336ª Seduta pubblica
Mercoledì 22 ottobre 2014 alle ore 09:32
L'Assemblea ha approvato, con la risoluzione di maggioranza, le comunicazioni sul Consiglio europeo del 23 e 24 ottobre rese dal Presidente del Consiglio dei Ministri Renzi. Approvata anche la proposta di risoluzione della Lega Nord, che impegna il Governo a garantire la tutela dei rapporti civili ed etico-sociali disciplinati dalla Costituzione. Sono state invece respinte le proposte di indirizzo di M5S, FI e SEL.
Il 23 e il 24 ottobre - ha ricordato il Presidente del Consiglio - si terrà l'ultimo Consiglio europeo presieduto da Van Rompuy: le questioni all'ordine del giorno saranno definite da istituzioni rinnovate. Il principale tema in agenda è un accordo in merito agli obiettivi della politica climatica ed energetica dell'UE per il 2030. Tale politica riguarda obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, efficienza energetica, fonti rinnovabili. Alcuni Paesi avranno un atteggiamento prudente, l'Italia avanzerà invece proposte ambiziose: la scelta della sostenibilità ambientale ha infatti ricadute positive su produzione industriale, crescita, competitività. Favorevole a una politica di diversificazione delle fonti di approvvigionamento, che deve seguire la direttrice nord-sud oltre che quella est-ovest, l'Italia proporrà investimenti economici, infrastrutturali ed energetici in Africa. Saranno discusse anche questioni di rilevanza internazionale quali, la situazione in Ucraina e nel Medio Oriente: il Presidente del Consiglio ha dato conto dei passi avanti compiuti nel conflitto tra Russia e Ucraina, anche grazie all'incontro di Milano. L'Italia è convinta della necessità di rispettare l'integrità dell'Ucraina e di recuperare la Russia al suo ruolo internazionale, non solo per motivi energetici ed economici, ma anche per motivi politici: il dialogo con la Russia è fondamentale per costruire un'Europa forte e per stabilizzare il Medio Oriente. Il Presidente del Consiglio ha poi accennato all'intervento in Siria, che sarà lungo, e all'operazione Tritone per pattugliare il Mediterraneo. A Bruxelles, oltre alla crisi dell'ebola, si discuterà dello stato dell'economia europea: il Presidente del Consiglio ha ricordato che l'eurozona è la cenerentola dell'economia mondiale, che occorre più coraggio per invertire la linea dell'austerità e che a dicembre si discuterà un piano di investimenti di 300 miliardi di euro. Ha richiamato il tema della crescita, che sarà cruciale anche nel prossimo vertice G20, e ha ribadito infine che l'Europa non è un soggetto esterno e che essa ha bisogno dell'Italia.
Nella discussione hanno preso la parola i sen. Piccoli, Tarquinio, Liuzzi (FI-PdL); Nadia Ginetti, Mucchetti, Russo (PD); Martelli, Paola Nugnes, (M5S); Panizza (Aut); Alessia Petraglia (SEL); D'Anna (GAL); Compagna (NCD).
Quanto ai rilievi delle opposizioni, Movimento 5 Stelle ha denunciato la vuotezza delle comunicazioni e l'incompetenza del Presidente del Consiglio in materia energetica. La proposta di risoluzione n. 5 (testo 2) impegna ad aumentare gli obiettivi di riduzione delle emissioni al 55 per cento ed elevare al 50 per cento la quota di energia prodotta dalle rinnovabili; a promuovere lo spegnimento delle centrali a fonti fossili entro il 2045; a promuovere una modifica del Fiscal Compact. Forza Italia e GAL hanno posto l'accento sugli interessi energetici ed economici del Paese e sulla difesa dell'Eni. Le proposte di risoluzione nn. 6 e 7, impegnano il Governo a revocare le sanzioni contro la Russia; a promuovere gli investimenti europei, la revisione dei vincoli di bilancio, la regolamentazione dei flussi migratori. SEL ha sollecitato un piano per l'autosufficienza energetica basato sulle rinnovabili, evidenziando le ambiguità del Governo in materia di incentivi. La sua proposta di risoluzione n. 4, sottoscritta anche da sen. del Gruppo Misto, impegna il Governo a sostenere la posizione francese per superare il tetto del deficit al tre per cento; a proporre una Conferenza sul debito; a scorporare dai saldi di finanza pubblica le spese per la ricerca e la riqualificazione del territorio; a proporre un Green New Deal continentale, finanziato con crediti della BCE ed emissioni di eurobond; ad evitare sovrapposizioni della Nato nella crisi ucraina.
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento Boschi ha accolto la proposta di risoluzione di maggioranza n. 1, che approva le comunicazioni del Presidente del Consiglio, nonché la proposta di risoluzione n. 2 (testo 2) della Lega Nord, che impegna il Governo a garantire la tutela dei rapporti civili ed etico-sociali disciplinati dalla Costituzione. Ha invece respinto le proposte di indirizzo M5S, FI e SEL.
Nelle dichiarazioni di voto sono intervenuti i sen. Susta (SC), che ha posto l'accento sull'indipendenza in materia alimentare ed energetica e sulla necessità di una diplomazia europea; Romano (PI), che ha evidenziato il tema della diversificazione delle fonti di approvvigionamento; Mauro (GAL), che ha posto l'accento sulla coesione territoriale; Candiani (LN), che ha espresso delusione per le comunicazioni del Presidente del Consiglio e per l'annunciata legge di stabilità; Uras (SEL), che ha posto l'accento sull'emergenza ambientale; Marinello (NCD), che ha sottolineato positivamente il tema delle interconnessioni infrastrutturali; Girotto (M5S), che ha accusato il Governo di deprimere la filiera delle rinnovabili e di non intervenire sulle cause dei cambiamenti climatici; Floris (FI-PdL), che ha espresso preoccupazione per gli annunci ondivaghi del Presidente del Consiglio e per il delinearsi di un'Europa a due velocità; Fravezzi (Aut) e Martini (PD), che hanno evidenziato il nesso tra energia, geopolitica, crescita e riforme.
I sen. Calderoli (LN) e Di Maggio (PI) hanno avanzato rilievi sulla ricevibilità della risoluzione di maggioranza. La Presidenza ha replicato che, in assenza di contestazioni, l'autenticità delle firme è presunta.