497ª Seduta pubblica
Martedì 4 agosto 2015 alle ore 09:31
L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 1577-B, recante Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
Nella seduta di ieri sono stati approvati, senza modifiche, i primi undici articoli dopo che il relatore, nel riferire sulle principali integrazioni apportate dalla Camera, ha ricordato in particolare l'accelerazione dei procedimenti relativi a insediamenti produttivi e opere pubbliche e la delega sul processo contabile.
Nella seduta di oggi sono stati approvati, senza modifiche, i restanti articoli. L'articolo 12, aggiunto dalla Camera dei deputati, detta disposizioni relative a incarichi direttivi presso l'Avvocatura dello Stato. All'articolo 13, che detta principi di delega per semplificare le attività degli enti pubblici di ricerca, sono stati accolti un ordine del giorno del sen. Bocchino (Misto) sulla definizione del ruolo di ricercatore e un ordine del giorno della sen. Fucksia (M5S) riguardante l'indipendenza della ricerca. L'articolo 14 riguarda la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nelle amministrazioni pubbliche, mentre l'articolo 15, introdotto dalla Camera, riguarda il procedimento disciplinare del personale militare. Sugli articoli da 16 a 19, contenenti criteri per le deleghe in materia di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, partecipazioni societarie, servizi pubblici locali di interesse economico generale, M5S ha posto l'accento su una maggiore trasparenza dei criteri di nomina degli organi di amministrazione e controllo delle società a partecipazione pubblica. In tema di servizi locali, SEL e M5S hanno evidenziato la necessità di rispettare il referendum popolare contro la privatizzazione dell'acqua. Sull'articolo 20, introdotto dalla Camera, che concede una delega per il riordino e la ridefinizione della disciplina processuale del contenzioso davanti alla Corte dei conti, è stato accolto un ordine del giorno del sen. Crimi (M5S) riguardante la responsabilità contabile degli amministratori e dipendenti di società pubbliche. La Camera non ha modificato l'articolo 21, che delega il Governo ad abrogare o modificare disposizioni legislative che prevedono provvedimenti non legislativi di attuazione, e gli articoli 22 e 23, recanti la clausola di salvaguardia per le Regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano e la clausola di invarianza finanziaria.
Nelle dichiarazioni di voto finale hanno annunciato voto contrario i sen. Bruni (CR), Giovanni Mauro (GAL), Volpi (LN), Loredana De Petris (SEL), Crimi (M5S), Mazzoni (AL), Paola Pelino (FI-PdL). Hanno annunciato voto favorevole i sen. Federica Chiavaroli (AP) e Cociancich (PD), che ha auspicato una maggiore collaborazione tra pubblico e privato. Oltre a denunciare l'ampiezza e il numero delle deleghe concesse, le opposizioni hanno criticato, in particolare, i poteri sostitutivi del Presidente del Consiglio sugli insediamenti produttivi e le opere pubbliche; le modalità di conferimento degli incarichi dirigenziali che rafforzano la presa della politica sull'amministrazione; la riduzione della partecipazione ai processi decisionali e l'estensione del silenzio assenso alle soprintendenze per la tutela del paesaggio; la soppressione del segretario comunale, figura garante della legalità amministrativa; lo smembramento del Corpo forestale dello Stato, che indebolisce la tutela dell'ambiente e del territorio; la delega in bianco sulle società partecipate; l'intervento centralistico sui servizi pubblici locali e la minor tutela dell'interesse pubblico. Secondo FI il Governo spaccia per riforma una mera riorganizzazione amministrativa, che non fissa peraltro standard di efficienza, qualità e costo dei servizi.
Il Ministro delle infrastrutture e trasporti Delrio ha reso un'informativa sui gravi disagi verificatisi recentemente all'aeroporto di Fiumicino, che dal 6 maggio è interessato da incidenti. Il Ministro, nel riferire sui dati acquisiti da ENAC sull'incendio del 29 luglio scorso, ha rilevato la necessità di migliorare la dotazione dei vigili del fuoco, il coordinamento, la gestione ordinaria delle partenze in situazioni di congestione. La fragilità operativa dell'aeroporto dipende, secondo il Ministro, dagli scarsi investimenti degli anni passati. Il Governo, che ha previsto un aumento degli investimenti nel 2016, si attende un miglioramento dei servizi dall'esito della gara europea che ridurrà a tre gli operatori dello scalo.
Nel conseguente dibattito hanno preso la parola i sen. Mazzoni (AL), Pagnoncelli (CR) e Matteoli (FI-PdL), i quali hanno evidenziato la necessità di adeguare le infrastrutture in vista del giubileo e di evitare ulteriori danni di immagine al Paese; Candiani (LN), che ha posto l'accento sui legami tra mafia capitale e gestione aeroportuale; Cervellini (SEL), che ha proposto l'istituzione di una Commissione d'inchiesta; Mancuso (AP), che ha suggerito di spostare i voli low cost, aumentare il personale di vigilanza, azzerare i vertici; Scibona (M5S), che ha evidenziato l'inadeguatezza del piano aeroporti, troppo condizionato da interessi elettorali; Astorre (PD), che ha invitato a vigilare sull'attuazione degli investimenti.
L'Assemblea ha poi avviato l'esame del ddl n. 2021 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83, recante misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell'amministrazione giudiziaria, già approvato dalla Camera dei deputati.
