335ª Seduta pubblica
Martedì 21 ottobre 2014 alle ore 16:32
L'Assemblea ha ripreso l'esame di mozioni sulla difesa del suolo, iniziata nella seduta antimeridiana dopo l'informativa del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sui recenti eventi alluvionali.
Il sen. Arrigoni (LN-Aut) ha illustrato la mozione n. 324, che impegna il Governo ad assumere iniziative affinché l'utilizzo delle risorse per interventi di prevenzione e manutenzione del territorio sia escluso dal patto di stabilità interno; a dare esecuzione immediata al piano straordinario per la difesa del suolo; a rendere più rapidi i tempi di trasferimento delle risorse già stanziate a favore dei territori colpiti da calamità naturali; a prevedere nella legge di stabilità per il 2015 risorse aggiuntive da destinare ad interventi di prevenzione del rischio idrogeologico; ad istituire un fondo per il finanziamento degli interventi del riduzione del rischio idrogeologico; ad adottare specifiche iniziative volte a garantire l'attuazione da parte degli enti locali degli interventi di messa in sicurezza del proprio territorio per le aree a rischio prioritario e di interventi di rimboschimento e di riutilizzo dei territori agricoli abbandonati; a incentivare progetti di manutenzione degli alvei fluviali da parte degli enti locali e delle regioni.
Il sen. Piccoli (Fi-PdL) ha illustrato la mozione n. 325, che impegna il Governo a dare corso agli impegni approvati con l'ordine del giorno unitario del 4 settembre 2013 svincolando dal patto di stabilità tutte le opere dotate di progettazione esecutiva e prevedendo nella prossima legge di stabilità risorse finanziarie per l'attuazione di un piano ambientale di tutela del territorio di durata decennale; a dare coerenza alle modalità di intervento del Dipartimento della Protezione civile; a superare le barriere burocratiche con una semplificazione delle procedure amministrative; ad intensificare il controllo della capacità di invaso dei serbatoi attraverso la programmazione di interventi di sfangamento; a rendere semestrali le relazioni al Parlamento sullo stato di attuazione degli interventi.
Il sen. Cervellini (SEL) ha illustrato la mozione n. 326, che impegna il Governo a chiudere la procedura di adozione della strategia nazionale di adattamento ai mutamenti climatici e a riferire immediatamente al Parlamento; a predisporre un intervento straordinario di difesa del suolo che preveda l'accelerazione delle procedure per il tempestivo utilizzo delle risorse che il Governo ha dichiarato di aver recuperato; a predisporre un piano organico per la difesa del suolo e l'adattamento al cambiamento climatico; a prevedere nel disegno di legge di stabilità, per il triennio 2015-2017, stanziamenti pluriennali di almeno 1 miliardo di euro l'anno per la realizzazione del piano organico; a rendere finalmente operative le autorità di bacino distrettuali riconoscendo l'esperienza di strutture tecniche quali l'ISPRA; a prevedere una mappatura degli insediamenti urbanistici nelle aree a più elevato rischio idrogeologico per una loro delocalizzazione; a prevedere incentivi fiscali per chi investe nella sicurezza del territorio; a potenziare il sistema di allerta centrale e periferico del Dipartimento della Protezione civile; a prevedere adeguate misure finanziarie a sostegno delle popolazioni della Liguria, dell'Emilia-Romagna, della Toscana e della Puglia direttamente coinvolte dai fenomeni alluvionali; a disporre il differimento dei termini di versamento dei tributi statali alla totalità dei comuni interessati da tali eventi; ad attivarsi presso la Commissione europea per sollecitare la riapertura dei lavori di concertazione sulla direttiva quadro sul suolo.
Nella discussione hanno preso la parola i sen. Linda Lanzillotta (SC); Pagliari, Fornaro, Camilla Fabbri, Vaccari (PD); D'Ambrosio Lettieri (FI-PdL); Stefano (SEL); Maurizio Rossi, Cristina De Pietro (Misto); Mancuso (NCD); Panizza (Aut); Raffaela Bellot (LN); Paola Nugnes (M5S).
Sono stati denunciati, in particolare, la frammentazione delle competenze con riferimento al nubifragio in Maremma, la mancata allerta nel parmense, la dimenticanza del nubifragio nel basso alessandrino, l'inadeguatezza delle risorse stanziate nella legge di stabilità; la mancata dichiarazione dello stato di emergenza nel Gargano; il consumo eccessivo del suolo. E' stata chiesta una legge speciale per Genova, che preveda tra l'altro l'esenzione delle imposte per le imprese, la modifica della procedura di risarcimento, la nomina di un commissario ad acta. E' stata evidenziata la necessità di proseguire i lavori di manutenzione, anche in presenza di ricorsi. E' stata sollecitata una politica più incisiva per la riduzione di emissioni di CO2.
In replica il Ministro dell'ambiente Galletti ha ribadito che il dissesto idrogeologico è una priorità del Governo che si impegna a spendere più velocemente le risorse già stanziate, a reperirne di nuove a valere sui fondi di coesione, a dichiarare lo stato di emergenza per il Gargano. Ha proposto al Parlamento un patto per semplificare la normativa e per diffondere una cultura rispettosa del territorio, richiamando due disegni di legge sulla difesa del suolo e sugli eco reati. Ha auspicato infine una mozione unitaria.
In vista della presentazione di un testo unitario, su richiesta della Sottosegretario di Stato Degani, il seguito della discussione è stato rinviato alla seduta pomeridiana di domani.