496ª Seduta pubblica
Lunedì 3 agosto 2015 alle ore 16:03
In apertura di seduta il Presidente Grasso ha comunicato che domani, alle ore 12, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti renderà un'informativa sui gravi disagi verificatisi all'aeroporto di Fiumicino.
Su proposta del sen. Tonini (PD), l'Assemblea ha deliberato di invertire l'ordine del giorno, passando subito all'esame del ddl n. 1577-B, recante Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati.
Il relatore, sen. Pagliari (PD), nel riferire sulle principali integrazioni e modifiche apportate alla Camera, ha ricordato in particolare la delega sul processo contabile e l'accelerazione dei procedimenti relativi a insediamenti produttivi e opere pubbliche. Il relatore ha poi richiamato i capitoli principali della riforma: digitalizzazione, silenzio-assenso, autotutela, Conferenza dei servizi, delega su servizi locali e società partecipate, riforma della dirigenza.
L'articolo 1 conferisce una delega al Governo con la finalità di garantire il diritto di accesso dei cittadini e delle imprese ai dati e ai servizi di loro interesse in modalità digitale. L'articolo 2 reca una delega per il riordino della disciplina in materia di conferenza di servizi. L'articolo 3 introduce, nella legge sul procedimento amministrativo, il nuovo istituto del silenzio assenso tra amministrazioni pubbliche che la Camera ha esteso anche ai gestori di beni e servizi pubblici e alle amministrazioni preposte alla tutela dell'ambiente, dei beni culturali e della salute dei cittadini. L'articolo 4, introdotto dalla Camera, prevede l'emanazione di un regolamento di delegificazione per la semplificazione e accelerazione dei procedimenti amministrativi relativi a insediamenti produttivi rilevanti e opere di interesse generale. I termini dei procedimenti sono ridotti fino alla metà e sono attribuiti poteri sostitutivi al Presidente del Consiglio dei ministri o a un suo delegato. L'articolo 5 reca una delega per l'individuazione dei procedimenti oggetto di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) o di silenzio assenso. L'articolo 6 introduce modifiche alla legge generale sul procedimento amministrativo, con particolare riferimento all'esercizio dei poteri di autotutela da parte delle pubbliche amministrazioni. L'articolo 7 reca una delega per riformare la disciplina della pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. L'articolo 8 conferisce una delega al Governo per la riorganizzazione dell'amministrazione statale. Uno specifico principio riguarda il riordino delle funzioni di polizia ambientale con la conseguente riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato e il suo eventuale assorbimento in altra Forza di polizia. L'articolo 9, introdotto dalla Camera, modifica la disciplina del Consiglio dell'Ordine al merito della Repubblica italiana. L'articolo 10 reca una delega per la riforma dell'organizzazione, delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio. L'articolo 11 delega al Governo la revisione della disciplina in materia di dirigenza pubblica e di valutazione dei rendimenti degli uffici. E' prevista la realizzazione di tre ruoli unici in cui sono ricompresi i dirigenti dello Stato, i dirigenti regionali e i dirigenti degli enti locali. La Camera ha specificato che dal ruolo unico dei dirigenti dello Stato sono esclusi magistrati, avvocati, personale militare e delle Forze di polizia di Stato, personale della carriera diplomatica e della carriera prefettizia, professori e ricercatori universitari. E' previsto l'obbligo per gli enti locali di nominare un dirigente apicale - in sostituzione del segretario comunale - con compiti di attuazione dell'indirizzo politico, coordinamento dell'attività amministrativa e controllo della legalità dell'azione amministrativa, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. L'articolo 12, aggiunto dalla Camera dei deputati, detta disposizioni relative a incarichi direttivi presso l'Avvocatura dello Stato. L'articolo 13 detta principi di delega finalizzati a semplificare le attività degli enti pubblici di ricerca. L'articolo 14 reca norme per favorire e promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nelle amministrazioni pubbliche. L'articolo 15, introdotto dalla Camera, riguarda il procedimento disciplinare del personale militare. Gli articoli 16, 17, 18 e 19 contengono principi per l'adozione di tre testi unici nei settori seguenti: lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche; partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche; servizi pubblici locali di interesse economico generale. L'articolo 20, introdotto dalla Camera, concede un'ampia delega per il riordino e la ridefinizione della disciplina processuale delle diverse tipologie di contenzioso davanti alla Corte dei conti. L'articolo 21 delega il Governo ad abrogare o modificare disposizioni legislative che prevedono provvedimenti non legislativi di attuazione. Gli articoli 22 e 23 recano la clausola di salvaguardia per le Regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano e la clausola di invarianza finanziaria.
