578ª Seduta pubblica
Martedì 16 febbraio 2016 alle ore 16:35
L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 2081, recante regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze, e connessi.
Il Capo I (articoli da 1 a 10) introduce l'istituto dell'unione civile tra persone dello stesso sesso quale specifica formazione sociale; disciplina le modalità per la costituzione delle unioni civili e ne delinea le cause di impedimento; definisce diritti e doveri derivanti dall'unione; estende alle parti le disposizioni in materia di diritti successori dei coniugi; permette alla parte dell'unione civile di ricorrere all'adozione non legittimante nei confronti del figlio naturale dell'altra parte; disciplina lo scioglimento dell'unione. Il Capo II (articoli da 11 a 23) definisce la convivenza di fatto; stabilisce doveri di reciproca assistenza, diritti di permanenza nella casa comune di residenza, l'obbligo di mantenimento in caso di cessazione; parifica i diritti del convivente superstite a quelli del coniuge superstite; enuncia le cause di nullità del contratto di convivenza.
Nella seduta del 12 febbraio, dopo una discussione sull'organizzazione dei lavori, sono stati illustrati gli emendamenti riferiti all'articolo 1.
Nella seduta di oggi, al termine di una lunga discussione sul cosiddetto supercanguro, è stata approvata la proposta della sen. De Petris (SEL) di rinviare l'esame a domani. Il supercanguro è l'emendamento 01.6000 presentato dal sen. Marcucci (PD), il primo del fascicolo. Si tratta di un emendamento premissivo all'articolato, che riassume il contenuto dell'intero ddl e fa decadere le altre proposte di modifica.
Il sen. Centinaio (LN) ha ritirato circa 4.500 emendamenti, ricordando che la Lega Nord era disponibile a ritirare il 90 per cento delle proposte a fronte del ritiro dell'emendamento canguro, ma il PD non ha accettato l'accordo per timore di votazioni rischiose. I sen. Quagliarello (GAL), Schifani (AP) e Compagna (CR) hanno sollevato forti perplessità sulla legittimità costituzionale dell'emendamento canguro, che appare privo di contenuto modificativo. Secondo il sen. Quagliarello (GAL) si tratta di un mero espediente per eliminare proposte scomode per il PD. La questione è tanto più grave perché la Commissione è stata espropriata delle sue prerogative e la votazione del ddl finisce per essere un voto di fiducia mascherato. Il sen. Quagliarello (GAL) ha chiesto alla Presidenza di dichiarare improponibile tutto o parte dell'emendamento, che si inserisce in modo illogico, impreciso e contraddittorio nel testo del ddl; in via subordinata, ha chiesto di modificare l'ordine delle votazioni, rispettando la prescrizione regolamentare secondo cui si mettono ai voti per prime le proposte più lontane dal testo. Ha rivolto infine un appello ad una discussione libera con pochi emendamenti, votati a scrutinio palese. Il sen. Paolo Romani (FI-PdL) si è appellato al Presidente, garante delle regole e della discussione di merito, affinché non ponga in votazione il supercanguro, in tutto o in parte, e convochi una Conferenza dei Capigruppo o la Giunta del Regolamento. Secondo il sen. Casini (AP) il decoro del Parlamento è mortificato dalla procedura del supercanguro, che impedisce il confronto di merito. La volontà della Lega di ritirare gli emendamenti, evidenzia le responsabilità del PD che può scegliere di consentire un confronto libero e civile oppure vincere a carte truccate. Il sen. Zanda (PD) ha ricordato che l'iter del ddl inizia nel 2013; la Commissione ha dedicato al ddl 69 sedute, ma il lavoro è stato interrotto da un forte ostruzionismo. Questa mattina si è tenuto un incontro che ha confermato le distanze: alcuni Gruppi non vogliono la legge sulle unioni civili; il PD, invece, vuole la legge, che è richiesta dalla Corte costituzionale e dall'Unione europea, e il legislatore ha il dovere di varare un provvedimento coerente. Secondo il sen. Zanda (PD) sarebbe stata agibile una discussione con duecento o trecento emendamenti e con una ventina di voti segreti, ma questo risultato non è stato raggiunto. Il Capogruppo del PD ha quindi invitato a iniziare le votazioni, affermando