futuro.
Avrebbe potuto accettare la proposta del Governo qualora una legge speciale di deroga fosse stata approvata per un buon sfruttamento dell'area, mantenendo gli stipendi dei lavoratori fino all'inizio di attività alternative. Chiede di sapere come sia possibile per i lavoratori, con il livello dei salari percepiti, per i lavoratori spostarsi ad Augusta (cioè a 140 Km di distanza) e/o affittare una nuova abitazione.

Il senatore FORCIERI propone di valutare con attenzione l'impatto sociale dell'emanando decreto, ma, al contempo, di considerare le esigenze d'ordine sistematico che sono sottese all'impianto di fondo dello schema di decreto in titolo, finalizzato a favorire i radicali mutamenti cui stanno andando incontro le Forze armate. Ipotizza, quindi, una parziale riformulazione del punto 1) come segue:
"…..per Messina, ritenuta la complementarietà fra l'area tecnico-industriale per la quale si prevede la chiusura nel dicembre 2004 e quella tecnico-operativa, si sottolinea l'esigenza di evitare l'immediata soppressione degli enti e comandi indicati nelle tabelle C e D e la necessità di una valutazione globale e temporalmente contestuale, nella logica della creazione di un polo siciliano Messina-Augusta. Conseguentemente si esprimono riserve sulle programmate soppressioni e declassamenti; in special modo si esprime la contrarietà ai tempi indicati per la soppressione dei seguenti enti/comandi:
- Comando Militare Marittimo autonomo;
- Base navale di appoggio operativo.
- Sezione di commissariato e relativi magazzini.
- Direzione di Sanità.
- Centro telecomunicazioni secondario.
- Direzione del Genio Militare per la Marina.
- Nonché alla soppressione dei relativi enti di supporto;
- Battaglione logistico Aosta"

Una riformulazione analoga il senatore Forcieri propone per la tutela della Maddalena.


Il senatore GUBERT presenta una proposta di parere alternativa, che prevede un parere favorevole senza le condizioni poste dal relatore. In particolare:
"La 4a Commissione permanente (Difesa) del Senato,
valutato il decreto legislativo correttivo, relativo alla legge delega del 1995 sulla ristrutturazione delle Forze armate, esprime parere favorevole"

Il PRESIDENTE reputa opportuna una breve interruzione dei lavori e dispone la sospensione della seduta.

La seduta, sospesa alle ore 15,55, è ripresa alle ore 16.

