64ª Seduta pubblica
Giovedì 11 luglio 2013 alle ore 09:34
L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl costituzionale n. 813, nel testo proposto dalla Commissione che reca istituzione del Comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed elettorali, e del connesso ddl costituzionale n. 343.
Il disegno di legge prevede l'istituzione di un Comitato parlamentare, composto da venti deputati e venti senatori, nominati dai Presidenti delle Camere tra i componenti delle Commissioni affari costituzionali dei due rami del Parlamento, su designazione dei Gruppi. Il Comitato è chiamato a esaminare in sede referente i progetti di legge costituzionale relativi ai Titoli I, II, III e V della parte seconda della Costituzione, nonché i conseguenti progetti di legge ordinaria di riforma dei sistemi elettorali. E' fissato un termine di diciotto mesi per la conclusione dei lavori: al Comitato sono riservati sei mesi per completare l'esame in sede referente; ciascun ramo del Parlamento ha poi tre mesi di tempo per esaminare i progetti di legge e l'intervallo tra la prima e la seconda deliberazione è ridotto a quarantacinque giorni. E' prevista, infine, la possibilità di un referendum confermativo anche nel caso in cui il testo di legge sia approvato a maggioranza dei due terzi delle Camere.
Nella seduta pomeridiana del 9 luglio si è conclusa la discussione generale, si sono svolte le repliche della relatrice, senatrice Finocchiaro (PD), e del Ministro per le riforme istituzionali Quagliarello.
Nell'odierna seduta antimeridiana si è conclusa la votazione degli articoli e degli emendamenti. Sono state approvate esclusivamente le proposte di modifica presentate dalla relatrice, riguardanti composizione e competenza del Comitato. L'emendamento 1.300 prevede l'integrazione dell'Ufficio di Presidenza, in sede di programmazione dei lavori, con i rappresentanti dei Gruppi parlamentari. Gli emendamenti 2.300 e 4.300 estendono la procedura speciale, in materia elettorale, esclusivamente ai conseguenti progetti di legge ordinaria concernenti i sistemi di elezione delle due Camere. L'emendamento 2.301 attribuisce al Comitato anche l'esame e l'elaborazione delle modificazioni strettamente connesse ad altre disposizioni della Costituzione.
Prima di passare all'esame degli articoli sono stati approvati ordini del giorno, a prima firma del senatore Calderoli (LN-Aut), che impegnano il Governo a considerare il termine di diciotto mesi essenziale ai fini della coerenza programmatica della sua azione; a evitare interferenze della Commissione dei saggi che possano limitare l'autonomia del Comitato parlamentare; a rispettare l'autonomia di Regioni ordinarie, Regioni a Statuto speciale ed enti locali; a promuovere le intese con le autonomie territoriali di cui agli articoli 116 e 117 della Costituzione; a realizzare il federalismo fiscale attraverso l'applicazione dei costi standard. Il Senato è impegnato, inoltre, a finalizzare la riforma costituzionale a un ridimensionamento dei costi della politica.
All'articolo 1 è stato accolto un ordine del giorno del senatore Di Biagio (SCpI) che tutela la rappresentanza dei parlamentari eletti nella circoscrizione estero. All'articolo 2 è stato accolto un ordine del giorno, a prima firma della senatrice Bisinella (LN-Aut), che impegna a rivedere la legge elettorale nel senso di attribuire agli elettori la possibilità di scegliere gli eletti. All'articolo 6 è stato accolto un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle sulla possibilità di realizzare una piattaforma telematica sul sito del Parlamento per una discussione pubblica on line dei temi della revisione costituzionale e della conseguente riforma elettorale.
Le dichiarazioni di voto e la votazione finale si svolgeranno nella seduta pomeridiana.