TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13a)

MARTEDI' 26 GENNAIO 1999

276ª Seduta

Presidenza del Presidente
GIOVANELLI

Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno, con delega per la protezione civile, Barberi.

La seduta inizia alle ore 15,15.


IN SEDE CONSULTIVA
(3662-ter) Misure relative all'assicurazione contro le calamità naturali, risultante dallo stralcio, deliberato dall'Assemblea il 18 dicembre 1998, dell'articolo 39 del testo proposto dalla
5a Commissione per il disegno di legge d'iniziativa governativa
(Parere alla 10a Commissione. Questione di competenza)

Il presidente GIOVANELLI ricorda che sul contenuto del provvedimento in esame la Commissione si è già soffermata a lungo allorché esso costituiva un articolo del disegno di legge collegato n. 3662. Quale disegno di legge derivante dallo stralcio di tale articolo, esso risulta ora assegnato in via primaria alla 10a Commissione, privilegiando evidentemente la circostanza che da un punto di vista formale viene disciplinato un nuovo meccanismo assicurativo. Poichè tuttavia tale disciplina concerne una fattispecie assolutamente particolare, quale il caso di calamità naturali, la specialità della materia avrebbe dovuto attrarre il punto di vista contrattualistico, facendone derivare - così come avviene ogni qualvolta che un provvedimento concerne una calamità naturale in un qualunque settore - la competenza nella 13a Commissione. Di conseguenza, senza soffermarsi sul merito, tra l'altro già trattato in sede del parere reso a suo tempo alla 5a Commissione sul collegato prima citato, propone di sollevare questione di competenza al fine di rivendicare la competenza in via primaria sul provvedimento. Ritiene peraltro opportuno rendere noto alla Commissione che da parte del Governo è stato presentato un emendamento al cosidetto collegato ordinamentale (A.S. 3593-A) all'esame delle Commissioni riunite 5a e 11a, con il quale si delega il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi diretti a disciplinare l'assicurazione contro le calamità naturali. Nel sottolineare la rilevanza della disciplina proposta che di fatto viene a sottrarre una parte non secondaria della gestione dell'emergenza al disegno di legge-quadro sulle calamità naturali più volte annunciato dal Governo, esprime l'avviso che la Commissione dovrebbe potersi pronunciare su detta disciplina, rischiando altrimenti di veder vanificata una parte importante del lavoro svolto sulla materia e di essere invece chiamata ad esprimersi in sede consultiva su un provvedimento che probabilmente non sarà esaminato, qualora l'emendamento al disegno di legge 3593-A venga approvato.

Interviene per alcune precisazioni il sottosegretario BARBERI il quale, dopo aver rilevato che da parte del Governo è stata assicurata un'assoluta correttezza informativa, avendo egli stesso provveduto ad inoltrare copia dell'emendamento alla Commissione, fa presente che la disciplina in esso proposta tiene ampliamente conto delle osservazioni e critiche rese in sede di esame del disegno di legge n. 3662. La scelta di presentare l'emendamento in questione al collegato ordinamentale risponde all'esigenza di usufruire di un binario privilegiato da un punto di vista temporale, così come a suo tempo la decisione dello stralcio in luogo di una mera soppressione rispondeva all'esigenza di dover comunque compensare il fondo globale negativo inscritto a carico dello stato di previsione del Ministero dei lavori pubblici. In conclusione, conviene senz'altro sull'esigenza che la Commissione possa esaminare e pronunciarsi sull'emendamento attraverso gli strumenti procedurali più consoni.

Si apre il dibattito.

Interviene il senatore VELTRI, giudicando apprezzabili le innovazioni proposte dal Governo nell'emendamento annunciato dal sottosegretario Barberi al disegno di legge n. 3593; ne riconosce l'urgenza, alla luce delle argomentazioni di copertura che vedono gravare la relativa spesa su un fondo negativo, ma lamenta il pericolo di un'espropriazione delle sedi parlamentari competenti in guisa di quanto avvenuto nella fissazione dei criteri di delega per il recepimento di direttive comunitarie sulle acque. Invita pertanto il Presidente della Commissione ad individuare gli strumenti più idonei per compartecipare alla decisione, che altrimenti resterebbe soltanto delle Commissioni riunite 5a e 11a. Per quanto riguarda il disegno di legge n. 3662-ter, concorda con la proposta di sollevare conflitto di competenza.