che l'emendamento Marcucci non elimina tutte le proposte di modifica e, in ogni caso gli articoli saranno votati singolarmente e saranno possibili votazioni segrete. Il sen. Palma (FI-PdL) ha negato che l'Aula non voglia la legge sulle unioni civili: alcuni Gruppi non vogliono una legge incostituzionale che contrabbandi il matrimonio egualitario per unione civile e contempli l'adozione del figlio anche adottivo del partner, che apre la strada alla maternità surrogata. Non si comprende per quale ragione non sia gestibile una discussione con 500 emendamenti della Lega e 60 emendamenti del PD. La legge avrà un impatto sociale enorme: tutte le forze politiche hanno il diritto di manifestare le loro posizioni. Il sen. Palma (FI-PdL) ha chiesto infine alla Presidenza di esplicitare gli effetti preclusivi e le conseguenze sull'articolo 5, che scaturirebbero dall'approvazione dell'emendamento Marcucci. Il sen. Airola (M5S) ha ricordato le forzature e le violazioni regolamentari che hanno segnato la legislatura: i lavori interrotti in Commissione, il supercanguro escogitato durante la discussione della legge elettorale, i voti segreti negati durante l'esame del ddl costituzionale. Ha giudicato antidemocratica la procedura del supercanguro e ha proposto di discutere e votare palesemente i 500 emendamenti rimasti, ritenendo infondate le paure del PD. Favorevole al ddl, il sen. Falanga (AL) ha rilevato che potrebbe esservi una contraddizione tra l'approvazione dell'emendamento Marcucci, che afferma il principio dell'adozione, ed un'eventuale reiezione, con voto segreto, dell'articolo 5 sulla step child adoption. Ha invitato quindi i Capigruppo a fare una riflessione per varare una normativa coerente. Secondo il sen. Schifani (AP) l'approvazione dell'emendamento Marcucci precluderebbe la votazione dell'articolo 5, impedendo la manifestazione della libertà di coscienza. Secondo il sen. Maran (PD), la Lega si oppone ai diritti delle coppie omosessuali non alla step child adoption bensì. La sen. Doris Lo Moro (PD) ha accusato M5S di nascondersi dietro le procedure e di non assumersi le sue responsabilità. Secondo la sen. Mussini (Misto) è grottesco e strumentale difendere i diritti dei cittadini e avallare la procedura del supercanguro, che è contraria alla democrazia parlamentare. Il PD dovrebbe avere il coraggio delle proprie idee e consentire la votazione degli emendamenti. La sen. De Petris (SEL), che ha sollecitato più volte la calendarizzazione del ddl sulle unioni civili, ha auspicato il ripristino di un modo ordinato di legiferare. Ha ricordato che i senatori di AP non hanno difeso le regole quando era in discussione il ddl di riforma costituzionale. Ha invitato infine il Presidente a sospendere i lavori per consentire una riflessione pacata che consenta di procedere nel rispetto delle regole.
In apertura di seduta il Presidente Grasso ha comunicato la ricostituzione del Gruppo Conservatori e Riformisti: il venir meno del requisito di consistenza numerica è stato superato con l'adesione del sen. Compagna, già appartenente a GAL. La sen. Bonfrisco (CR) ha ringraziato i senatori del movimento Idea per aver consentito la sopravvivenza di un Gruppo nato con l'obiettivo di rispettare il vincolo contratto con gli elettori di centrodestra: condurre un'opposizione seria e costruttiva, contrastando il Patto del Nazareno e la costruzione per vie traverse del Partito della Nazione. Secondo i sen. Paolo Romani (FI-PdL) e Centinaio (LN), prima di procedere allo scioglimento del Gruppo, il Presidente del Senato avrebbe dovuto valutare la questione nell'ambito del Consiglio di Presidenza. Il Presidente Grasso ha ricordato, ai sensi dell'articolo 14 del Regolamento, che un Gruppo con meno di dieci componenti non è dichiarato sciolto soltanto se rappresenta un partito organizzato in almeno 15 Regioni.
Il Presidente Grasso ha comunicato che, per garantire il rispetto della disciplina sulla rilevazione delle presenze, i senatori che si allontanano dall'Aula devono portare le tessere di votazione che, diversamente, saranno ritirate in via cautelare. I sen. Palma (FI-PdL) e Falanga (AL) hanno chiesto precisazioni.