Le pregiudiziali di costituzionalità, avanzate dai sen. Malan (FI-PdL), Erika Stefani (LN), Loredana De Petris (SEL) e Anna Bonfrisco (CR), sono state respinte. Le opposizioni hanno evidenziato l'ampiezza e indeterminatezza delle deleghe e l'eccessiva durata, o indefinitezza, dei tempi di esercizio. La sen. Lo Moro (PD) ha annunciato voto contrario alle questioni incidentali, il sen. Crimi (M5S) ha annunciato invece voto favorevole.
Nella discussione generale hanno preso la parola i sen. Rosetta Blundo, Michela Montevecchi (M5S); Candiani, Arrigoni (LN); Orellana, Campanella (Misto); Bianco, Astorre, Scalia, Collina (PD).
In replica il relatore ha difeso le norme sul silenzio assenso, che richiamano le pubbliche amministrazioni al rispetto dei loro doveri e alla collaborazione. La Ministro della semplificazione e pubblica amministrazione Madia ha ricordato che gli obiettivi principali del ddl sono la certezza dei tempi, la trasparenza, la lotta agli sprechi. Ha sottolineato, inoltre, che la norma sul silenzio assenso è volta a responsabilizzare le amministrazioni, non a cambiare le regole per le autorizzazioni, e che la delega sui servizi locali e sulle partecipate servirà a eliminare enti inutili. Ha ricordato, infine, il parere rafforzato del Parlamento sull'attuazione delle deleghe.
Respinta la proposta di non passaggio agli articoli, avanzata dal sen. Crimi (M5S), gli articoli da 1 a 11 sono stati approvati senza emendamenti. All'articolo 1 è stato accolto un ordine del giorno della sen. De Petris (SEL) che impegna a prevedere sanzioni in caso di mancata osservanza delle norme sull'autocertificazione. Sull'articolo 2 la sen. De Petris (SEL) ha rinnovato la proposta di introdurre una procedura di dibattito pubblico nella conferenza dei servizi in relazione a progetti aventi un notevole impatto sul territorio. Durante l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 3, le sen. De Petris (SEL) e Montevecchi (M5S) hanno criticato l'estensione del silenzio assenso agli enti preposti alla tutela dell'ambiente, del paesaggio e del territorio. All'articolo 7 sono stati accolti un ordine del giorno del sen. Orellana (Misto), che impegna a valutare l'opportunità di recepire le proposte dell'Autorità nazionale anticorruzione in materia di incompatibilità e inconferibilità degli incarichi amministrativi, e un ordine del giorno della sen. Gatti (PD) che prevede, nell'ambito del riordino delle funzioni di polizia ambientale, l'istituzione di un servizio per la biodiversità, che salvaguardi gli attuali organici di operai a tempo indeterminato. All'articolo 8 sono stati accolti un ordine del giorno del sen. Gasparri (FI-PdL), che impegna a valutare le opportune iniziative per disciplinare unitariamente le componenti del comparto sicurezza, confermando la specificità del settore. Accolti inoltre ordini del giorno di AP e FI-PdL sull'opportunità di far transitare nell'Arma dei carabinieri il Corpo forestale dello Stato; un ordine del giorno di LN che impegna a non disperdere il patrimonio di esperienze e di capacità dell'attuale Corpo forestale dello Stato, evitandone lo smembramento; ordini del giorno di PD, SEL e FI-PdL che impegnano a verificare tutti i criteri per il trasferimento di funzioni del Corpo forestale dello Stato e a garantire l'economicità; un ordine del giorno della sen. Cardinali (PD) che impegna a tenere conto, nell'ambito della delega per la riorganizzazione sulle autorità portuali, della competenza concorrente delle Regioni e della proposta di riforma delle stesse autorità contenuta nel piano strategico della logistica. All'articolo 11, sul tema del superamento della figura del segretario comunale, sono stati accolti ordini del giorno di FI-PdL sull'opportunità di affidare le funzioni di legalità al direttore generale, anziché al dirigente apicale.