Il relatore GIORGIANNI, accolte le osservazioni emerse nel corso della discussione, presenta la seguente nuova proposta di parere:
“La 4a Commissione permanente (Difesa) del Senato, esaminato in sede consultiva su atti del Governo il testo in titolo,
valutato che il decreto legislativo deve rispettare i principi della legge-delega del 1995, che ha espressamente fissato come criterio "le iniziative volte ad evitare negative ricadute sociali" (art. 1, comma 1, lettera e)
rilevato che esso, con le modifiche proposte dal presente parere, appare conforme ai principi e criteri direttivi contenuti nell'atto delegante,
sottolineata l'esigenza di favorire il processo di ristrutturazione delle Forze armate, ferma restando l'esigenza di evitare la modifica e/o la soppressione di reparti la cui storia nella II guerra mondiale ha illustrato l'Italia e di enti allocati in zone a struttura economico-sociale debole,
esprime parere favorevole subordinandolo alla presentazione annuale al Parlamento di una relazione periodica sullo stato di avanzamento della ristrutturazione.
Gli interventi governativi non debbono omettere di considerare le realtà sociali sottostanti, che si troverebbero a soffrire in maniera eccessiva e controproducente per "tagli" particolarmente dolorosi, e ciò in sintonia con la citata legge delega del 1995.
Il parere favorevole è quindi subordinato all'accoglimento delle seguenti condizioni:
1) per Messina, ritenuta la complementarietà fra l'area tecnico-industriale per la quale si prevede la chiusura nel dicembre 2004 e quella tecnico-operativa, si sottolinea l'esigenza di evitare l'immediata soppressione degli enti e comandi indicati nelle tabelle C e D e la necessità di una valutazione globale e temporalmente contestuale, nella logica della creazione di un polo siciliano Messina-Augusta. Conseguentemente si esprimono riserve sulle programmate soppressioni e declassamenti; in special modo si esprime la contrarietà per la soppressione così come modulata dei seguenti enti/comandi:
- Comando Militare Marittimo autonomo;
- Base navale di appoggio operativo.
- Sezione di commissariato e relativi magazzini.
- Direzione di Sanità.
- Centro telecomunicazioni secondario.
- Direzione del Genio Militare per la Marina.
- Nonché alla soppressione dei relativi enti di supporto;
- Battaglione logistico Aosta.
2) Sulla scorta delle stesse considerazioni, in riferimento alla Maddalena, è ritenuta la complementarietà fra l'area tecnico-industriale per la quale si prevede la chiusura nel dicembre 2004 e quella tecnico-operativa, si sottolinea l'esigenza di evitare l'immediata soppressione degli enti e comandi indicati nelle tabelle C e D e la necessità di una valutazione globale e temporalmente contestuale, nella logica della creazione di un polo sardo Messina-Augusta. Conseguentemente si esprimono riserve sulle programmate soppressioni e declassamenti; in special modo si esprime la contrarietà per la soppressione così come modulata dei seguenti enti/comandi:
comando militare Marittimo Marisardegna;
- base navale di appoggio operativo;
- centro telecomunicazioni secondario;
- direzione di sanità militare;
- nucleo logistico e relativi magazzini.
Si ritiene infine la necessità, che nell'ottica della programmata ristrutturazione, sia sin d'ora formalizzata la prevista allocazione in Messina della sede per l'Italia Meridionale della Guardia Costiera.
3) che non sia soppresso il 33° reggimento di artiglieria "Acqui", e che si consenta la sua collocazione all'Aquila.
4) Inoltre, la Commissione segnala l'opportunità di fissare in capo al Ministero della difesa, al fine di consentire l'acquisizione e l'accrescimento delle occorrenti professionalità dei medici militari, anche in ragione del loro impiego a sostegno della partecipazione italiana a missioni internazionali di mantenimento della pace, la potestà di stabilire le categorie di beneficiari non appartenenti all'amministrazione della Difesa che possono essere assistiti presso le strutture sanitarie militari, nei limiti delle disponibilità delle stesse, e la tipologia delle prestazioni erogabili. I rapporti (anche finanziari) scaturenti potranno essere definiti attraverso accordi contrattuali con le regioni interessate sulla base di convenzioni-quadro approvate con decreto del ministro della Sanità, sentita la conferenza Stato-Regioni. Infine, le prestazioni erogate dalle strutture sanitarie militari anche in favore di soggetti diversi da quelli indicati dal decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 1976, n. 1076, non dovranno dare luogo a recuperi o rimborsi."
5) che all'ultimo periodo del comma 3 dell'articolo 2 si elimini l'ultima frase della modifica proposta ossia la frase: " I riconoscimenti hanno luogo dando la precedenza alle procedure riguardanti gli ufficiali in servizio".

Il RELATORE valutata la contrarietà del Governo rispetto alla proposta base e preso atto delle indicazioni formulate nel corso della discussione dai rappresentanti dei vari Gruppi di maggioranza e di opposizione, recepisce la proposta del senatore Forcieri, integrata con le osservazioni del senatore Germanà. Egli evidenzia che detta proposta sembra riscuotere il consenso della maggioranza dei senatori e che la rimodulazione del testo lascia inalterato il contenuto della proposta base del relatore, recependo in particolare la necessità che la ristrutturazione dell'area tecnico-industriale e quella dell'area tecnico operativa avvengano contestualmente. In ogni caso dalla proposta risulta la netta contrarietà alla soppressione degli enti di Messina e di La Maddalena, nominativamente indicati. Ritiene peraltro opportuno integrare la proposta del senatore Forcieri con l'indicazione, in attuazione degli impegni governativi, della necessità "che nell'ottica della programmata ristrutturazione, sia sin d'ora formalizzata la prevista allocazione a Messina della sede dell'Italia meridionale." Solo così, a suo avviso, si può iniziare a dare una prospettiva concreta alla sopravvivenza delle strutture arsenalizie, in vista del mantenimento degli attuali livelli occupazionali e delle strutture di Marisicilia. Auspica l'unanimità o quantomeno la maggioranza dei consensi, ivi incluso quello del Governo.

Il sottosegretario MINNITI esprime la contrarietà del Governo a quanto prospettato e ribadisce quanto da lui già affermato nella seduta di ieri. In particolare sulla seconda proposta precisa che condivide la complementarietà fra l'area tecnico-industriale e quella tecnico-operativa e la necessità di evitare pericolose ricadute negative sui territori interessati alla soppressione, ritenendo necessario che i tempi di ristrutturazione di Messina e di La Maddalena siano modulati in modo tale da salvaguardare le esigenze prima indicate, ma valuta che il testo così come articolato contiene rigidità tali da ritenersi inaccettabili. Solo per queste ragioni esprime la contrarietà del Governo.

