456ª Seduta pubblica
Giovedì 21 maggio 2015 alle ore 16:00
La seduta è dedicata allo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata al Ministro della difesa su due argomenti: strategia di sicurezza internazionale e difesa, con particolare riguardo alla regione euromediterranea; organizzazione e struttura delle forze armate.
Sul primo argomento, strategia di sicurezza internazionale e difesa, con particolare riguardo alla regione euromediterranea, sono intervenuti i sen. Vattuone (PD), Alicata (FI-PdL), Santangelo (M5S), Luciano Rossi (NCD-UDC), Orellana (Misto), che hanno chiesto informazioni sul coordinamento tra iniziative delle Nazioni Unite e la missione navale europea rispetto alla crisi libica, la posizione del Governo italiano rispetto al Governo di Tobruk, i costi della leadership militare nell'area mediterranea e i mezzi che saranno impiegati contro i barconi, il controllo delle frontiere a sud della Libia.
La Ministro della difesa Pinotti ha evidenziato il successo conseguito con il riconoscimento a livello europeo dell'emergenza mediterranea e ha precisato che l'Italia si adopererà affinché il Consiglio di sicurezza dell'ONU approvi una risoluzione sulla crisi libica che avalli la missione navale. Anche se al momento non è stata avanzata una richiesta specifica alla Nato, la missione antiterrorismo potrebbe supportare il controllo della frontiera sud della Libia. Il Governo italiano riconosce il legittimo Governo di Tobruk che non ha chiesto aiuti contro il terrorismo: al momento non si ipotizza una missione di terra, ma l'Italia supporta i Paesi confinanti con la Libia nella strategia di contrasto del terrorismo.
Sul secondo argomento, organizzazione e struttura delle forze armate, sono intervenuti i sen. Astorre (PD), Mazzoni (FI-PdL), Marton (M5S), Luciano Rossi (NCD-UDC), Orellana (Misto), Battista (Aut) che hanno chiesto chiarimenti sul libro bianco della difesa, con particolare riguardo alla logistica, alla riduzione del personale, alla cessione di impianti industriali.
La Ministro Pinotti ha ribadito la necessità di una razionalizzazione della logistica. Ha auspicato che la ripresa economica consenta di aumentare i fondi per la difesa. Ha precisato che il Governo sta emanando i decreti attuativi della legge n. 244 che porterà alla riduzione di 50.000 unità di personale entro il 2024. Ha affermato, infine, che le partnership pubblico privato negli stabilimenti della difesa sono volti a valorizzare la produzione e ha auspicato investimenti stranieri, nella salvaguardia del know how e del lavoro italiano.