Il relatore, sen. Casson (PD), ha riferito sui contenuti del provvedimento che, originariamente di 24 articoli, risulta ora composto da 34 articoli a seguito delle numerose integrazioni introdotte dalla Camera. Il Titolo I (articoli da 1 a 11) reca disposizioni in materia di procedure concorsuali; il Titolo II (articoli da 12 a 15) verte sulle procedure esecutive; il Titolo III (articoli 16 e 17) riguarda misure fiscali; il Titolo IV (articoli da 18 a 21-octies), che ha subito il maggior numero di modifiche durante l'esame presso la Camera, reca previsioni in materia di efficienza della giustizia e processo telematico; il Titolo V (articoli da 22 a 24) detta una disciplina transitoria. I primi 11 articoli modificano la legge fallimentare e riguardano il concordato preventivo, i requisiti del curatore, la chiusura del fallimento, la definizione delle procedure concorsuali, gli effetti dei contratti in corso di esecuzione, l'accordo di ristrutturazione dei debiti, gli atti di liquidazione. L'articolo 13 modifica la disciplina dell'esecuzione forzata. L'articolo 16 modifica la disciplina fiscale delle svalutazioni e delle perdite su crediti. L'articolo 18 disciplina il trattenimento in servizio dei magistrati ordinari e contabili. L'articolo 18-bis detta disposizioni per il ricambio generazionale nella magistratura ordinaria. L'articolo 19 riguarda il processo civile telematico. L'articolo 21-bis reca misure fiscali che incentivano la degiurisdizionalizzazione. L'articolo 21-ter riguarda i soggetti che hanno completato il tirocinio formativo. L'articolo 21-quater detta misure per riqualificare il personale dell'amministrazione giudiziaria. L'articolo 21-octies, per bilanciare continuità dell'attività produttiva e sicurezza nell'Ilva di Taranto, prevede che l'attività degli stabilimenti di interesse strategico nazionale possa proseguire per un periodo di dodici mesi dall'adozione di misura cautelare di sequestro, se entro trenta giorni viene presentato e comunicato all'autorità giudiziaria un piano di misure aggiuntive, anche provvisorie, per la tutela della sicurezza dei lavoratori.
Le pregiudiziali di costituzionalità presentate dalle opposizioni sono state respinte. La sen. Erika Stefani (LN) ha posto l'accento sull'assenza dei presupposti costituzionali di necessità e urgenza e sull'eterogeneità del decreto. Anche il sen. Caliendo (FI-PdL) ha denunciato l'utilizzo improprio della decretazione d'urgenza e ha sollevato problemi di copertura finanziaria. I sen. Buccarella (M5S) e Loredana De Petris (SEL) hanno rilevato, inoltre, che le norme sull'Ilva violano i principi costituzionali di tutela della salute dei cittadini e di sicurezza dei lavoratori e configurano un'inammissibile interferenza dell'Esecutivo nell'attività della magistratura. Il sen. Bruni (CR) ha evidenziato, infine, il carattere discriminatorio sia delle disposizioni sulla ristrutturazione dei debiti, che favoriscono i creditori più forti (banche e intermediari finanziari), sia della norma che differisce il pensionamento dei magistrati. Il sen. D'Alì (FI-PdL) ha annunciato voto favorevole alle questioni incidentali.
Nella discussione generale hanno preso la parola i sen. Serenella Fucksia, Puglia, Martelli (M5S); Orellana (M5S); Lo Giudice (PD); Liuzzi (CR); Paola De Pin (Misto); Panizza (Aut); Barozzino (SEL); Caliendo (FI-PdL), che ha ironizzato sul cosiddetto ricambio generazionale nella magistratura onoraria e ha espresso perplessità sul credito d'imposta volto a incentivare gli arbitrati; Mauro Marino (PD). Le opposizioni hanno lamentato la ristrettezza dei tempi di esame del provvedimento. Hanno evidenziato, inoltre, che il decreto è privo di misure a sostegno dei piccoli imprenditori in crisi, ma è volto esclusivamente ad agevolare banche e assicurazioni. Contiene inoltre l'ottava disposizione legislativa salva Ilva.
La Ministro per i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, prima di porre la questione di fiducia sull'approvazione del ddl di conversione nel testo licenziato dalla Camera, ha evidenziato che obiettivo principale del decreto è semplificare le procedure concorsuali per sbloccare i crediti.
La Conferenza dei Capigruppo ha stabilito che la discussione sulla fiducia avrà luogo domani mattina. La chiama è prevista intorno alle ore 12. L'esame del ddl sulle unioni civili è rinviato ad una data da definire dopo la pausa estiva. Il nuovo calendario, approvato a maggioranza, prevede nella settimana dall'8 al 10 settembre l'esame del rendiconto e dell'assestamento del bilancio dello Stato e di ratifiche di accordi internazionali. La proposta della sen. De Petris (SEL) di calendarizzare le unioni civili il 10 settembre è stata respinta.
L'Assemblea ha approvato la costituzione in giudizio davanti alla Corte costituzionale per resistere in un conflitto di attribuzione sollevato dalla Corte di Cassazione rispetto alle modifiche del testo unico delle norme sul personale del Senato che attribuiscono la competenza esclusiva dei ricorsi agli organi di autodichia.
Dopo l'illustrazione della proposta del Consiglio di Presidenza da parte del sen. questore De Poli (AP), hanno espresso contrarietà alla costituzione in giudizio i sen. Buemi (Aut) e la sen. questore Bottici (M5S).