Il senatore GUBERT insiste nella sua controproposta e ne auspica l'approvazione.

Il senatore GERMANA' preannuncia la sua astensione, manifestando disappunto per il fatto che viene disatteso l'impegno assunto formalmente nell'interesse della città di Messina dal sottosegretario Abbate del precedente ministero.

Il senatore RAGNO, in dissenso dal suo Gruppo, preannunciando il voto favorevole all'odierna proposta del relatore, rileva come la città di Messina non possa essere mortificata sotto l'aspetto occupazionale, sociale ed economico. La politica non può essere totalmente condizionata da decisioni di organi non legislativi. Nel caso del provvedimento in esame vi sono tutte le condizioni per armonizzare le esigenze di carattere tecnico-organizzativo con le esigenze sociali ed occupazionali di una città fortemente penalizzata.

Il senatore PALOMBO, a nome del Gruppo Alleanza Nazionale, preannuncia la sua astensione, per le motivazioni già espresse.

Il senatore TABLADINI preannuncia, a nome del Gruppo Lega Nord per la Padania Indipendente, la sua astensione.

Il senatore NIEDDU a nome del Gruppo dei Democratici di sinistra, nell'intento di raggiungere il massimo consenso e di superare la contrarietà del Governo, avanza una proposta unificante dei punti 1 e 2 della nuova bozza di parere. Chiede al relatore ed al Governo di pronunciarsi sulla seguente riformulazione:
"1) per Messina e La Maddalena, ritenuta la complementarietà fra l'area tecnico-industriale e quella tecnico-operativa, nella logica della creazione di un polo siciliano Messina-Augusta e di un polo sardo La Maddalena-Cagliari, si sottolinea la necessità di modulare i tempi di attuazione delle ristrutturazioni dell'area tecnico-industriale e quelli dell'area tecnico-operativa. Conseguentemente, si esprime contrarietà per quanto riguarda la soppressione così come modulata dei seguenti enti/comandi:
· nella sede di Messina:
- Comando Militare Marittimo autonomo della Sicilia;
- Sezione di commissariato e relativi magazzini;
- Direzione di Sanità;
- Centro telecomunicazioni secondario;
- Direzione del Genio Militare per la Marina;
Nonché alla soppressione dei relativi enti di supporto;
- Battaglione logistico Aosta.
· nella sede di La Maddalena:
- Comando Militare Marittimo autonomo della Sardegna e relativi enti di supporto;
- comando militare Marittimo Marisardegna;
- base navale di appoggio operativo;
- centro telecomunicazioni secondario;
- direzione di sanità militare;
- nucleo logistico e relativi magazzini."

