440ª Seduta pubblica
Giovedì 30 aprile 2015 alle ore 09:32
L'Assemblea ha approvato il ddl n. 1577, recante deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. Il testo passa alla Camera dei deputati.
Il provvedimento, collegato alla manovra finanziaria, è articolato in quattro capi: il capo I riguarda le semplificazioni amministrative, il capo II l'organizzazione, il capo III il personale, il capo IV la semplificazione normativa. L'articolo 1 delega il Governo ad adottare uno o più decreti per garantire la totale accessibilità on line alle informazioni e ai servizi della pubblica amministrazione. L'articolo 2 delega il Governo a riordinare la disciplina in materia di conferenza dei servizi. L'articolo 3 disciplina il silenzio assenso tra amministrazioni statali. L'articolo 4 prevede una delega per individuare i procedimenti oggetto di segnalazione certificata di inizio attività o di silenzio assenso. L'articolo 5 modifica la disciplina dell'autotutela amministrativa. L'articolo 6 delega il Governo a riordinare e semplificare le disposizioni in materia di trasparenza e anticorruzione. L'articolo 7 reca deleghe per la riorganizzazione della Presidenza del Consiglio, dei Ministeri, delle agenzie governative nazionali e degli enti pubblici non economici. L'articolo 8 delega il Governo a riordinare funzioni e finanziamento delle camere di commercio. L'articolo 9 prevede una delega in materia di dirigenza pubblica e valutazione di rendimento dei pubblici uffici. L'articolo 10 è volto a promuovere orari di lavoro flessibili. Gli articoli 11, 12, 13 e 14 recano criteri di semplificazione e deleghe in materia di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche, riordino dei servizi pubblici locali di interesse economico generale. L'articolo 15 prevede una delega per sopprimere decreti ministeriali e regolamenti che abbiano ostacolato l'attuazione di norme di legge. L'articolo 16 prevede una clausola di salvaguardia per le province autonome di Trento e Bolzano. L'articolo 17 prevede che dall'attuazione delle deleghe non debbano derivare nuovi oneri per la finanza pubblica.
Nella seduta pomeridiana di ieri sono stati approvati, con emendamenti, gli articoli 9, 11, 12, 13, 15, e, senza modifiche, gli articoli 10 e 14.
Oggi, dopo l'approvazione, senza emendamenti, degli articoli 16 e 17, si sono svolte le dichiarazioni di voto finale. Hanno preso la parola i sen. Volpi (LN), Ferrara (GAL), Zeller (Aut), Loredana De Petris (SEL), Augello (NCD-UDC), Crimi (M5S), Paola Pelino (FI-PdL), Cociancich (PD).
Secondo le opposizioni la delega, amplissima e indeterminata, presenta profili di legittimità costituzionale, oltre a costituire un'occasione mancata per riorganizzare realmente, e in tempi certi, le pubbliche amministrazioni. L'accorpamento del Corpo forestale dello Stato mette a rischio competenze specifiche nella prevenzione del dissesto idrogeologico, nel contrasto degli ecoreati e delle frodi alimentari. La soppressione della figura del segretario comunale indebolisce i controlli di legalità. M5S e SEL hanno criticato la delega in bianco sui servizi pubblici locali, che non offre garanzie sulla gestione pubblica del servizio idrico; le norme su silenzio assenso e conferenza dei servizi, che indeboliscono la tutela dell'ambiente e del territorio; il mancato coinvolgimento di cittadini e associazioni nei processi decisionali, la tendenza a verticalizzare la pubblica amministrazione e a comprometterne l'imparzialità. FI-PdL e LN hanno rilevato che la delega non riduce la spesa e hanno contestato l'intervento sulle camere di commercio.
Il Ministro per la pubblica amministrazione Madia ha ringraziato le opposizioni per il contributo offerto e ha preannunciato un approfondimento alla Camera del tema dei piccoli comuni.
L'Assemblea ha avviato l'esame di mozioni sulla promozione della cultura contro i maltrattamenti degli animali.
La sen. Taverna (M5S) ha illustrato la mozione n. 239, che impegna il governo a promuovere la diffusione di metodologie alternative alla sperimentazione animale. La sen. Amati (PD) ha illustrato la mozione n. 258, che prevede numerosi impegni, tra cui il sostegno all'elaborazione di una legge quadro europea sul benessere animale, l'istituzione di un Garante per i diritti degli animali, la promozione di un'etichettatura sul benessere animale. La sen. Cirinnà (PD) ha illustrato la mozione n. 267, che impegna il Governo a vietare l'esportazione di animali vivi verso Paesi che non garantiscono la tutela del benessere animale. La sen. Fucksia (M5S) ha illustrato la mozione n. 397 che, tra i diversi impegni, prevede una più attenta regolamentazione della professione veterinaria, un maggiore contrasto ai reati contro il sentimento animale, un intervento per la prevenzione del randagismo, l'incentivazione della pet therapy, la disincentivazione dell'uso di animali in spettacoli pubblici.
Il sen. Giovanardi (NCD-UDC) ha illustrato l'ordine del giorno G1 che impegna il Governo a dare attuazione agli impegni assunti a livello internazionale, tenendo conto dei diritti della persona umana e, nel rispetto del benessere animale, della libertà di allevamento, ricerca e forme tradizionali di spettacolo. La sen. Fattori (M5S) ha illustrato l'ordine del giorno G2 che impegna il Governo a rafforzare la task force per la prevenzione del randagismo e a rafforzare il nucleo investigativo per i reati in danno degli animali del Copro forestale dello Stato.
Nella discussione sono intervenuti i sen. Manuela Granaiola, Laura Puppato, Emilia De Biasi, Daniela Valentini (PD), Zuffada, Scilipoti Isgrò, Anna Cinzia Bonfrisco (FI-PdL), Manuela Repetti (Misto), Loredana De Petris (SEL). Il seguito dell'esame è rinviato alla seduta di martedì 5 maggio.