387ª Seduta pubblica
Martedì 10 febbraio 2015 alle ore 16:30
In apertura di seduta il sen. De Cristofaro (SEL) ha chiesto un'informativa del Ministro Alfano sulla morte di ventinove migranti nel Canale di Sicilia, criticando la sostituzione della missione Mare nostrum con Triton. Anche il sen. Manconi (PD) e la sen. Simeoni (Misto) hanno ricordato che l'accoglienza è indice di civiltà e il diritto d'asilo componente essenziale della democrazia. Il sen. Quagliarello (NCD) ha ricordato che il passaggio a Triton si inscrive nella necessità di affrontare su scala europea la questione dell'emigrazione. Secondo il sen. Mazzoni (FI-PdL) l'Italia non può farsi carico di tutte le richieste di asilo: occorre un maggior impegno europeo. Secondo il sen. Endrizzi (M5S) mancano politiche nei Paesi di origine dei migranti. Secondo il sen. Crosio (LN) il ritorno a Mare nostrum non rappresenta una soluzione e, durante la presidenza italiana del semestre europeo, si è perduta un'occasione. Per ricordare le vittime della tragedia, il Presidente di turno Calderoli ha invitato l'Assemblea a osservare un minuto di silenzio.
E' stato quindi avviato l'esame del ddl n. 54 sul reato di negazionismo (modifica all'articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654, in materia di contrasto e repressione dei crimini di genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale)
La relatrice, sen. Capacchione (PD), ha dato conto del nuovo testo proposto dalla Commissione, che ha introdotto modifiche per tutelare la libertà di espressione e di studio. Al fine di evitare l'introduzione di un reato di opinione si prevede, attraverso un intervento sulla legge Reale, un'aggravante di pena di tre anni se la propaganda, la pubblica istigazione e il pubblico incitamento a commettere atti di discriminazione razziale si fondano in tutto o in parte sulla negazione della Shoah, dei crimini contro l'umanità e dei crimini di guerra, come definiti dallo statuto della Corte penale internazionale.
Nella discussione generale sono intervenuti le sen. Amati, Valentini, Granaiola e i sen. Corsini, Manconi, Lo Giudice (PD); i sen. Scilipoti Isgrò e Mazzoni (FI-PdL); il sen. Di Biagio (NCD-UDC); i sen. Airola e Cappelletti (M5S); il sen. Barani (GAL); i sen. Consiglio (LN) e Buemi (Aut-PSI).
Pur condividendo le finalità del provvedimento, diversi senatori hanno espresso perplessità sull'efficacia di un intervento che pretende di risolvere in sede giurisdizionale un problema di ordine sociale e culturale.