Il relatore GIORGIANNI fa suo tale testo e presenta un'ultima formulazione della sua proposta di parere. In particolare prende atto del parere nettamente contrario espresso dal rappresentante del Governo con riferimento alla proposta da lui presentata e manifesta il suo disappunto per le preannunziate astensioni del senatore Germanà e del senatore Palombo, avendo evidentemente frainteso il loro orientamento positivo sulle proposte presentate dal relatore. Ritiene che alla luce dell'andamento della discussione debba nella sua veste di relatore tenere in considerazione le indicazioni provenienti dai componenti della Commissione e pertanto, nel ribadire la sua assoluta contrarietà alle programmate soppressioni di alcuni enti allocati a Messina e a La Maddalena, accoglie la proposta emendativa del senatore Nieddu. Infatti, la contrarietà del Governo espressa sulla seconda proposta del relatore non esclude anche indicazioni positive, con particolare riferimento alla condivisione della prospettata necessità che i tempi della ristrutturazione dell'area tecnico-industriale di Messina e di La Maddalena (prevista per il dicembre 2004) e quella dell'area tecnico-operativa siano strettamente correlati. Ma in ogni caso la proposta del senatore Nieddu va integrata con la formalizzazione dell'impegno governativo sull'allocazione in Messina della sede per l'Italia meridionale della Guardia costiera. Alla luce delle suesposte considerazioni il relatore ritiene che la differenza tra la sua seconda proposta e quella prospettata dal senatore Nieddu è meramente letterale, in quanto lascia impregiudicata la valutazione delle indicazioni negative da lui espresse nella veste di relatore. Pertanto, nell'accettare la proposta emendativa del senatore Nieddu chiede che sia posta in votazione una bozza di parere del seguente tenore:
“La 4a Commissione permanente (Difesa) del Senato, esaminato in sede consultiva su atti del Governo il testo in titolo,
valutato che il decreto legislativo deve rispettare i principi della legge-delega del 1995, che ha espressamente fissato come criterio "le iniziative volte ad evitare negative ricadute sociali" (art. 1, comma 1, lettera e)
rilevato che esso, con le modifiche proposte dal presente parere, appare conforme ai principi e criteri direttivi contenuti nell'atto delegante,
sottolineata l'esigenza di favorire il processo di ristrutturazione delle Forze armate, ferma restando l'esigenza di evitare la modifica e/o la soppressione di reparti, la cui storia nella II guerra mondiale ha dato lustro all'Italia e di enti allocati in zone a struttura economico-sociale debole,
esprime parere favorevole subordinandolo alla presentazione annuale al Parlamento di una relazione periodica sullo stato di avanzamento della ristrutturazione.
Gli interventi governativi non debbono omettere di considerare le realtà sociali sottostanti, che si troverebbero a soffrire in maniera eccessiva e controproducente per "tagli" particolarmente dolorosi, e ciò in sintonia con la citata legge delega del 1995.
Il parere favorevole è quindi subordinato all'accoglimento delle seguenti condizioni:
2) per Messina e La Maddalena, ritenuta la complementarietà fra l'area tecnico-industriale e quella tecnico-operativa, nella logica della creazione di un polo siciliano Messina-Augusta e di un polo sardo La Maddalena-Cagliari, si sottolinea la necessità di modulare i tempi di attuazione delle ristrutturazioni dell'area tecnico-industriale e quelli dell'area tecnico-operativa. Conseguentemente, si esprime contrarietà per quanto riguarda la soppressione così come modulata dei seguenti enti/comandi:
· nella sede di Messina:
- Comando Militare Marittimo autonomo della Sicilia;
- Sezione di commissariato e relativi magazzini;
- Direzione di Sanità;
- Centro telecomunicazioni secondario;
- Direzione del Genio Militare per la Marina;
Nonché alla soppressione dei relativi enti di supporto;
- Battaglione logistico Aosta.
· nella sede di La Maddalena:
- Comando Militare Marittimo autonomo della Sardegna e relativi enti di
supporto.
- comando militare Marittimo Marisardegna;
- base navale di appoggio operativo;
- centro telecomunicazioni secondario;
- direzione di sanità militare;
- nucleo logistico e relativi magazzini.
2) che non sia soppresso il 33° reggimento di artiglieria "Acqui", permanendo la sua collocazione all'Aquila.
3) Inoltre, la Commissione segnala l'opportunità che sia fissato in capo al Ministero della difesa, al fine di consentire l'acquisizione e l'accrescimento delle occorrenti professionalità dei medici militari, anche in ragione del loro impiego a sostegno della partecipazione italiana a missioni internazionali di mantenimento della pace, la potestà di stabilire le categorie di beneficiari non appartenenti all'amministrazione della Difesa che possono essere assistiti presso le strutture sanitarie militari, nei limiti delle disponibilità delle stesse, e la tipologia delle prestazioni erogabili. I rapporti (anche finanziari) scaturenti potranno essere definiti attraverso accordi contrattuali con le regioni interessate sulla base di convenzioni-quadro approvate con decreto del ministro della Sanità, sentita la conferenza Stato-Regioni. Infine, le prestazioni erogate dalle strutture sanitarie militari anche in favore di soggetti diversi da quelli indicati dal decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 1976, n. 1076, non dovranno dare luogo a recuperi o rimborsi.
4) che all'ultimo periodo del comma 3 dell'articolo 2 si elimini l'ultima frase della modifica proposta ossia la frase: " I riconoscimenti hanno luogo dando la precedenza alle procedure riguardanti gli ufficiali in servizio"

Il sottosegretario MINNITI, nel ribadire la sua stima personale ed il suo apprezzamento per il lavoro svolto dal senatore Giorgianni che ha cercato di contemperare le varie esigenze emerse nel corso dell'articolata discussione, dichiara che su quest'ultima proposta di parere il Governo si rimetterà alla volontà della Commissione.
Precisa a tal proposito che ritiene inopportuno inserire nel parere la parte relativa all'allocazione in Messina della sede della Guardia costiera per l'Italia meridionale, fermo restando l'impegno del Governo nei termini già espressi.

Infine, previo accertamento del numero legale, l'ultima versione della bozza di parere illustrata dal relatore è posta ai voti ed approvata.

La seduta termina alle ore 17.