Il senatore BORTOLOTTO dichiara che nella seduta del 18 dicembre scorso l'indicazione dell'Assemblea fu quella di trasporre il testo sull'assicurazione contro le calamità naturali - contenuto nell'articolo 39 del disegno di legge n. 3662 - nel primo disegno di legge utile, avente valenza ordinamentale: forse tale scelta non fu assunta considerando che il riparto delle competenze avrebbe potuto penalizzare - in forza di un criterio di prevalenza, nell'ambito di norme eterogenee - la 13a Commissione, ma alla Presidenza del Senato occorrerebbe precisare che la richiesta che si avanza è eminentemente quella di non lasciare la questione priva di un pronunciamento da parte della sede parlamentare più competente nel merito.

Il senatore MANFREDI invita a cogliere l'occasione per sottoporre alla Presidenza del Senato l'opportunità di una revisione delle competenze tra le Commissioni parlamentari; nel merito, l'emendamento annunciato dal Governo sul disegno di legge n. 3593 rappresenta un miglioramento del testo del disegno di legge n. 3662-ter, per cui dovrebbe essere consentito alla Commissione di pronunciarsi proprio sull'emendamento, semmai cogliendo l'occasione rappresentata dalla sede consultiva.

Il senatore SPECCHIA rivendica il dovere della Commissione ambiente di esaminare le proprie materie di competenza - tra le quali indubitabilmente rientrano le calamità naturali, anche per le loro ricadute in altri settori e compresa la questione della copertura assicurativa dei danni - nella sede primaria: ciò potrà avvenire sollevando tempestivamente il conflitto di competenza proposto dal Presidente sul disegno di legge n. 3662-ter. Sarà in riferimento a testi formalmente assegnati alla Commissione che si potrà esprimere una posizione politica, nell'ambito della quale il Gruppo di Alleanza Nazionale reitera i suoi dubbi sul meccanismo della delega al Governo; al contrario, dell'emendamento presentato alle Commissioni riunite 5a e 11a - nonchè del discutibile metodo seguito dal Governo, nella presentazione così come nella sede prescelta - si dovrà trattare altrove, investendo i Gruppi di appartenenza fino a sottoporre la questione all'Assemblea quando verrà in discussione il disegno di legge n. 3593.

Il senatore CARCARINO valuta eterogeneo il contenuto del disegno di legge n. 3662-ter, che potrebbe a ragione essere deferito alle Commissioni 8a, 10a e 13a: si sollevi pure il conflitto che la Presidenza ritiene di ravvisare, ma occorre fornire al più presto un indirizzo al Governo da parte della sede che più propriamente si è occupata in passato delle calamità naturali; in tal senso, pronunciarsi sull'emendamento proposto al disegno di legge n. 3593 può rappresentare un'occasione, a patto che si introducano quei correttivi che migliorerebbero ulteriormente un testo, già notevolmente progredito rispetto alla versione originaria dell'articolo 39 del disegno di legge n. 3662.

Il senatore CAPALDI, convenuto sull'opportunità di sollevare conflitto di competenza nei confronti della 10a Commissione, giudica singolare - e da valutare politicamente in seno ai Gruppi - la scelta del Governo di non proseguire sul testo del disegno di legge nato dallo stralcio del 18 dicembre scorso, preferendo un'altra sede presso altra Commissione (peraltro non coincidente con quella di merito).

Il sottosegretario BARBERI replica agli intervenuti dichiarando che, nella seduta del 18 dicembre scorso, all'atto dello stralcio i Gruppi richiesero al Governo l'impegno ad inserire al più presto il contenuto dell'articolo 39 del disegno di legge n. 3662 in un testo ordinamentale dall'imminente esame; l'emendamento proposto rappresenta l'adempimento di tale impegno, oltre ad essere un significativo progresso nella rimozione degli ostacoli frapposti sinora al riconoscimento in via di principio di un diritto al risarcimento del danno.

La Commissione conviene infine sulla proposta del Presidente di sollevare conflitto di competenza sul disegno di legge n. 3662-ter e gli dà mandato a sottoporre al Presidente del Senato la richiesta di esprimersi in sede consultiva sulla disciplina introdotta con l'emendamento governativo, dianzi citato, al disegno di legge n. 3593-A.

La seduta termina alle ore 16,50.