475ª Seduta pubblica
Mercoledì 1 luglio 2015 alle ore 09:35
L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 1971 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 5 maggio 2015, n. 51, recante disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali, già approvato dalla Camera dei deputati.
Nella seduta pomeridiana di ieri la relatrice, sen. Bertuzzi (PD), ha illustrato il provvedimento, che introduce norme per governare il passaggio graduale dal regime delle quote latte a quello della liberalizzazione; prevede un piano di interventi per il settore olivicolo; contiene misure a sostegno delle imprese colpite da emergenze alluvionali e sanitarie. L'articolo 1 disciplina la possibilità di rateizzare, in tre rate annuali senza interessi, il prelievo dovuto per la campagna di produzione lattiera 2014-2015. L'articolo 2 contiene norme per il superamento del regime delle quote latte e il riordino di relazioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari. Per l'ultima campagna lattiero-casearia, in caso in cui residuino disponibilità finanziarie rispetto alle restituzioni dovute, è ammessa la compensazione per le aziende che hanno superato di oltre il 50 per cento il proprio quantitativo purché nel limite del 6 per cento del quantitativo disponibile. L'articolo 3 introduce una nuova disciplina delle organizzazioni interprofessionali. L'articolo 4 istituisce il Fondo per la realizzazione del piano di interventi nel settore olivicolo-oleario, con una dotazione di 4 milioni di euro per il 2015. L'articolo 5 autorizza le aziende agricole, non coperte da polizze assicurative agevolate, a richiedere contributi compensativi a carico del Fondo di solidarietà nazionale in agricoltura. Si tratta delle aziende colpite da eventi alluvionali e da avversità atmosferiche verificatesi tra il 2014 e la data di emanazione del decreto in esame, e le aziende colpite da infezioni di organismi nocivi ai vegetali negli anni 2013-2015. L'articolo 6 sopprime la gestione commissariale delle attività ex Agensud e trasferisce le relative funzioni, con particolare riguardo alle gestione dei servizi idrici, ai Dipartimenti e alle Direzioni del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali competenti. L'articolo 7 reca norme per la trasparenza nelle relazioni contrattuali nelle filiere agricole.
La discussione generale si è conclusa con gli interventi dei sen. Ruvolo (GAL), Panizza (Aut), Monica Casaletto (Misto), Dalla Tor (AP), Uras (SEL), Gaetti (M5S), Amidei (FI-PdL), Leana Pignedoli (PD).
In replica il Vice Ministro per le politiche agricole Olivero ha sottolineato che il decreto è stato migliorato alla Camera con il contributo di tutte le forze politiche. Ha riconosciuto i limiti del provvedimento, che affronta specifiche emergenze: la crisi del settore olivicolo, legata all'aumento dei costi di produzione e alla diffusione della xylella, la crisi del settore lattiero caseario, legata al passaggio da un regime contingentato a un regime liberalizzato di produzione, i danni provocati da eventi alluvionali. Ha ribadito la scelta di superare la gestione commissariale di Agensud, in una logica di trasparenza e responsabilità, e di prevedere l'affidamento a terzi del Sistema informatico agricolo nazionale.
Il sen. D'Alì (FI-PdL) ha chiesto alla Presidenza di riconsiderare la dichiarazione di improponibilità degli emendamenti volti a sopprimere l'IMU agricola: l'abolizione di questa imposta è condizione essenziale per il rilancio del settore. Sulla stessa questione, i sen. Anna Bonfrisco (CR) e Crimi (M5S) hanno sollecitato il parere del Presidente della Commissione agricoltura. La Presidente di turno Lanzillotta ha ricordato che il vaglio di ammissibilità degli emendamenti è una prerogativa esclusiva del Presidente del Senato.
Tutti gli emendamenti riferiti ai primi tre articoli sono stati respinti. Il seguito dell'esame è stato rinviato alla seduta pomeridiana.