Mercoledì 16 Settembre 2015 alle ore 16:30
506ª Seduta pubblica
Senato TV
506ª Seduta pubblica
Mercoledì 16 settembre 2015 alle ore 16:30
La Conferenza dei Capigruppo ha approvato a maggioranza modifiche al calendario corrente, inserendovi il ddl n. 1429-B di riforma costituzionale e, ove concluso in Commissione, il ddl sulle unioni civili. Per l'esame del ddl costituzionale, che inizierà domani, sono previste sedute uniche: mercoledì 23 settembre si concluderà la discussione generale e scade il termine per la presentazione di emendamenti.
La comunicazione del Presidente Grasso è stata seguita da numerosi interventi. Il sen. Castaldi (M5S) si è dichiarato disgustato dalla forzatura regolamentare e ha proposto di modificare il calendario, prevedendo la normale conclusione dell'esame in Commissione. La proposta è stata condivisa dalla sen. Anna Bonfrisco (CR). La sen. De Petris (Misto-SEL) ha parlato di commedia organizzata, che può finire in una tragedia per la Costituzione italiana. Nonostante siano stati ritirati gli emendamenti in sede referente, il Governo, che non ha i numeri in Commissione, ha imposto, con il passaggio in Assemblea, l'ennesima deroga alla procedura prevista dall'articolo 138 della Costituzione. La Capogruppo di Misto-SEL ha proposto infine di discutere venerdì prossimo le unioni civili e il reddito minimo garantito. Il sen. Paolo Romani (FI-PdL) ha espresso sgomento e inquietudine per l'immediata calendarizzazione della riforma costituzionale, in mancanza di una decisione sull'emendabilità dell'articolo 2 e con una maggioranza che non ha manifestato la volontà di varare una riforma condivisa. Il Capogruppo di FI ha proposto infine di lasciare invariato il calendario. Il sen. D'Anna (AL) ha annunciato voto favorevole al nuovo calendario. Secondo il sen. Centinaio (LN) l'accelerazione della riforma costituzionale, che non costituisce una priorità del Paese, risponde alla logica della prova di forza del premier nei confronti della minoranza del PD. Il Capogruppo di LN ha proposto di modificare il calendario, inserendovi una comunicazione del Governo sull'immigrazione. Il sen. Ferrara (GAL) ha evidenziato che la modifica del calendario fa immediato seguito al fallimento delle trattative interne al PD. La sen. Bisinella (Misto) ha rilevato che l'ostruzionismo di LN e M5S ha dato l'assist al Governo per eludere il confronto di merito in Commissione. Il sen. Palma (FI-PdL), presidente della Commissione giustizia, ha segnalato l'impossibilità, stante la programmazione dei lavori d'Aula, di concludere l'esame in Commissione del ddl sulle unioni civili. Il sen. Airola (M5S) ha proposto di sopprimere per il ddl sulle unioni civili l'espressione "ove concluso in Commissione". Il sen. Endrizzi (M5S) ha chiesto al Presidente di convocare la Giunta del Regolamento per accertare vizi di costituzionalità nella procedura. Il sen. Caliendo (FI-PdL) ha proposto di spostare il termine di presentazione degli emendamenti per aprire uno spazio di mediazione che consenta un accordo. Il sen. Volpi (LN) ha rilevato che il premier sta contravvenendo all'impegno assunto con il Presidente della Repubblica di aprire un confronto con le opposizioni. Il sen. Corsini (PD), che per ragioni di disciplina di Gruppo voterà a favore del nuovo calendario, si è dichiarato contrario alla decisione della Conferenza dei Capigruppo, ha invitato il Governo a proseguire il confronto e ha negato la volontà dei cosiddetti dissenti di far cadere l'Esecutivo. Il sen. Minzolini (FI-PdL) ha rilevato la distanza siderale tra l'alto profilo della discussione in Assemblea costituente e la situazione odierna, caratterizzata da manovre ambigue e trattative che nulla hanno a che fare con il merito della riforma. Proposte di modifica del calendario sono state avanzate anche dai sen. Cotti (M5S), D'Alì, Piccoli, Bertacco, Amidei, Marin, Malan, Gibiino, Scilipoti, Maria Rizzotti, Mandelli, Ceroni, Aracri, Floris, Anna Maria Bernini (FI-PdL), che hanno criticato l'arroganza del Presidente del Consiglio. Tutte le proposte di modifica del calendario sono state respinte.